Perché noi italiani siamo spinti, in determinati momenti della giornata, a scorrere la bacheca dei nostri social, nonostante siamo consci del fatto che sia una perdita di tempo? Ci sono forse motivazioni più profonde?
Nel 2017 e nel 2018 Blogmeter, società italiana leader nella Social Media Intelligence, ha condotto un’indagine dal titolo “Italiani e social media”. Basandosi su un campione di 1.500 utenti italiani – uomini e donne tra i quindici e i sessantaquattro anni– iscritti almeno ad un social network. Il report ha evidenziato come i social siano differenti tra loro, Blogmeter ha individuato due tipologie: di cittadinanza e funzionali. I social di cittadinanza vengono usati più di una volta al giorno dall’84% degli intervistati, quindi risultano significativi per uno studio che analizza le abitudini di utilizzo di social: al top della classifica troviamo Whatsapp (91% della popolazione), seguono Facebook (84%), YouTube (57%), Instagram (40%). I social funzionali, quasi sempre presenti tra le applicazioni degli utenti, sono utilizzati più saltuariamente e servono a risolvere “bisogni specifici”: Google Plus, Twitter, LinkedIn, Tinder.
Esistono social per giovani? Il report si è concentrato in ultima istanza su interviste ai millennials tra i quindici e i ventiquattro anni, la cosiddetta generazione Z, dei nativi digitali: quasi tutti si servono di Whatsapp, grandissima parte usa Instagram, mentre i giovanissimi tendono a usare meno Facebook o a disiscriversi da esso per la presenza di troppi adulti. Già tre anni fa, Instagram era stato valutato particolarmente accattivante per l’istantaneità della condivisione, in particolare attraverso le stories.
Individuiamo, basandoci su questo report, nove motivi per cui gli italiani usano i social network:
- Per scambiarsi messaggi. Whatsapp è considerato un vero e proprio social network, utilizzato quotidianamente dal 91% al 94% degli utenti; segue Facebook Messanger, anche se considerato un social funzionale.
- Per leggere e visualizzare contenuti altrui. Visualizzare i profili di altri utenti e spulciare tra gli ultimi post o immagini pubblicate dai nostri amici virtuali. Confrontiamo spesso gli altri a noi stessi, attuando inconsciamente uno studio sulla nostra personalità.
- Per leggere, scrivere post o commentarli. Come nella vita di tutti i giorni sentiamo il bisogno di esprimerci riguardo questioni di vario tipo, ma anche di confrontarci con gli altri, così anche sui social network. Spesso scriviamo un post per aprire un dialogo e conoscere il parere degli utenti che visualizzano i nostri contenuti, il che può sfociare in dibattiti più o meno costruttivi, ma anche in veri e propri scontri. Preoccupate è oggi il fenomeno degli haters o leoni da tastiera che contribuiscono a diffondere odio per mezzo dei social, spesso attraverso commenti a post altrui. Questo accade per lo più perché oggi pochissimi hanno il controllo sulle modalità di espressione, occorre sapersi destreggiare con estrema attenzione all’interno della ragnatela del web.
- Per accrescere la propria autostima. Quante volte ci siamo sentiti apprezzati per una richiesta di amicizia proveniente da una persona conosciuta da poco o che desideriamo conoscere? L’atto stesso di pubblicare fotografie che rappresentino noi stessi, la nostra quotidianità o i nostri viaggi è un modo per rendere pubblica l’immagine che vogliamo dare di noi, consolidando così la nostra autostima, che misuriamo attraverso la crescita o diminuzione di like. È inoltre importante sottolineare come i social costituiscano un importane strumento di livellazione sociale: vengono infatti usati maggiormente per la condivisione di contenuti legati alla vita privata, meno alla nostra professione, per cui i giudizi che possiamo ricevere possono riguardare solo la nostra dimensione quotidiana e intima.
- Non per informarsi. La maggior parte degli intervistati non attribuisce a Facebook o ad altri social una sufficiente credibilità per informarsi, ma preferisce ancora la tv e la stampa.
- Per nuovi stimoli e idee. Siti di recensione come TripAdvisor ci danno utili informazioni riguardo ristoranti, alberghi, bed & breakfast. Pinterest e YouTube vengono anche utilizzati per trovare idee, le più disparate: dagli outfit a come organizzare una stanza, a deliziose ricette culinarie…
- Per creare nuove relazioni personali. Facebook e Whatsapp sono certamente un modo per comunicare con persone nuove. Grande novità è la nascita di applicazioni per il dating online, ovvero applicazioni per incontri, come Tinder. Un italiano su dieci ha dichiarato di essere iscritto ad un social per il dating online.
- Per seguire i personaggi più amati. Musicisti, personalità televisive ed influencers: tra i preferiti dagli italiani spiccano Belen, Chiara Ferragni, Clio Zammatteo, Vasco Rossi, Gianni Morandi, Buffon e Del Piero.
- Per ricevere stimoli agli acquisti. Una novità inserita nella seconda indagine (2018) è quella della pubblicità. Circa il 30 % degli intervistati hanno valutato la pubblicità su Instagram e Facebook fonte di stimoli e circa 1 intervistato su 3 ha dichiarato di non distinguere la pubblicità dai normali contenuti. La pubblicità su Youtube è invece considerata per lo più fastidiosa. Oggi numerose aziende guardano ai social per le proprie pubblicità. Importante in questo senso il ruolo degli Influencer marketing delle aziende come Chiara Ferragni e Clio Zammatteo. Alcuni intervistati hanno ammesso di avere acquistato prodotti per averli visti su profili di Social Icon.