La prima cosa bella

“La prima cosa bella”: l’inno di speranza di Pacta

Il Pacta Salone Milano, il teatro della periferia sud Milano, riapre con gioia le porte e inaugura la stagione teatrale 2020-2021. In un periodo di estrema crisi e di profondo disagio per l’intera comunità a causa dell’emergenza sanitaria che non sembra dare tregua, la riapertura delle realtà teatrali è un gesto di speranza e rinascita. La valorizzazione della cultura e l’esigenza di radicare il teatro nel territorio popolare e periferico di zona 5 sono stati da sempre parte della missione di Pacta. Ora più che mai si percepisce la necessità di un ritorno agli antichi valori di condivisione e di ricreazione di un senso comunitario, seppur mantenendo il distanziamento imposto dalla legge. Gli sforzi di riapertura e le difficoltà nel rispettare i protocolli sanitari sono dunque ovviati dalla necessità di riportare leggerezza all’interno di una condizione sociale di apprensione e soffocamento. Come sottolinea la direttrice artistica Annig Raimondi, gli uomini

stanno vivendo una condizione comune a tutti a livello mondiale: la vulnerabilità, come singoli e come comunità.

Proprio per questo è bene accantonare l’egocentrismo e l’individualismo e accettare di essere parte di un gruppo che reciprocamente si supporta. L’uomo è infatti un essere sociale, naturalmente predisposto a vivere in comunità. Così la condizione inevitabile e obbligata di distanziamento fisico deve essere colmata dall’istinto empatico che stringe gli uomini all’interno di una comunità. Da qui nasce l’idea di intitolare la stagione La prima cosa bella, una citazione emblematica che richiama il celeberrimo brano e la pellicola cinematografica di Virzì. L’obiettivo è allontanarsi dalla “tirannia del virus”, evadere dall’assiduo rimbombo di notizie e purificare il cuore e l’anima attraverso la cultura. L’idea è risvegliare, grazie allo spettacolo teatrale, il lato più autentico e innocente dell’uomo. La stagione 20/21 è una resurrezione e così il titolo della stagione è un inno alla rinascita.

Pacta lancia un segnale di speranza e si dimostra coraggioso. Decide infatti di programmare spettacoli per l’intera stagione, fino a giugno 2021. La scelta non è comune poiché la precarietà causata dall’emergenza sanitaria ha costretto molti teatri a creare una programmazione ridotta, fino al mese di dicembre.

Caratteristica fondamentale di Pacta è la continuità con le stagioni teatrali trascorse. Ancora una volta infatti il teatro introduce rassegne interessanti come Festival ScienzaInScena, Progetto DonneTeatroDiritti e pactaSOUNDzone. Attenzione particolare alla dialettica tra il classico e il contemporaneo, con nuove aperture al mondo della danza e della performance. La stagione si dimostra così ancora una volta ricca e diversificata, adatta ai gusti esigenti e diversificati degli spettatori.

Pacta sceglie di aprire la nuova stagione teatrale con una rassegna dedicata alla danza. Apriamo le gabbie è una novità assoluta, un vero e proprio “battesimo”, nato dalla volontà di ospitare giovani compagnie di danzatori e performers. L’idea è quella di portare in scena la fisicità in un periodo di pesante astinenza dal contatto fisico causata dal distanziamento sociale. “Liberare le gabbie” significa dare sfogo alle energie fisiche e mentali, consentire la diffusione di energia fisica e rendere il corpo veicolo di autentica espressività.

Il Festival ScienzaInScena Atto Quadrato si concentra nella prossima stagione sul rapporto tra il teatro e le scienze mediche. Collegandosi all’attuale emergenza sanitaria, la rassegna indaga il rapporto salute/ guarigione attraverso il mezzo di comunicazione teatrale. Il teatro, ancora una volta, diventa strumento di divulgazione scientifica e consente la trasmissione di contenuti tecnici a un pubblico non esperto.

Il Progetto DonneTeatroDiritti giunge invece alla sua XI edizione e presenta nella prossima stagione 7 titoli. La rassegna, che vede protagoniste le donne, si focalizza anche su minoranze e individui più deboli. L’idea è quella di mettere al centro il tema dell’emancipazione, della violenza e dell’ingiustizia (di genere e non), per valorizzare ogni forma di libertà e diritto umano.
PactaSOUNDzone 2020 è invece una rassegna di teatro, musica e ricerca, che si svolgerà durante cinque lunedì del 2021. L’idea è quella di integrare gli strumenti musicali con la scenografia teatrale presente in Pacta, così da permettere un’interazione anche pratica tra musica e teatro.

L’ultima interessante rassegna è PARAPIGLIA TeatroInFamiglia, una interessante rassegna di teatro per bambini dai 18 mesi ai 10 anni.

Pacta propone anche per la stagione 20/21 spettacoli classici e appartenenti alla vetrina contemporanea. Appartengono a New classic nuove produzioni come Il ritratto di Dorian Gray (Oscar Wild), uno studio sulla poesia in Verlaine+Rimbaud (Un’ora all’Inferno con te) e una coproduzione: La sorpresa dell’amore di Marivaux. Per quanto riguarda la Vetrina contemporanea appaiono interessanti le ricerche riguardanti la religiosità e la spiritualità, accanto a operazioni di interazione tra differenti generi artistici.

Ascoltare l’energia e la buona volontà di una realtà teatrale periferica ma fondamentale è un segnale di speranza nelle uggiose giornate di un autunno milanese sovrastate dalla pandemia. La prima cosa bella è riscoprire la possibilità di volersi bene, ritrovare quel senso di fiducia reciproca che la pandemia sta nel tempo dissolvendo. La prima cosa bella è tornare con leggerezza e decisione nel luogo più primitivo ma più contemporaneo del mondo, il teatro.

FONTI

pacta.org

Partecipazione alla conferenza stampa il 20/10/2020

CREDITS

copertina – Ufficio Stampa Pacta

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