La storica settimana artistica milanese sposta le tende dalla primavera agli ultimi giorni d’estate. Ritorna così la Milano Art Week. Sullo sfondo, questo 2020 turbolento, dove la pandemia, sfortunatamente celebre, ha influito negativamente sul mondo dell’arte e dello spettacolo. Dal 7 al 13 settembre, però, riemergono trionfanti nel capoluogo lombardo eventi e iniziative con protagonista l’arte contemporanea. Si dividono tra programmi in streaming e in presenza e aspettano un caloroso pubblico ad accoglierli.
Anche quest’anno abbiamo voluto mantenere questo importante appuntamento con l’arte contemporanea per dare il segno della vitalità delle istituzioni e delle gallerie.
Visite guidate gratuite in Fondazioni e Musei Privati
Così dichiara fiducioso l’assessore alla cultura Filippo del Corno, preparando la città a una serie di occasioni imperdibili. A partire dai grandi nomi di fondazioni e musei privati: Fondazione Prada, Fondazione Stelline, Pirelli Hangar Bicocca, La Triennale, Gallerie d’Italia, Museo Diocesano e Casa Testori. Sono loro ad accogliere con visite guidate gratuite il pubblico, tra i tesori artistici delle collezioni permanenti e delle mostre temporanee.
Nel caso di altre sedi, come Fondazione Alfonso Pini e Fondazione Arnaldo Pomodoro, saranno invece presenti solo contenuti online. Un altro modo di vivere l’arte, quindi, interagendo digitalmente con il MiArt. Trattasi della storica fiera internazionale attorno a cui ruota la Milano Art Week, che quest’anno avverrà solo in forma digitale.
Nessuno quindi rimane a bocca asciutta. Queste e molte altre iniziative si inseriscono in un progetto più ampio di ripresa attiva dell’arte contemporanea dopo il lockdown. In seguito alla chiusura forzata dei musei, infatti, la cultura ha bisogno di un forte ancoraggio interattivo per tornare al suo dinamismo quotidiano. Ecco perché è fondamentale ricordare iniziative come questa e permettere all’arte di appoggiarsi a grandi eventi che cercano un coinvolgimento sociale.
Tra performances e percorsi interattivi
Per questo, oltre alle visite gratuite (vincolate da preventive prenotazioni obbligatorie), ci sono altre variegate attività sul programma, ad esempio le performances degli artisti, aperte gratuitamente agli spettatori fino a esaurimento posti e nei limiti delle norme Anti-Covid. Si ricorda quella di Laura Malacart, alla Casa degli Artisti giovedì 10 settembre, dalle 18 alle 20. Il giorno dopo invece, alla stessa ora e nello stesso luogo, si svolgerà quella di Elena Cologni.
Non mancano poi percorsi itineranti, come la passeggiata tra le opere di arte pubblica di Milano. Questa vanta tra le sue attrattive la celebre Mela Reintegrata di Michelangelo Pistoletto. L’opera è stata realizzata e inaugurata in Piazza Duomo nel 2016, in occasione dell’EXPO. Ora risiede fissa in Piazza Duca D’Aosta, di fronte alla Stazione Centrale, ed è da lì che parte il percorso organizzato da ArtLine per Domenica 13. Si concretizzano così le parole dell’artista: “Un’opera simbolica che si apre al mondo, così come la stazione ferroviaria, anche simbolicamente, apre la città al mondo”.
Sempre ArtLine Milano inaugura poi il 9 settembre due altre opere a City Life, che si aggiungono così alle altre sei sculture site specific presenti tra il verde del parco. Tra le due novità, la prima è New Times for Other Ideas / New Ideas for Other Times di Maurizio Nannucci. Si tratta di una scritta con tubi al neon blu e rossi che ricalcano lo stile caratteristico dell’artista. La seconda è Beso di Wilfred Prieto, dove due massi accostati si sfiorano in un punto, simulando il celebre Bacio di Constantin Brancusi.
La Milano ArtWeek tra giorno e notte, ma sempre in sicurezza
Così ArtLine lancia un forte messaggio di riapertura graduale alla vita, che Milano vuole assaporare con l’arte. Tuttavia, in molti eventi della Milano ArtWeek, prime tra tutte le visite guidate, serve la prenotazione. Si tratta ormai di una pratica quasi obbligata dovunque, che toglie un po’ di spontaneità all’iniziativa, ma è necessaria per poter far continuare a vivere l’arte in sicurezza. Così questa si applica anche alla serata culinaria con ospiti alcuni artisti nel cortile di Via Farini 35 giovedì 10 settembre.
La giornata di sabato 12 settembre apre invece le porte alla vita notturna, con eventi concatenati sotto il segno dell’Art Night 2020. I protagonisti sono gli spazi no-profit milanesi: Mars, Futurdome, Dimora Artica e T-Space che, a partire dalle 18, propongono performances e installazioni video.
Milano ArtWeek 2020 conferma l’obiettivo strategico dell’alleanza tra pubblico e privato che Milano ha saputo costruire negli ultimi anni, coinvolgendo nella programmazione della vita culturale della città istituzioni e operatori, curatori e artisti che trovano qui il modo e lo spazio per esprimere il loro pensiero creativo e realizzarlo in piena libertà, nel quadro di una solida regia pubblica.
Così conclude Filippo Del Corno, sottolineando ancora le capacità organizzative di una città che ha dato all’arte una possibilità. E non poteva essere altrimenti, nel crogiolo internazionale e creativo che da sempre accompagna Milano.