Netflix non ci delude mai, infatti, questa volta ci propone una serie tv molto interessante dal punto di vista fashion. La serie di cui stiamo parlando è “Emily in Paris” scritta da Darren Star e vede come protagonista Lily Collins che riveste il ruolo di Emily Cooper, una ragazza di Chicago che si trasferisce a Parigi per motivi di lavoro. Emily fa la social media manager e inizia a collaborare con un importante agenzia di moda parigina, ovviamente l’inizio non è stato semplice per lei: ritrovarsi in un altro stato e non conoscerne la lingua può essere un ostacolo, ma questo non l’ha fermata e così ha iniziato a lavorare intensamente per arrivare al suo obiettivo: portare il punto di vista americano e acquisire un po’ di stile parigino.
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Chi è Lilly Collins?
Lilly Collins è un’ attrice che ha alle spalle una discreta carriera. Nata in Inghilterra, all’età di 7 anni si trasferisce negli Stati Uniti con la madre inseguito al divorzio dei genitori ed è proprio in questo periodo che inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo: nel 2007 Chanel la sceglie per indossare un suo abito al ballo delle debuttanti e nel 2008 vince un Young Holliwood Award come Newest Red Carpet correspondent.
Le porte del cinema per Lily si aprono con il ruolo di Clarissa Fray in Shadowhunters (Città di Ossa), mentre nel 2014 ottiene la sua prima nomination ai Golden Globe per il suo ruolo in L’eccezione alla regola. Tra i ruoli più noti e conosciuti c’è sicuramente quello di Fino All’osso un film in cui interpreta una ragazza che soffre di anoressia, un disturbo di cui la stessa attrice ha sofferto in passato.
Patricia Field: la costumista di Emily in Paris
La nostra attenzione si è subito spostata sui suoi splendidi abiti quasi tutti griffati e glamour, anche se spesso gli abbinamenti risultano essere esuberanti questo non è un problema, anzi! I creatori e i produttori si sono impegnati moltissimo per conferire credibilità al racconto di questa serie, infatti, non è un caso che Darren Star abbia voluto ai costumi Patricia Field, una stilista molto influente che ha trasformato Carrie Brandshaw in un’icona di stile. Emily durante la sua nuova vita a Parigi indossa degli outfit che fanno un chiaro riferimento a grandi celebrità: l’abito della serata all’ opera è un omaggio alla Audrey Hepbur, la gonna in tulle nero ci ricorda quella indossata da Carrie nel suo ultimo episodio.
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Lo stile della protagonista è eccentrico, sempre guidato dai capi più belli delle Maison, alcuni addirittura sono finiti in sold out dopo pochissime ore dall’uscita della serie.
Petricia Field esprime a Town and country ciò che aveva in mente quando ha pensato al look di Emily Cooper:
Più di tutto volevo fare un omaggio a Audrey Hepburn. Quando si guarda Lily Collins, si vede Audrey. Quindi per la sua scena a teatro ho pensato che quella fosse l’opportunità giusta per farlo. Ero preoccupata che la gente potesse dire ‘oh, guarda, ha copiato il look di Audrey Hapburn’, ma non sono riuscita a resistere. Si assomigliano molto, non ce l’ho fatta.
Nella scena che abbiamo citato precedentemente, Lily Collins, indossa un abito senza spalline di creazione dello stilista Christian Siriano, e un copricapo rivestito di diamanti che ricorsa molto Hepburn nel film Cenerentola a Parigi. Vanno anche ricordati il completo giallo di Gianni (una marca scandinava emergente), e il cappotto verde in tweed della storica Maison Chanel che la protagonista indossa insieme a un capello e a una borsa a secchiello verde. Alla luce di ciò possiamo affermare tranquillamente che quello che emerge in Emily in Paris è un mix di alta moda e brand dall’animo più street: vediamo un capospalla di off-white, ma anche abiti firmati Chanel, oppure gli stivaletti di Louboutin con fantasia fumetto.
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L’obiettivo della protagonista è quello di avvicinarsi sempre più allo stile parigino, non mancano le critiche dei suoi colleghi e della sua capa che a differenza di Emily risulta avere uno stile molto più sobrio e privilegia il colore nero per i suoi outfit, non a caso il suo guarda roba è composta da capi di Rick Owens e Yamamoto.
Insomma, se siete appassionati di moda questa serie può essere una buona palestra per allenare l’occhio, ovviamente non sono mancate le critiche, ma alla fine “i gusti sono gusti”!
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