Domandare per crescere: intervista con Intimo distacco (pt. 2)

Riprendiamo il discorso da dove lo avevamo interrotto…

Se non hai letto la prima parte dell’intervista con Marco Rocco di Intimo Distacco, clicca qui!

Dopo aver affrontato molte tematiche che emergono dalle riflessioni di Intimo Distacco, proseguiamo parlando di uno dei temi più delicati: l’incomunicabilità.

Non è una coincidenza se in molte vignette i personaggi di Nemesi ed Intimo non si parlano, ma, semplicemente, pensano. Sono lì, insieme sulla scena, se solo allungassero una mano potrebbero sfiorarsi, se solo alzassero lo sguardo potrebbero vedersi, ma non lo fanno. Come nei quadri di Hopper, Nemesi e Intimo sono vicini nello spazio ma distanti chilometri e chilometri, se si misura in cuori. Perché?

«Perché uno dei temi principali che affrontiamo con Intimo Distacco è quello dell’incomunicabilità. Spesso i personaggi sono con i telefoni, sono distratti, c’è un muro fra loro. Intimo e Nemesi non si scambiano mai uno sguardo convinto, c’è sempre qualcosa che li blocca. Pensano a cosa dovrebbero fare, magari per vignette intere si chiedono “che cosa succederebbe se facessi questo…?”… ma poi non lo fanno, non lo fanno mai. Questo rispecchia molto la vita frenetica dell’Uomo del 2020: siamo sempre bombardati di scelte e abbiamo difficoltà a vivere il momento fino in fondo, con il giusto mix di spontaneità, riflessione e leggerezza. Intimo è sempre inquieto, sempre in dubbio. È rilassato solo quando parla con i suoi intimi mostri, e quindi con se stesso, la sua proiezione. Solo lì si sente al sicuro, sente che non può sbagliare.

È proprio per marcare il tema dell’incomunicabilità che né Intimo né Nemesi hanno la bocca. L’intimo distacco per eccellenza è l’ascolto, è avere il coraggio di ascoltare se stessi, sono gli intimi mostri. È difficile ascoltare i propri dubbi.»

E il libro invece? Da quanto ci state lavorando?

«La trama del libro la avevamo in mente fin dall’inizio della pagina. La abbiamo concretizzata in un prodotto lo scorso anno, quando ci ha contattati Rizzoli. Tra scrittura ed editing, per realizzare il libro abbiamo avuto bisogno di circa un anno. Abbiamo messo nero su bianco la trama che ci frullava nella testa. Ecco che nel nostro romanzo si scopre molto di più sulla figura di Intimo, un uomo qualunque, che lavora in un’azienda di manichini, una tipica grande azienda italiana in cui i processi sono omologati. Abbiamo pensato come potesse incontrare questa Nemesi, quali ostacoli potesse incontrare.

Intimo è un uomo normale che vive una vita normale, ma in modo speciale, più profondo. Indossa sempre una cravatta. Quella cravatta è il ponte tra noi autori e lui. Luca ed io troviamo in Intimo l’interruzione della monotonia della vita

Intimo che parla con Intima Volontà.
Nelle vostre vignette ogni tanto compaiono anche altri personaggi… sono per caso spoiler rispetto al libro?

«Sì. Si tratta di personaggi che saranno presenti nel libro. Il libro racconta il percorso di crescita interiore di Intimo. Gli altri personaggi hanno tutti la bocca, Intimo è l’unico che cerca di fare un viaggio dentro di sé, cerca di ascoltare se stesso, ascoltare il prossimo e cambiare. Anche Nemesi non ha la bocca. Non la ha perché è l’amore idealizzato di intimo, o è una parte di Intimo stesso? Vedremo…»

intimo distacco
La copertina del libro
Avete intenzione di continuare a raccontare di Intimo in altri libri, oltre che sui social?

«A noi piacerebbe che quella di Intimo diventasse una serie. Ovviamente dipende da come andrà.

Ci teniamo a smentire l’accusa di depressione che molte persone vedono nelle vignette. Gli utenti hanno sempre difficoltà ad accettare un contenuto che porta a riflettere. In realtà, riflettere e crearsi delle domande non significa porsi dei dubbi. Interrogarsi non significa essere tristi: significa crescere.

 

Marco 29 anni, Luca 34. Entrambi lavorano, hanno una vita piena e impegnata. Intimo è la loro passione, il loro distacco dalla monotonia.

Instagram ci ha permesso di far diventare la nostra passione un secondo lavoro. La chiave è la costanza. Quando una cosa che coltivi con passione ti piace e ti diverte, è altamente probabile che ne raccoglierai i frutti. Noi abbiamo iniziato due anni e mezzo fa, ora stiamo raccogliendo i frutti. C’è chi ci mette di meno, chi ci mette di più. Ma noi ci siamo sempre divertiti. Siamo stati seri e costanti, ma divertendoci sempre.

Non abbiate paura di fermarvi e riflettere. Non abbiate paura di cercare le giuste domande e di aspettare che le risposte arrivino. Cercate di conoscervi fino in fondo, di diventare veramente intimi rispetto a voi stessi, di non nascondervi dietro le apparenze, che quelle davvero non servono a nessuno. Vi lasciamo con uno degli spunti di riflessione più belli tra tutti quelli proposti da Intimo Distacco:

intimo distacco


FONTI
Pagina Instagram di Intimo Distacco
Libro “Un Intimo Distacco” (link al libro)

CREDITS
Tutte le immagini provengono dalla pagina Instagram di Intimo Distacco

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