Giugno è il sesto mese dell’anno, esattamente al centro di un 2020 dalle cupe sfumature. Per rischiarare il suo evolversi scegliamo come colore del mese il verde. Simbolo di speranza, fortuna, giovinezza e salute, il verde si adatta al clima di riapertura alla vita dopo il periodo del lockdown. La sua natura ibrida lo connota come frutto dell’unione tra giallo e blu. Associa quindi la solarità alla malinconia e questo spiega la sua natura duale, frutto nel tempo di declinazioni simboliche differenti.
Un colore nazionale
Il mese di giugno sposa l’allontanamento tardivo dalla primavera con i primi accenni estivi. Il suo arrivo ha un sapore politico e libertario, poiché il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana. Il popolo ha scelto la sua forma di governo e lo Stato si colora di tre tinte secolari: verde, bianco e rosso. I colori sono eredi delle battaglie risorgimentali contro Napoleone e adottano un’impostazione tripartita a linee verticali, tipica delle repubbliche di derivazione giacobina di quel periodo.
Gli italiani mettono al primo posto il colore verde, all’epoca colore delle uniformi della Guardia Civica Milanese e della Legione Italiana, che reclutava soldati in Emilia e Romagna. Da qui, il suo significato evolve verso connotazioni più astratte, tra cui la speranza e la buona sorte. Nel primo caso si tratta di un sentimento sempre vivo, nel secondo, invece, di una realtà mutevole.
Tra vizi quotidiani e folklore
Il verde si conforma a una realtà in continua trasformazione. Come le giornate di giugno, che oscillano tra improvvisi temporali e schiaffi di sole. Non a caso uno dei temi più rappresentati dal verde, il denaro, espresso dalla banconota americana, è uno degli aspetti più volubili ed effimeri della contemporaneità. Soprattutto in un mese che, dopo la chiusura quasi trimestrale della maggior parte delle attività, deve fare i conti con la disoccupazione e le difficoltà economiche. Non a caso balza all’orecchio l’espressione di uso popolare essere al verde.
Perciò il verde deve concedere alla rappresentazione illustrativa anche il suo lato negativo. Si tratta di quell’insieme di credenze che, dal Medioevo Occidentale, attribuiscono al verde una natura maligna. Come simbolo della gelosia, dell’invidia, del veleno, degli acidi, dei serpenti e del diavolo. Così Edvard Munch dipinge un uomo dal volto verde nella sua opera Gelosia (1913) e i cartelloni pubblicitari, da fine ‘800 in poi, appellano l’assenzio come Fata Verde. Questa era la bevanda del mondo bohémien, dell’oblio, dell’alterazione della realtà, amata da artisti come Van Gogh e Toulouse Lautrec.
Mercurio, portatore di leggende e protettore dei viaggiatori
Una creatura magica che invita l’uomo a crogiolarsi nel vizio, come il Lepricauno (o Gnomo Irlandese) dalle vesti verdi che promette la pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno. Così il verde si ricollega all’aura magica della fiaba e del folklore, richiamando indirettamente la Città Smeraldo di Oz. E proprio l’aura fantasiosa e creativa del verde si ricollega al segno zodiacale dei Gemelli, caratteristico di giugno.
I caratteri distintivi del segno sono l’accesa curiosità, il carattere mutevole, l’allegria e la teatralità. La loro curiosità li spinge a viaggiare e a indagare aspetti diversi della vita. Così a loro viene attribuito Mercurio (Hermes nella mitologia greca) come divinità protettrice. Mercurio protegge il commercio, i viaggiatori e la salute e si occupa di portare agli uomini i sogni per conto di Zeus.
Capita di vederlo rappresentato con le vesti verdi, come quelle di Peter Pan, che aleggia tra i sogni infantili con la promessa dell’Isola che non c’è e dell’eterna giovinezza. Si concretizza così quel desiderio giovanile di fuga, divertimento, evasione, che accompagna lo spirito di molti giovani in questo periodo. È la libera uscita tanto agognata e rappresentata, non a caso, dal semaforo verde.
L’origine mitologica del segno zodiacale dei Gemelli
La storia dei Gemelli si ricollega a un mito più antico, quello dei gemelli Castore e Polluce. Nati alle porte di Sparta da una stessa madre, ma due padri diversi, la loro storia racconta dell’inseparabilità dell’amore fraterno. Castore era figlio del Re Tindaro e Polluce di Zeus. Quando rapirono insieme due spose a un matrimonio e, durante l’inseguimento, furono uccisi, a Polluce spettava l’ascesa all’Olimpo, mentre a Castore gli Inferi. Nonostante ciò, Polluce decise di rinunciare alla propria immortalità per stare in eterno con il fratello.
Il quasi lieto fine che accompagna la vicenda in uno spirito di fratellanza si può adattare ai colori pastello delle opere pop di Keith Haring. In un reticolo di figure umane stilizzate di differenti colori, si potrebbe cogliere la poliedricità del carattere dei Gemelli. Così come nella loro pietra caratteristica, l’Alessandrite, che varia le sue sfumature dal verde al viola in base alla luce che la attraversa.
Tra sfumature cromatiche e psicologiche vince il verde
Quindi giugno si potrebbe colorare di molteplici colori, ma il verde è quello che meglio si piega alla dualità della vita. Accompagna il mese nelle sue esperienze negative, come la violenza che si è abbattuta su uomini e animali nelle ultime settimane. Dona però anche il suo lato positivo, come garanzia di salute e benesseri rinnovati dopo la malattia.
Così le tavolate estive si riempiono di insalate di rucola, lattuga, cetrioli e spinacini, iniziando ad abbandonare i piatti caldi. Il green è l’elemento cardine di molte diete, per chi sceglie di rimettersi in riga dopo la quarantena. Insomma, ogni elemento può dare spunto di miglioramento. Giugno si tinge della magia e dell’esoterismo che l’arte dona al colore verde per rimettersi in piedi con forza creativa e positività.