#Errareèbellissimo: intervista a Il Gourmet Errante (I parte)

Molto spesso ad ognuno di noi capita di mangiare o bere un determinato dolce, un piatto di pasta particolare, un vino bianco così buono che ci sembra il migliore di tutti…

Tutto questo accade perché il nostro cervello grazie agli stimoli nervosi trasforma tutto ciò che è buono e che ci  stimola in sensazioni, ognuna diversa dalle altre, ognuna più o meno gradevole dell’altra, dunque molto soggettive. Per alcuni però, la ricerca di nuove sensazioni diviene con il tempo una vera e propria ossessione che li porta a errare in tutti posti enogastronomici: ristoranti, trattorie, aziende vitivinicole…  Questa ossessione, come nel caso de Il Gourmet Errante, si è trasformata in una vera e propria passione grazie alla quale è nato un lavoro, o meglio un lavoro-passione:

Il Gourmet Errante è ciò che faccio da sempre per  passione – scrive Pasquale Pace nel suo blog-  Ho avuto l’opportunità di degustare tanti vini e prodotti e di passare bellissimi momenti di confronto, discussione e allegria con produttori e artigiani di tutta Italia. Ho vissuto l’evoluzione di molte aziende e nel corso degli anni la curiosità, la ricerca e le scoperte mi hanno portato a disegnare una mappa di emozioni, fatta di persone e storie, che ho sempre cercato di comunicare e promuovere. I miei appunti e punteggi sono dirette valutazioni su prodotti che conosco e ho seguito nell’arco di una trentina d’anni di degustazioni e visite in azienda.

LoSbuffo ha intervistato il Gourmet Errante e questo è quello che ci è stato raccontato.

Chi è il Gourmet Errante?

Il Gourmet Errante sono io! Mi chiamo Pasquale Pace e da sempre sono un appassionato di vino e cibo: prima al cibo e poi al vino dato che ho fatto per trentacinque anni il commerciante di vino all’ingrosso. Nel 1999, dopo che fu organizzato il primo corso AIS ad Olevano Romano, cominciai a studiare tutte le guide presenti e a segnarmi ogni azienda o luogo enogastronomico che mi interessasse. Non volli partecipare apposta al corso Sommelier perché onestamente non avrei sopportato l’idea che una persona più giovane di me mi interrogasse su quanto appreso; purtroppo ho sempre avuto un rapporto molto conflittuale con la scuola e soprattutto con gli insegnanti. Studiavo le cantine premiate con cinque grappoli della Bibenda per esempio, e poi da me giudicavo pensando questo mi piace, questo è interessante, questo non mi piace affatto. Ho assaggiato davvero tantissimi vini fidandomi soprattutto della guida del Gambero Rosso ma anche di quella dell’AIS- Associazione Italiana Sommelier- nella quale però, essendoci molto più margine per scrivere, buttavo giù tutti i miei appunti. Fu così che nel 2014 aprii il blog: Il Gourmet Errante.

Come nasce questo nome?

Il Gourmet Errante è nato un 8 dicembre , giorno in cui mi trovavo ad Arpino per comprare dei torroni, passai poi da Picinisco per la marzolina, comprai anche i peperoni di Pontecorvo… arrivai a casa e misi tutto quello che avevo trovato all’interno dell’obbiettivo della fotocamera del mio cellulare e Mauro Mattei, un ragazzo di Olevano che si è fatto apprezzare molto nel mondo del vino, mi disse Il Gourmet Errante! Sarà stato nel 2008. Quando poi ho creato il blog ho deciso di chiamarlo Il Gourmet Errante. Ritornassi indietro lo chiamerei Il Buon Gustaio Errante, anche se ormai tutti mi conoscono con questo nome.

Il logo molto particolare, invece, come nasce?

Il logo l’ha creato una ragazza di Roma, che ci ha messo parecchio, riuscendo anche a produrre un filmato su YouTube delle lettere G e delle E che si muovevano. Sono stato davvero molto soddisfatto di questo prodotto. Ho aperto anche una pagina Facebook, che però non ho praticamente mai utilizzato dato che con il mio profilo riesco tranquillamente a pubblicizzare i luoghi che visito. Anche l’iniziale blog è stato poi modificato da Alessandro Berasini, una persona che ha creduto molto in me.

Nel concreto su cosa si basa il tuo lavoro-passione?

Io degusto, assaggio, vado in giro per ristoranti pagando all’80% da solo per poi recensire ogni luogo, cibo e vino che ho visitato. Con gli anni mi sono accorto che potrei partire dal Brennero a Lampedusa ed impiegarci all’incirca più di sette anni. Mi accorgo che più vado avanti e più mi arrivano tantissime soddisfazioni e questo mi rende davvero felice. Tutto questo è cominciato attraverso le degustazioni e oggi alcune Aziende che conosco personalmente, per me sono come una seconda casa; come Leonardo Bussoletti a Narni, oIl Colombaio di Santa Chiara a San Gimignano, ma ancheL’Agriturismo Il Mulinaccio di Alessio Bernini a Volterra, per me questi sono i tre posti del cuore. Tutti e tre, ogni volta che viene organizzato VinoIntorno, sono sempre presenti alla rassegna assieme a tante alte aziende che visito. (Ndr: avevamo parlato di VinoIntorno qui).

L’errante percorso assieme a Pasquale Pace alias Il Gourmet Errante continua nel prossimo articolo.

Gourmet Errante


FONTI

Intervista della redattrice a Pasquale Pace

CREDITS

Tutte le immagini sono state gentilmente concesse da Pasquale Pace

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