Il MUDEC di Milano ospiterà, dal prossimo 2 dicembre fino al 10 gennaio 2021, l’ultimo progetto della fotografa di fama internazionale Luisa Menazzi Moretti, dal titolo IO SONO/I AM.
La rassegna, diramandosi in poche sale espositive, darà vita a un percorso introspettivo attraverso la visuale di venti grandi ritratti fotografici di rifugiati e richiedenti asilo. I protagonisti sono migranti accolti in Basilicata e provenienti da molteplici nazioni differenti, tra le quali Costa d’Avorio, Eritrea, Etiopia, Nepal, Gambia, Nigeria e Siria.
Ho incontrato persone arrivate nel nostro Paese alla ricerca di una vita migliore – ha affermato Luisa Menazzi Moretti. […]. Non sappiamo nulla di loro. Da dove vengono, chi sono? Li vediamo da lontano. In televisione, su internet, paiono tutti uguali. È fondamentale concepire il loro essere innanzitutto individui, prima che migranti.
Accanto a tutti i ritratti fotografici, l’autrice presenterà dei libri di pagine bianche. Con un solo titolo al centro. Semplicemente per esprimere un non detto. Una continua scoperta laddove ci sia da raccontare una storia, una vita, un’emozione e, perché no, una tragedia. Sì, perché questa non è una prerogativa da abbattere, bensì da sottolineare per comprendere e farsi carico di una grande responsabilità: la possibilità di una vera rinascita.
Ognuna di queste storie merita di essere compresa e, un domani, anche ascoltata. Merita occhi attenti, menti aperte e gran cuore. Nessuno di noi è a conoscenza di ciò che si prova a essere uno di loro, a essere uno dei venti volti esposti lungo queste pareti. La mostra itinerante di Luisa Menazzi Moretti è un vero e proprio viaggio. Ogni personaggio di questa storia ne è protagonista.
Individualmente si presentano al pubblico, facendolo emozionare e raccontandogli il proprio vissuto in una terra lontana. Un passato non facile, spesso attraversato da intemperie e momenti incontrollabili.
Sebbene, inevitabilmente, ci sia una scia di malinconia, è altrettanto visibile la scintilla di luce negli occhi presente in ognuno di loro. I volti di Adama, Fatuma, Wuyeh e Yakouba hanno tanto da raccontare e solo chi saprà comprenderli fino in fondo potrà dire di averli conosciuti, in qualche modo. Come i precedenti lavori di Luisa, anche IO SONO/I AM è ricerca interiore dei suoi personaggi.
L’artista italiana, nata a Udine nel 1964, si avvicina alla fotografia durante il suo primo trasferimento negli Stati Uniti. Prima in Texas e poi a Houston, dove intraprenderà la carriera universitaria. Proprio lì arriverà al pieno convincimento della sua grande passione. Si trasferirà in Gran Bretagna, per stabilirsi poi definitivamente in Italia.
La Moretti potrebbe essere facilmente definitiva come un’artista poetica e filosofica. Proprio come i fogli bianchi prima citati, ecco che la sua anima non si dipinge mai di un solo colore. Anzi, al contrario lascia spazio a inevitabili, e sempre diverse, interpretazioni, che se inizialmente vanno in un’unica direzione, subito dopo cambiano il loro tragitto.
La mostra fotografica, dal titolo IO SONO/I AM, sarà realizzata grazie alla collaborazione tra Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata, Cooperativa Il Sicomoro e Fondazione Foqus Napoli.
Un’occasione imperdibile, questa, per conoscere e forse comprendere a fondo una realtà che troppo spesso lasciamo passare in secondo piano. Come fosse cosa giusta. Come fosse di importanza secondaria.
Ora, forse una volta per tutte, possiamo scardinare ciò che nel tempo si è sempre più accumulato: pregiudizi infondati compresi. Ora possiamo, attraverso gli occhi di queste persone, arrivare all’anima più profonda delle loro sensazioni. Solo così potremo dire di aver toccato con mano una realtà considerata molto lontana dalla nostra. Che ha sempre tanto da insegnarci, a noi che in realtà siamo molto molto fortunati. Questo, e tanto altro, è IO SONO/I AM. Una rassegna proprio da non perdere!
03.12.2020 – 10.01.2021
lunedì 14.30 – 19.30
martedì – mercoledì – venerdì – domenica 09.30 – 19.30
giovedì – sabato 09.30 – 22.30
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