EXWYFE

L’elettropop made in Italy di EXWYFE

Sin da piccoli ci hanno insegnato che bisogna apprendere tutto il possibile e di conservarlo nel nostro bagaglio di vita. La cosiddetta “prendi l’arte e mettila da parte”, perché nella vita non si sa mai. La vita è imprevedibile e quando meno te l’aspetti quello che hai appreso si fonde con quello che può sembrare la nostra massima aspirazione. È il caso di Emanuele Ferretti, in arte EXWYFE.

Electro pop made in Italy

Nato in Emilia Romagna, questa gli ha fornito una visione artistica non indifferente. Si trasferisce a Bologna dove qui studia pittura e approfondisce la sua passione per la musica e per l’arte. Trova nuovi stimoli e si avvicina alla comunità LGBTQ. Dopo gli studi approda a Milano, dove conoscerà il suo attuale produttore Giacomo Carlone. A Milano, EXWYFE completa la sua formazione artistica. Nel 2019 riesce ad avere contatti con la Cane Nero Dischi, con cui inizia a scrivere i primi pezzi.

Ma di che genere si parla quando pensiamo a EXWYFE? Sicuramente a un genere poco popolare in Italia. Se pensassimo all’electro pop oggi, cosa potrebbe venirci in mente? Sicuramente qualche artista degli anni Novanta, i Daft Punk, o anche Giorgio Moroder. EXWYFE ha un timbro particolare, caldo, quasi ricorda Damon Albarn con i Gorillaz. Mischiando le sue due passioni, arte e musica, riesce a raggiungere una visione artistica completamente nuova nel panorama musicale.

Nonostante il duro lavoro e la sua forte passione per  la musica, il nostro Emanuele Ferretti non rinuncia alla sua passione originale, l’arte che pubblicizza sul suo profilo Instagram.

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I singoli

Iniziata la collaborazione con Cane Nero Dischi, vengono pubblicati i primi singoli. Il primo è Microphones ed è stato pubblicato lo scorso 14 luglio. Cosa ha ispirato EXWYFE? E cosa lo ha spinto a scegliere queste sonorità? Il brano ricorda molto l’elettronica francese. Anche se per molti questi possono sembrare semplici suoni, in realtà il testo del brano fa riferimento a chi ogni giorno deve giustificare le proprie scelte.

Questo è stato il primo brano su cui abbiamo lavorato assieme io e Giacomo. Volevamo rifarci un po’ all’elettronica francese nel ricreare un suono cupo e urbano. Il testo fa riferimento a chi, nel contesto di tutti i giorni, sente il dovere di esprimere un’opinione su quello che fai e su come sei. A volte anche l’indifferenza è un pregiudizio gridato in un microfono. Queste voci poco edificanti andrebbero tutte pitchate in basso, forse suonerebbero più interessanti con un altro suono.

Il 4 settembre è uscito il secondo singolo, Holidays. Il brano non parla di vacanze, e neanche di quanto è bello sorseggiare una birra in riva al mare. Holidays parla di relazioni a distanza e di quanto possano essere complicate. Il protagonista infatti ironizza sulla questione, dicendo che è meglio fare una vita in vacanza anziché preoccuparsi di queste situazioni che ci fanno stare male.

Questo non è un brano estivo, o almeno non voleva esserlo. Parla di una relazione vissuta a distanza e di tutte le complicazioni che ne derivano. Il testo ironizza su quanto sarebbe meglio un’ipotetica vita fatta solo di vacanze, dove ogni cosa avrebbe un senso più funzionale al semplice bisogno di stare assieme.

Un’arte sui generis

Anche se non si è esperti in materia, è palese come Emanuele Ferretti si stia impegnando sul serio per portare avanti un genere che oggi in Italia si può considerare quasi assente. Siamo abituati ad ascoltare musica estera, e per questo non sempre valorizziamo il materiale che abbiamo in Italia. Dobbiamo invece imparare a valorizzare quello che il nostro Paese e i nostri artisti ci offrono.

Fortunatamente oggigiorno, grazie ai social e a piattaforme adeguate, gli artisti riescono ad ottenere notorietà più facilmente. EXWYFE, prima di essere un artista, è Emanuele, è una persona. Nonostante i progetti musicali, egli continua a lavorare in altri campi. La musica gli da quello spazio e quella libertà che non riesce ad avere con un mestiere classico.

L’arte sui generis difficilmente viene riconosciuta, ma EXWYFE è partito in quarta, pronto e determinato a valorizzarla. Trovare un nesso tra musica e arte visiva non è semplice, soprattutto se i progetti musicali che si hanno in mente possono sembrare onirici. EXWYFE sembra riuscirci e anche abbastanza bene. Noi de «Lo Sbuffo» gli facciamo i nostri auguri sperando che riesca a portare in Italia un genere astratto e particolare come l’elettropop.

FONTI

Materiali gentilmente concessi da Costello’s

CREDITS

Copertina e immagini gentilmente fornita da Costello’s

 

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