il simposio

La filosofia di En?gma ne “Il Simposio”

La musica e la filosofia non sono poi così distanti, anzi, vanno spesso di pari passo. Eppure, se dovessimo pensare a una canzone che parli espressamente di teorie filosofiche o di pensatori del passato non sarebbe così facile trovarne una. Si potrebbe addirittura affermare che la musica in sé abbia già un qualcosa di filosofico, qualcosa che va oltre le parole scritte, oltre le note e le armonie, ma questo senso filosofico intrinseco alla musica risulta spesso difficile o addirittura impossibile da afferrare. Nonostante questa difficoltà, qualcuno che ha parlato apertamente di filosofia nei propri brani c’è: vediamo l’esempio di un testo del rapper sardo En?gma, Il Simposio.

Lo stile

Partiamo con le presentazioni: per molti di voi probabilmente il suo nome non sarà nuovo, En?gma è lo pseudonimo di Francesco Marcello Scano, nato a Olbia nel 1988. Nei suoi primi vent’anni inizia a fare esperienze nel mondo della musica e trova nel rap il suo stile personale, il modo migliore per unire le sue due grandi passioni: musica e scrittura. Basta l’ascolto di alcuni suoi brani per percepire l’impegno con il quale si approccia alla stesura dei testi. Nella maggior parte dei casi le parole usate sono un mix di ricercatezza e gergo familiare, a volte volgare, ma sono combinate in modo tale da non percepire quasi il distacco fra i due registri. Le sue rime sono spesso crude ma mantengono anche una certa raffinatezza e, nonostante non sia facile mantenere questo tipo di standard per interi brani, En?gma riesce a non cadere mai nel banale.

Le influenze

Per quanto riguarda le influenze musicali En?gma cita i Daft Punk, duo francese che è diventato un modello di riferimento nel campo della musica elettronica, e i Prodigy, gruppo britannico di techno-hardcore molto in auge negli anni Novanta. Le sue basi, infatti, risentono spesso di influenze elettroniche più o meno marcate.

Machete Production

En?gma ha collaborato diverse volte con il collega e conterraneo Salmo: i due sono presenti in diversi featuring nei rispettivi album di esordio e hanno collaborato, insieme ad altri rapper, anche alla fondazione del collettivo ed etichetta indipendente Machete Production.  Ed è proprio la Machete Production (divenuta in seguito Machete Empire Records) a pubblicare, nell’ottobre del 2013, il primo EP di En?gma, Rebus, dal quale è tratto il brano di cui parleremo.

 

Dal 2016, come leggiamo sulla sua pagina Spotify l’artista decide di diventare indipendente e completamente autoprodotto e autogestito. Così, con l’uscita del suo secondo album, Indaco, En?gma si stacca dalla Machete Crew. Indaco rappresenta così una svolta produttiva ma anche una svolta a livello artistico, poiché è forse il punto di più decisa affermazione del proprio stile personale che, negli anni, è cambiato e si è perfezionato.

Il Simposio

Prendiamo ora in considerazione il brano sopracitato, Il Simposio, estratto da Rebus (2013). In questo brano vengono citate le teorie di diversi filosofi. Ma andiamo con ordine e partiamo dal titolo. Il Simposio è:

La seconda parte del banchetto presso gli antichi Greci e Romani, nella quale i commensali bevevano secondo la prescrizione del simposiarca, cantavano carmi conviviali, recitavano poesie, assistevano a trattamenti vari e conversavano. Con iniziale maiuscola, Simposio, titolo di un dialogo di Paltone in cui il banchetto costituisce l’ambiente della discussione filosofica.
(Dal Vocabolario online Treccani)

Si tratta, dunque, di un riferimento chiaro al pensiero del filosofo greco Platone e in particolare al suo dialogo più famoso. Nella prima strofa viene citato nuovamente il Simposio: esiste, dunque, un parallelismo fra le domande che si pone il rapper e quelle stesse domande che venivano poste dal filosofo stesso e dagli intellettuali dell’epoca.

Critica all’insegnamento

Andando avanti troviamo una critica piuttosto pungente nei confronti dell’insegnamento tradizionale che, dice il rapper, spesso mette in gabbia le menti dei ragazzi mentre invece dovrebbe fornire loro i mezzi per stimolare il proprio pensiero. I professori sono descritti come “poco sognatori” forse stanchi e non più appassionati alla propria carriera mentre i bulli sono assimilati ai “gladiatori” ed i licei al “Colosseo”, chiaro riferimento alle lotte che avvenivano ai tempi dell’antica Roma.

Un mix di filosofia…

Il prossimo filosofo citato è Galileo Galilei, al quale En?gma dice di assomigliare in quanto non conosce Dei. Si tratta di un’allusione ai forti scontri che il filosofo pisano ebbe con la Chiesa Cattolica e che lo portarono ad abiurare rinnegando il suo sostegno alla teoria eliocentrica secondo la quale non è il sole a girare intorno alla terra (come nella teoria geocentrica), bensì il contrario. Il rapper continua a descrivere alcune sue caratteristiche assimilandole a quelle dei grandi pensatori del passato. Il terzo filosofo ad essere citato è Bacone (Francis Bacon): filosofo e politico inglese vissuto a cavallo fra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Bacone si affacciò, con le sue teorie, ad un gran numero di dottrine, per questo viene chiamato da En?gma “anima insaziabile”.

…e di critica sociale

En?gma alterna alle citazioni filosofiche alcune frecciatine pungenti nei confronti della società contemporanea. In effetti, dice che, affacciandosi al balcone, non vede il sole, simbolo di speranza e dell’abilità di vedere oltre le cose contingenti, e si spiega questo strano fenomeno ritenendo colpevoli coloro che, appunto, non sanno andare oltre le proprie problematiche personali, coloro che, a giudicare dall’esterno, sembrano vuoti e sperano di riempire la propria esistenza non grazie a se stessi ma grazie all’aiuto di terzi (in questo caso viene citato l’avere figli come unico modo per trascendere la finitezza umana e sconfiggere, in un certo senso, la morte perpetrando la propria stirpe).

Si fa poi riferimento alla dottrina greca dello scetticismo filosofico risalente al IV-III secolo a.C. la quale prevede l’impossibilità di arrivare ad una conoscenza assoluta o che comunque la mette in dubbio. Si parla anche di eclettismo poiché il rapper non si limita a scegliere una sola dottrina alla quale aderire ma cerca di trovare un’unione armoniosa fra teorie riconducibili a dottrine differenti.

E ancora, un altro mix

Si passa poi ad una visione pessimistica del futuro nella quale En?gma unisce due grandi pensatori che hanno in comune due elementi opposti: l’acqua e il fuoco. Talete, filosofo greco presocratico indicato da Aristotele come il primo filosofo della storia del pensiero occidentale, individuava nell’acqua il principio di tutto ciò che esiste. Questa stessa acqua, però, non fu in grado di garantire la vita al filosofo domenicano Giordano Bruno quando, accusato di blasfemia a causa delle sue dottrine, perde un processo contro la Chiesa Cattolica e, rifiutatosi di abiurare, viene arso vivo a Roma, in Piazza Campo de’ Fiori, sulla quale ancora svetta una statua in suo ricordo.

En?gma marca poi una differenza fra chi, come lui, cerca la verità cartesiana (citando così il filosofo e matematico francese Cartesio o René Descartes) e chi si accontenta di beni materiali i quali, benché di lusso, rimangono comunque effimeri. Continuando su questa stessa linea di pensiero, il rapper cita la figura mitologica della maga Circe (proverbiale ammaliatrice e famosa per i suoi abili inganni) contrapponendola a quella del superuomo di Nietzsche il quale, invece, non è più legato alla contingenza poiché supera i limiti umani.

Fra gli ultimi filosofi citati abbiamo invece il tedesco Martin Heidegger (vissuto a cavallo fra il XIX ed il XX secolo) del quale viene ricordato l’attaccamento ad una particolare area montagnosa della Germania del sud chiamata Foresta Nera, zona nella quale il filosofo visse per molti anni.

Cogito ergo sum

La gente se non pensa non esiste per me.

Chiaro riferimento alla formula cartesianaCogito ergo sum”, “Penso dunque sono” riguardante la percezione che l’uomo ha di se stesso. L’ultimo verso riprende l’inizio della canzone in un rimando circolare: si ritorna a parlare di Platone, questa volta spostando l’attenzione sul suo famoso mito della caverna in questo caso accostato ad una figura molto più moderna e appartenente all’immaginario collettivo come quella di Batman e della sua batcaverna.

Se siete interessati a questo genere di testi potreste dare un ascolto anche ad altri brani del rapper sardo dai rimandi mitologici e/o filosofici come Cerbero, Copernico e Cartagine, oppure più strettamente artistici come in Musa.

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