Emma

“Emma” e il fascino che non invecchia mai

Il nuovo adattamento cinematografico, tratto dal romanzo Emma di Jane Austen, sarebbe dovuto uscire al cinema ma, data l’emergenza da coronavirus, nel nostro paese è uscito direttamente in streaming su Chili.

Siamo in Inghilterra, inizio Ottocento. Emma Woodhouse è bella e benestante, orfana di madre e con un padre ipocondriaco. La sorella maggiore, Isabella, è sposata con Mr John Knightley. Brava al pianoforte e nel disegno, passa le sue giornate sui libri e a pianificare le relazioni amorose delle persone a lei vicine. Dopo il gran successe delle nozze tra i signori Weston, giura che non proverà più a unire in nozze altri amici. Eppure, fa subito un’eccezione. Cerca di arrangiare il matrimonio fra l’amica Harriet e il pastore del villaggio. In realtà Harriet riceve una proposta di matrimonio dal signor Martin, un uomo della campagna e per questo Emma indirettamente disapprova. Giura di farsi da parte per non influenzare l’amica ma in realtà la induce a rifiutare la proposta di matrimonio. Per Harriet prevede un matrimonio di gran lunga migliore.

Per il reverendo Elton realizza un ritratto dell’amica Harriet e lui ne è così soddisfatto da essere disposto a comprare una cornice per completarlo. Ma durante le festività natalizie, in assenza di Harriet, quest’ultimo chiede la mano proprio a Emma. È a lei che, per tutto il tempo, ha fatto la corte. Nel frattempo, la giovane Ape Regina attende l’arrivo di Frank Churchill, convinta che tra i due nascerà l’amore. Tra un’uscita e l’altra, si diverte a stuzzicare il padre e a confidarsi con il cognato della sorella, George Knightley, amico di famiglia e suo grande amico.

Tutto sembra andare per il verso giusto fino all’arrivo di Jane Fairfax, mentre il reverendo rientrerà da un viaggio con la sua effervescente moglie, la nuova Mrs Elton. Secondo gli amici che la circondano, una volta insieme, le due ragazze potrebbero diventare grandi amiche, in realtà sono così simili da non sopportarsi. Nasce quasi una sorta di sfida tra le due, mentre c’è un segreto da scoprire.

Imperdibile il discorso che Emma fa sull’amore. La protagonista è sicuramente una ragazzina un po’ viziata che non ha mai conosciuto la sofferenza, ma se c’è una cosa di cui è sicura (quasi come una femminista) è del fatto che lei è molto lontana dalla ricerca dell’amore. Secondo Emma, infatti, al momento può considerarsi una donna libera, padrona delle sue terre e della sua vita. Non le manca niente, anzi, trovare un marito significherebbe abbandonare tutto e rinchiudersi in una prigione.

Tuttavia, l’amore arriva per tutti anche se inizialmente è difficile da riconoscere.

Una nuova versione che trasporta lo spettatore nel passato, immergendolo tra i colori vividi di oggi e la natura incontrastabile dell’Ottocento, tra balli e viaggi in carrozza. L’arte fa da padrona e guida, tra i giochi amorosi della bella Emma.

Autumn de Wilde realizza il quarto adattamento cinematografico del romanzo di Emma, finalmente una rappresentazione classica e quasi comica del romanzo, scandita dal ritmo delle stagioni che passano. Un’ironia contemporanea dosata attraverso dialoghi brillanti che rendono omaggio alla sua scrittrice dalla penna tagliente. Con una piccola aggiunta. Il film, infatti, si chiama Emma., con il punto finale. Una mossa ideologica per far capire che è questa la versione definitivamente migliore?

Da grande fotografa, quale è de Wilde, le immagini del film sono, senza ogni dubbio, perfette. Nulla viene lasciato al caso e ogni particolare è stato pensato per riempire il quadro perfetto della scena.

Circondata da un cast d’eccezione, Anya Taylor-Joy gestisce il film come una raffinata padrona di casa, circondata da attori storici come Bill Nighy nei panni di Mr Woodhouse e John O’Connor nei panni di George Knightley, e da attori nuovi in scena come Tania Reynolds e Connor Swindells, appena arrivati da Sex Education, la serie tv targata Netflix, nei panni di Mrs Elton e del signor Martin.

L’adattamento cinematografico migliore, fino a oggi, frizzante ed elegante come la giovane Emma, dal fascino che non invecchia mai. Un film in grado di emozionare ancora oggi, senza esagerare. Più riuscito delle Piccole donne di Greta Gerwig. Il film giusto che, in momenti come questi, insegna come non farsi schiacciare dalle attuali condizioni ma andare avanti.

 

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