“Parenti serpenti”, dice un antico detto. Ebbene pare che l’amato e compianto Walt Disney abbia preso un po’ troppo sul serio questa espressione. Pescando dalla tradizione storico-letteraria sono infatti molti i film d’animazione in cui il vecchio zio Walt ha affidato il ruolo del cattivo al fratello o alla sorella di uno dei personaggi positivi. I cattivi Disney hanno fatto la storia per la loro perfidia e talvolta per una simpatia davvero travolgente. Cattivi che, non è un segreto, si rivelano spesso molto più intelligenti e acuti delle loro nemesi positive.
Le sorellastre e la strega del mare
Come sempre, prima le signore. Quando parliamo di sorelle odiose e antipatiche, l’archetipo è ovviamente da ricercarsi nella celebre favola di Cenerentola. La poveretta, maltrattata da una matrigna particolarmente gioviale, vive come una schiava tuttofare e deve continuamente subire le angherie delle care sorelle acquisite. Sebbene tra le giovani non esista alcun legame di sangue, le modalità di comunicazione del concetto potevano forse essere leggermente più aggraziate. Inutile perciò fare tanti giri di parole; se pensiamo al paradigma della sorella perfida e invidiosa: Anastasia e Genoveffa sono sicuramente i primi nomi della lista dei cattivi Disney.
Ma abbandoniamo per un momento la terraferma e facciamo un tuffo negli abissi. Qui la regina delle s…impaticone è indubbiamente Ursula, la sorella di Re Tritone.
Donna di classe e dalla silhouette invidiabile, Ursula è contraddistinta dalla consueta brama di potere, motivo per cui è stata esiliata dalla corte del fratello. Perfida e maligna al punto giusto, Ursula è una antagonista davvero convincente e dal cervello sopraffino. Nonostante il destino le riservi una morte dolorosa, è davvero straordinario come la strega del mare riesca a manipolare la giovane Ariel a suo piacimento per la maggior parte del film. Certo c’è anche da dire che l’amata sirenetta non è esattamente quel che si definisce una “cima”. Vendere la propria voce per un paio di piedi può non essere una mossa astuta se l’affascinante principe Eric sta cercando una ragazza dal canto melodioso. Ma passiamo oltre.
Giovanni Re fasullo d’Inghilterra
Modellato su una pagina della storia inglese ormai divenuta celebre, il cartone di Robin Hood è un vecchio capolavoro della Disney rimasto nei cuori di tutti i nostalgici. Tuttavia, se quel volpone di Robin è il pilastro su cui si regge la storia, non meno importante è la losca figura del Principe Giovanni. Usurpatore del trono del fratello e tiranno oppressore per il popolo d’Inghilterra il nostro Principe è un gran bel cattivone. Sarà forse la sua risata malefica, l’attaccamento ossessivo ai sacchi di denaro o il suo rapporto con il fido consigliere Sir Biss ma il Principe Giovanni e il suo pollicione sono entrati di diritto nel panorama cult della casa di produzione. E in fin dei conti sarà anche “pavido, cupido, avido e stupido” ma dopotutto è sua l’idea di ipnotizzare il saggio fratello Riccardo per…
mandarlo a fare quella crociata cretina.
Leoni e Dei
Giungiamo infine a due tra i cattivi Disney meglio riusciti di sempre, profondamente simili tra loro e dalla notevole materia grigia.
Fratello del Re della Savana Mufasa, il personaggio di Scar è liberamente ispirato al Re Claudio di Amleto ed è dotato di un’intelligenza davvero sopraffina. Il suo malefico piano volto ad appropriarsi del trono del fratello è preciso al dettaglio e il meccanismo con cui manipola Simba attraverso il senso di colpa è un vero e proprio colpo di genio. Scar è la malvagità fatta leone, una macchina di cattiveria quasi perfetta, impietosa al punto giusto, fredda e implacabile.
Ideato qualche anno dopo l’uscita del Re Leone il personaggio di Ade, antagonista di Ercole, ha indubbiamente molti tratti in comune con il malvagio Scar. Fratello perennemente in ombra rispetto al dio Zeus, anche Ade è particolarmente affezionato al nipotino di cui agogna la morte. Il suo piano per la conquista dell’Olimpo è probabilmente meno arzigogolato di quello del suo compare dalla folta criniera, ma ugualmente malefico.
Tuttavia la cattiveria del personaggio è fortemente mitigata da una simpatia fuori dal comune. La sfuriata su Pena e Panico, la messa in ridicolo dei famigerati Titani, il suo calmo confronto con le Parche; per non parlare dell’ormai iconica:
Chi mi ha spento i capelli?
Tanti, troppi sono i momenti comici che coinvolgono questo speciale cattivo, forse un po’ invidioso, ma impossibile da odiare.
Insomma i film d’animazione porteranno forse il nome dei loro protagonisti positivi, ma la vera anima della festa sono in molti casi i loro “cattivi”. Magnifici antagonisti che, ormai da tanti anni, occupano un posto speciale nel cuore di molte generazioni.
FONTI