Agosto è un mese da tutti amato e temuto. Regala la tanto desiderata libertà lavorativa, incorniciandola in iconiche spiagge idilliache. Tuttavia l’accompagna con l’afosa calura estiva e la promessa dell’arrivo incombente di settembre. Ma non tutti scelgono il mare per le proprie vacanze, c’è chi predilige la montagna o la scoperta di nuove città da visitare. Sembra però impossibile slegare agosto da quell’unione inscindibile di cielo terso e mare blu.
Così come dalle notti stellate, dai tradizionali ombrelloni blu da spiaggia e da quella placida tranquillità che si associa all’indaco, portatore di calma e rilassamento. Questo e altro contribuiscono a creare un’atmosfera cromatica e simbolica attorno al mese di agosto. Dalla storia cristiana all’arte contemporanea, il blu riscrive e tratteggia una tradizione, sprigionando le sfumature e le potenzialità di agosto.
La Notte di San Lorenzo
Una delle prime e iconiche date agostine è quella che celebra San Lorenzo martire. Si ritorna quindi al lontano 258, quando l’imperatore Valeriano condannò uno dei sette diaconi di Roma a morire sui carboni ardenti. E quell’immagine, così drammatica, fu associata simbolicamente a una delle notti più magiche e romantiche dell’anno.
I carboni ardenti richiamano così la scia incandescente di meteore Perseidi, che raggiunge la sua massima visibilità dalla Terra tra il 10 e il 12 agosto. Ma cosa succede nello spazio? Semplicemente i detriti staccatosi dalla cometa Swift-Tuttle entrano in collisione con l’atmosfera terrestre, incendiandosi nella loro nuova natura di meteore. Da quel momento le chiamano stelle cadenti, associandole alle lacrime di San Lorenzo. A loro spetta il potere salvifico di far avverare i desideri.
Josephine Wall: quando il cielo notturno sprigiona magia
La notte si tinge così di un’atmosfera onirica e fiabesca che non può non essere dipinta. E di questo se n’è sempre occupata una celebre artista inglese. Si chiama Josephine Wall, ha settantatré anni e la sua longeva carriera è popolata da creature fantastiche e mitologiche. Richiamano l’universo tolkeniano e abitano spazi fluidi e policromatici, dove lo spazio incontra la terraferma.
Le sue opere, dense di dettagli minuziosamente studiati, danno molto spazio a componenti astronomiche e astrologiche. Non a caso l’artista ha dedicato un’intera serie pittorica ai segni zodiacali. Tra i dipinti, quello che riesce meglio a coniugare la tranquillità notturna all’esplosività solare è dedicato al segno del leone. L’imponente animale, simbolo di potere e generosità si accompagna a una dama fiorata.
Un’immagine particolare ed esclusiva, quasi impossibile da osservare nella quotidianità se non in un servizio fotografico. Tale unicità si associa al leone bianco, che per una mutazione genetica ha una pelliccia albina e due vividi occhi blu. Quelli che il fotografo Mark Dumont ha immortalato in uno dei suoi scatti a sfondo faunistico.
Blu come il mare
Ancora una volta, dunque, la natura si fa portavoce della rappresentazione artistica. E le località balneari diventano scenari idilliaci dei dipinti impressionisti en plein air. Ma gli sfondi marini di Carlo Carrà, plastici e geometrici, richiamano un altro tipo di ritrattistica. Al bando le sfumature e i giochi di luce, per una pienezza monocromatica che rende protagonista dell’estate il colore blu. Quello che unisce in un’unica dimensione fluida mare e cielo.
Così accade nell’opera di Pablo Picasso Due donne che corrono sulla spiaggia (1922). Questo si inserisce nel periodo classico dell’artista, frutto di un viaggio in Italia dove Picasso ha assaporato la pienezza del classicismo. L’opera è quindi calco della morbidezza di forme e della statuarità delle figure tipica del monumentale movimento artistico. Tutti aspetti che si riflettono sulle matronali donne in primo piano, dotate però di una leggerezza unica, che abbraccia con spensieratezza lo sfondo blu, immergendovisi.
Dalle Feriae Augustae a Ferragosto
Le camminate a bordo spiaggia e la mente libera di pensieri incorniciano il ritratto iconico del mese di agosto. Ma quest’ultimo fonda la sua etimologia e la sua tradizione su un percorso storico molto più antico. Parte dall’antica Roma e da uno dei suoi più celebri imperatori, Ottaviano Augusto. È lui all’origine del nome affibbiato al mese e delle Feriae Augustae, corrispondenti al nostro attuale Ferragosto.
All’inizio si trattava di una festività della durata di un mese per celebrare la fine dei lavori agricoli e gli dei, tra cui Conso e Diana, protettori della fertilità. In seguito, però, la tradizione si sposta dal paganesimo al cristianesimo. Ferragosto viene così celebrato come festa dell’Assunzione di Maria Vergine al cielo. L’accoglimento spirituale della Vergine abbraccia pienamente il colore blu, come simbolo di purezza legato al manto della donna e al cielo che l’accoglie.
Il blu come simbolo di libertà
Tuttavia, tra le numerose rappresentazioni artistiche dell’Assunzione, scegliamo di ricordare qualcosa di diverso. Si tratta del bassorilievo di Andrea Della Robbia di epoca rinascimentale, che sposa il blu cielo con il bianco della terracotta invetriata. Tale combinazione armonica richiama i colori delle case tipiche delle isole greche.
Le geometrie di bianco e blu affacciate sul mare sono simbolo di libertà, fondamentale per la Grecia, che rende i colori protagonisti della bandiera nazionale. Così agosto si chiude nella cornice di un ritratto da cartolina, intriso però di storia e tradizione. Ed è la componente folcloristica e narrativa che dà colore all’estate. Per questo agosto è blu, il colore che più riesce a raccontarne la natura simbolica.