Instagram diventa un posto migliore quando si seguono profili interessanti, stimolanti, positivi e, soprattutto, profili in cui si ritrova un po’ sé stessi. Conosciuta come Disegnetti Depressetti, Elisa è ad oggi una tra le illustratrici più influenti online. Il suo segreto? L’immediatezza e la semplicità.
Le sue vignette colorate sono originali e mai scontate. Ad accompagnarle sono quasi sempre alcune frasi ed è bello, dopo averle lette, rendersi conto che non si è gli unici ad aver vissuto o pensato a quella stessa identica cosa. Ecco, quindi, come l’artista ha voluto raccontarsi a noi de Lo Sbuffo.
Disegnetti Depressetti: da dove nasce questo nome? Quando e perché nasce questo progetto?
Il nome nasce dalla mia necessità, in un momento un po’ malinconico e in cui mi sentivo un po’ spaesata, alla fine del 2019, di comunicare in modo semplice quello che mi passava per la testa. Quindi, non più illustrazioni e disegni complessi, ma appunto “disegnetti”, che in quel momento erano tutti piuttosto tristi, e quindi da lì la rima con “depressetti’, che però vuole da sempre essere un modo ironico per sdrammatizzare le varie tematiche che affronto.
Nella tua biografia Instagram hai scritto “Someone gotta be honest with you. I’m someone”. Pensi che questa frase racchiuda a pieno le tue illustrazioni?
Quasi tutto il mio profilo e i disegnetti che pubblico girano intorno al fatto di essere brutalmente onesti, ma con l’idea di non prendersi mai troppo sul serio. Quasi come se fosse una profonda leggerezza. Quindi credo che sì, possa rappresentare bene chi sono e quello che trasmetto con le mie illustrazioni.
Quanto tempo impieghi per portare a termine un tuo disegno?
Dipende dal tema, dal fatto se sia un lavoro personale o una commissione. Ma solitamente molto poco dopo aver avuto la giusta idea, e la giusta idea può venire in 10 minuti come anche in 3 giorni. Quando sono disegni personali (cioè quelli che pubblico nel mio profilo) si tratta di sensazioni abbastanza immediate, che si traducono in immagini nella mia testa e sento il bisogno di riprodurre.
Da che cosa o da chi ti lasci ispirare per ciò che scrivi e disegni?
Essenzialmente da tutto ciò che mi circonda, ciò che vedo, ciò che sento, le sensazioni ed emozioni che provo, e che rimane impresso nella mia testa portandomi a ripensarci più e più volte, finché non si trasforma in qualcosa di visuale.
I tuoi testi riflettono benissimo le paure e le insicurezze di noi giovani. Quanto incide questo progetto nella tua vita di tutti i giorni?
Sui social hai un seguito di quasi 60 mila persone, senti che la tua vita sia cambiata in qualche modo?
Beh certamente, sin da subito questo profilo mi ha portato diversi progetti e opportunità lavorative che mai avrei pensato di ottenere. Mi ha permesso di passare a lavorare da part-time a full-time come illustratrice e a potermi dedicare a più progetti personali con la consapevolezza di avere un pubblico felice di accogliere queste idee.
Perché pensi che così tante persone ti seguano?
Credo per l’immediatezza dei miei messaggi, che non hanno tanti giri di parole, accompagnati da un design semplice, pulito e non fastidioso agli occhi.
Quanto ritrovi te stessa in ciò che scrivi?
Quello che scrivo e disegno è quasi solo me stessa, difficilmente riesco a trasmettere qualcosa che non fa parte di me.
Cosa ti auguri per il futuro? Hai già qualche progetto nel cassetto?
Al momento ho alcuni bei progetti a cui sto lavorando che mi auguro vadano bene, poi per il futuro ho una miriade di idee che si vedranno mano a mano. La cosa che più mi preme è di riuscire a non essere mai banale e sempre autentica, come cerco di fare ora.
Elisa con la sua arte riesce ogni giorno ad arrivare a tanti cuori, ricordandoci come spesso la pura verità sia sempre la cosa migliore. Noi de Lo Sbuffo non possiamo che fare un grande in bocca al lupo ad Elisa, e che le sue illustrazioni occupino ogni giorno le nostre vite.
FONTI:
Intervista