Metodi di studio e concentrazione: le vostre esperienze (parte 1)

Come studiate? Quando? Qual è il vostro metodo? Un sondaggio su Instagram ci ha permesso di raccogliere dati interessanti.

Ci troviamo indubbiamente in un periodo difficile non solo a livello sanitario, umanitario, economico e sociale, ma anche e soprattutto a livello psicologico. Il tempo sembra essersi fermato, eppure, va avanti. La pausa è solo apparente. Ogni giorno le giornate si allungano, il sole scalda un po’ di più, qualche stormo di rondini inizia a ritornare. Nei nostri cuori, però, sembra tutto in pausa.

Non siamo in pausa. Il solo pensare di esserlo ci autorizza a lasciarci andare, a rimandare, a demoralizzarci.

Non siamo in pausa. Dobbiamo solo imparare un nuovo ritmo e abituarci ad una parentesi di vita differente. Si è aperta ormai da più di un mese. Fare previsioni su quando e come si chiuderà è solo una perdita di tempo.

Come reagire? Agendo!

È comprensibile che molti studenti stiano riscontrando difficoltà di concentrazione.

È anche vero, però, che molti ragazzi non hanno mai appreso un vero e proprio metodo di studio. Quindi, proviamo a prendere questa situazione come un’opportunità impareggiabile: imparare a dare il meglio di noi stessi trovando, finalmente, il metodo di studio perfetto, che ci sarà utile tanto ora, quanto in futuro.

Abbiamo un’occasione che probabilmente non avremo mai più: tanto tempo per provare, sbagliare, imparare a conoscerci e darci dei nuovi ritmi.

Tramite una serie di sondaggi su Instagram (clicca qui per dare un’occhiata alla nostra pagina!) abbiamo chiesto a ragazzi (età media: scuole superiori e università) di raccontarci il loro metodo di studio e le loro esperienze.

Il risultato è stato sbalorditivo. C’è un potenziale di creatività veramente notevole in tutti i metodi di studio, molti diversi tra loro, che ci sono stati proposti.

Nel proporveli qui di seguito vi invitiamo a prendere spunto e a provarne qualcuno, così da creare la VOSTRA routine e il VOSTRO metodo di studio. Siamo tutti diversi, ed è normale memorizzare e apprendere in modo diverso. Dunque, non demoralizzatevi se al primo tentativo non otterrete immediatamente il risultato sperato. Come si dice a Roma, “nessuno è nato imparato”.

La prima domanda che abbiamo rivolto agli studenti è stata: studiate con la musica o senza la musica? Questa domanda merita un’attenzione particolare, e ne parleremo nella seconda parte di questo articolo.

Passiamo ora alla domanda: quando studiare? In quali fasce orarie? Sembrerebbe una domanda inutile o insignificante, ma in effetti ognuno di noi trova la concentrazione in un momento diverso.

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A questa domanda hanno risposto complessivamente ben 273 studenti. Di questi, la gran parte ha risposto di preferire la mattina (132 studenti, qualcuno ha anche specificato la fascia oraria (molti 8-13)). Tanti studiano il pomeriggio (78), in meno la sera (41). Interessante che alcuni (non molti) studino a notte fonda (22) (fascia oraria preferita: 21- 2:30), dicendo di essere motivati dal silenzio della notte, che rende produttivi e che soprattutto non concede distrazioni.

Abbiamo poi fatto un sondaggio riguardante la modalità di studio. Questa volta hanno partecipato 256 ragazzi. La vittoria schiacciante è andata ai riassunti: in ben 144 hanno scelto questa modalità. A seguire, mappe (61), e un’alternativa interessante: “niente”, votata da 34 persone, che hanno detto di non avere il bisogno di scrivere niente quando studiano.

Una persona fra queste ha spiegato di non scrivere perché preferisce studiare registrando la propria voce mentre ripete, per poi riascoltarsi.

Un’ulteriore opzione possibile al sondaggio era un “altro” motivato, ossia, modalità di memorizzazione diverse da mappe o riassunti. Molti studenti sono abituati a lavorare con le parole chiave e con le connessioni fondamentali fra concetti (probabilmente è proprio questa una delle strategie più furbe). Più di una persona ha spiegato di lavorare non tanto con le parole, quanto con dei simboli che gli richiamano alla mente altro (questa potrebbe essere una strategia vincente per chi ha una memoria fotografica).

Chi si limita a sottolineare e ripetere, spesso utilizza evidenziatori e colori diversi, appuntando concetti chiave a margine del libro e impiegando generosamente post-it e segnapagine di qualsiasi forma e colore. Ripetere ad alta voce e rielaborare i concetti, fino ad interiorizzarli, è ciò che sicuramente permette di essere poi in grado di esporli meglio. Dunque, un altro consiglio è questo: tarate la modalità di studio in vista del tipo di prova per cui state studiando.

Si tratta di una prova scritta? Di un colloquio orale? Di un quiz? Sarà anche questo che, di volta in volta, vi permetterà di mettere in atto la strategia più adatta.

Molti fra coloro che studiano con riassunti e schemi, o scalette o elenchi, hanno specificato che si tratta di elaborati scritti a mano, e non al computer.

Fra chi ha risposto, sono in pochi gli studenti che includono nelle proprie mappe o riassunti gli appunti presi a lezione: la maggioranza preferisce tenere lo studio fatto sui libri di testo separato da quello fatto sugli appunti.

studioAltra strategia è quella di disinstallare i social qualora ci si trovi “alle strette” con esami o interrogazione, per evitare così qualsiasi tipo di distrazione. Proprio a tal proposito, un ragazzo ha raccontato di spegnere sempre il telefono e di tenerlo lontano da sé, per non avere nessun tipo di distrazione psicologica o mentale.

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Modalità opposta a quella della disinstallazione dei social è preferita da chi studia meglio in compagnia o in team. Si tratta di persone che si concentrano di più nel momento in cui vedono altre persone studiare, e che proprio per questo di solito studiano in biblioteca.

Come simulare una biblioteca in queste settimane in cui le biblioteche sono chiuse? È qui che ci viene in aiuto la tecnologia. C’è chi studia durante videochiamate silenziose con amici, chi utilizza dei Live study with me, ossiasessioni di alcune ore dove si vedono persone intente a studiare.

 

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A tal proposito, per chi fosse attratto da questa alternativa, invitiamo a visitare la pagina instagram di biblionline.studiamoinsieme. Si tratta di un’aula studio virtuale, una community con regole, orari e turni che, oltre a dare l’opportunità di studiare virtualmente insieme, organizza anche una conversation room per l’esercizio della lingua inglese.

In generale, studiare e ripetere in gruppo è sicuramente molto efficace. Dal momento che in questo momento ciò non è possibile, non ci resta che ricorrere alla tecnologia.

Interessante risposta è stata data da chi ha detto di studiare molto meglio all’aria aperta: via libera quindi a giardini, balconi, terrazzi, e, quando sarà di nuovo possibile, parchi. Moltissimi di voi hanno raccontato anche di avere bisogno di camminare e muoversi durante lo studio. In effetti, è proprio vero che fare sport aiuta a concentrarsi e rilassarsi.

Per fare sport non sono necessarie palestre, piscine o grandi spazi aperti: occorre soltanto una cameretta e un po’ di creatività. Per chi dovesse sentirsi abbastanza creativo, moltissimi profili social stanno condividendo home-workout da poter fare a casa. Non sottovalutateli! Se ne trovano di diversi livelli di difficoltà, tutti efficaci e faticosi. Anche per quanto riguarda lo sport, prendiamo queste settimane come un’occasione di sfidarci e metterci alla prova, facendo cose diverse da quelle che eravamo abituati a fare. Mente e corpo ne saranno appagati. Yoga? Circuiti? Stretching? Molte applicazioni a pagamento (come ad esempio Down Dog per lo yoga) hanno deciso di offrire gratuitamente i loro servizi, per la durata della quarantena.

Per tutte le persone che hanno detto di non riuscire a studiare in questo periodo: speriamo di avervi fatto venire voglia di provare qualche metodo nuovo, speriamo di avervi dato qualche nuovo stimolo.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo sondaggio (Grazie ragazzi!) e aspettiamo tutti i vostri feedback e le vostre opinioni! Le immagini che abbiamo inserito sono solo alcune delle tantissime risposte che ci sono arrivate, ma le abbiamo lette tutte, più volte, e questo articolo è frutto di tutto ciò che ci avete scritto. Un grazie speciale perché confrontarsi con ognuno di voi è stato bellissimo, speriamo di poterlo rifare presto.

Non dimenticate di leggere anche l’articolo sul sondaggio tra studio e musica, in uscita a breve.

 


FONTI
Sondaggi su Instagram

Un grazie speciale anche alle pagine che ci hanno aiutato a diffondere il sondaggio:


CREDITS
Copertina
Le immagini sono prodotte dallo Sbuffo

 

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