Covid-19: la situazione in Italia e nel mondo

La pandemia di Covid-19 sta purtroppo continuando a sconvolgere il mondo. Le persone individuate positive al virus stanno aumentando esponenzialmente in tutto il globo e l’allerta per un possibile inizio della seconda ondata è molto alta.

I casi complessivi di coronavirus nel mondo hanno oltrepassato i 38 milioni e i decessi sono più di un milione dall’inizio della pandemia, secondo i dati della Johns Hopkins University. Gli Stati Uniti sono il paese con più positivi rintracciati, quasi 8 milioni, segue poi l’India con più di 7 milioni e infine, il Brasile con più di 5 milioni di casi.

La situazione in Italia:

Come affermato dal Ministero della Salute, i casi di covid-19 in Italia stanno aumentando progressivamente, fino a superare la soglia di 10 mila casi al giorno su più di 150 mila tamponi. La situazione è però molto diversa dai primi mesi dell’inizio della pandemia. Infatti, considerando il numero dei tamponi effettuati e il numero dei casi rilevati, nei primi giorni di marzo il tasso di positività al virus era del 17%, oggi invece è del 2,8%. Non bisogna però sottovalutarne la gravità perché il rischio che la percentuale cresca è alto.

Il rischio definito alto per la mancanza di tenuta delle terapie intensive coinvolge l’Abruzzo, la Campania, l’Emilia-Romagna, la Liguria, la Lombardia, la Puglia, la Sardegna, la Toscana, l’Umbria e la Valle d’Aosta. Sono inoltre molte le regioni che hanno deciso di introdurre nuove misure per il contenimento del virus.

In Liguria, nella città di Genova dal 15 ottobre e di La Spezia dall’ inizio del mese, è stato introdotto il divieto di assembramento in alcune aree delle città, la chiusura di circoli ricreativi pubblici e privati e di distributori automatici.

In Campania, il presidente De Luca ha deciso di chiudere le scuole di primo e di secondo grado fino al 30 ottobre, una misura che ha fatto molto discutere. Ha inoltre imposto il coprifuoco alle 22.00 per tutti i locali durante la sera di Halloween, il 31 ottobre.

In Lombardia invece, il prefetto di Milano Renato Saccone si è detto molto preoccupato per l’aumento di contagi nella città. Il presidente della Regione Lombardia Atillio Fontana ha invece chiesto al governo un coprifuoco dalle 23.00 alle 5 del mattino per tutta la regione, con la chiusura di tutte le attività e con spostamenti consentiti solo per ragioni di salute, lavoro o necessità già a partire da giovedì 22 ottobre. La Lombardia chiede inoltre la chiusura di tutti i centri commerciali, ad eccezione degli alimentari, nei giorni di sabato e domenica. La proposta è stata subito accettata.

Domenica 18 ottobre, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato le regole del nuovo Dpcm: i ristoranti, pub e bar con servizio al tavolo possono rimanere aperti dalle cinque del mattino fino a mezzanotte, con un massimo di sei persone per ogni tavolo; per le attività di ristorazione che non prevedono il consumo al tavolo, la chiusura è prevista per le 18.00.

Per quanto riguarda le scuole, è preferibile che incrementino la didattica digitale insieme a quella in presenza. Inoltre, gli orari di ingresso e di uscita degli alunni dovranno essere differenziati, non si potrà entrare a scuola prima delle 9.00 e si potranno utilizzare turni pomeridiani. Sono poi sospesi i convegni e i congressi lavorativi in presenza ed è incentivata la modalità a distanza. Le gare, competizioni e le attività sportive di contatto, individuali e di squadra, possono svolgersi solo se riconosciuti a livello regionale o nazionale. Le piscine e le palestre hanno invece una settimana di tempo per adeguarsi ai protocolli di sicurezza, se no rischiano la chiusura.

Le sagre e le fiere locali sono sospese, sono solo consentite le manifestazioni nazionali e internazionali. Le sale giochi, bingo e di scommesse possono rimanere aperte solo dalle ore 8.00 alle 21.00. Infine, i sindaci possono chiudere vie o piazze dalle ore 21.00 se queste rappresentano un pericolo di esposizione al Covid-19 troppo elevato.

La situazione nel mondo:

Molti sono anche i paesi che stanno prendendo misure sempre più restrittive. Per esempio, in Francia i casi positivi al virus stanno aumentando ogni giorno di più. Solo il 15 ottobre si sono infatti registrati 30.621 casi e il  tasso di positività è già arrivato al 12%. Il presidente della Repubblica Francese ha così imposto il coprifuoco dalle 21.00 alle 6.00 nelle zone di massima allerta, inclusa Parigi, dal 17 ottobre. Il coprifuoco potrà durare dalle quattro alle sei settimane. In Germania, nelle regioni e città di massima allerta i ristoranti dovranno chiudere alle 23.

La situazione negli Stati Uniti d’America è invece molto preoccupante, sono il primo paese al mondo per contagi da Covid-19. L’allerta cresce con l’avvicinarsi del Giorno del Ringraziamento, una festività importante per gli americani che sono soliti riunire tutta la famiglia per lunghi pranzi . La coordinatrice della task force sul virus, Deborah Birx, ha invitato tutti gli americani di prestare particolare attenzione alle riunioni familiari.

In Portogallo i casi giornalieri di Covid-19 superano i due mila. Sono vietati gli assembramenti con più di cinque persone, alle cerimonie gli invitati non possono essere più di cinquanta e le feste universitarie sono cancellate. Le multe sono aumentate: da cinque mila a dieci mila euro per chi non rispetta le regole.  Il governo sta inoltre pensando di introdurre l’obbligo di mascherina all’aperto.

In Spagna, la comunità autonoma della Catalogna ha imposto lezioni a distanza per tutte le università, la capienza massima al 30% per tutti i centri commerciali e al 50% per tutte le palestre. Bar e ristoranti devono inoltre restare chiusi per quindici giorni e le manifestazioni sportive sono cancellate.

Nell’Irlanda del Nord le scuole dovranno chiudere per due settimane durante la pausa di Halloween, pub e ristoranti chiudono invece per quattro settimane. Sono stati introdotti limiti anche a matrimoni e funerali.

In Inghilterra, Boris Johnson ha presentato il suo piano per contenere il virus: un sistema di lockdown locali a tre livelli. Tutto il Paese deve rispettare le regole del primo livello, ovvero i pub, ristoranti e bar devono chiudere alle 22.00 e gli assembramenti non possono superare le sei persone, ad eccezione per i funerali che possono avere un massimo di trenta persone e i matrimoni, con un massimo di quindici persone.

Nelle città che sono al secondo livello, cioè che superano i 100 positivi ogni 100 mila abitanti, è vietato andare nei pub o ristoranti con persone estranee al proprio nucleo familiare e sono vietati gli assembramenti con più di due nuclei familiari diversi nella stessa casa. Il terzo livello prevede invece la chiusura totale dei luoghi pubblici e il divieto di invitare in casa persone estranee al proprio nucleo familiare. Secondo il Guardian, il 28% della popolazione si trova oggi al livello 2, mentre il 3% è al terzo livello, ovvero i residenti nell’area di Liverpool.

L’India è invece diventata seconda al mondo per numero di persone positive. Solo tra il 3 e il 16 ottobre si sono registrati un milione di nuovi casi.

L’ONU lancia l’allarme:

Secondo l’ONU, l’impatto della pandemia da Covid-19 è realmente devastante sia a livello sociale che economico. Le statistiche affermano che 690 milioni di persone sono malnutrite ed entro la fine dell’anno, a questi potrebbero aggiungersi altri 132 milioni. Inoltre, i lavoratori informali hanno visto aumentare il rischio di cadere in povertà e di ammalarsi, non avendo protezione sociale e non potendo accedere ad efficaci cure sanitarie.

La situazione è quindi molto grave e potrebbe aggravarsi sempre di più, se non si rispettano le regole. I comportamenti del singolo sono quindi fondamentali. Il Ministero della Salute si appella infine ai cittadini del mondo e chiede rispetto delle restrizioni e responsabilità per evitare un peggioramento che comporterebbe l’applicazione di misure drastiche

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