Non è solo la bellezza folgorante, né l’eleganza e il fascino, ma anche la straordinaria energia emanata sul palcoscenico e la bravura a catturare lo sguardo dello spettatore. Un connubio tra incanto e talento, energia e dedizione. Una ragazza, ormai donna, che ha calcato numerosi palcoscenici, ha lavorato con i più importanti maestri del teatro, per poi approdare al cinema. E se il suo repertorio appare piuttosto consistente, la sua età lascia trasparire una certa giovinezza, quell’istintualità che caratterizza le giovani promesse. Stiamo parlando di Federica Rosellini, interprete di un Amleto femminile in Hamlet, lo spettacolo di Antonio Latella, che approderà al Piccolo Teatro nel mese di marzo.
Federica Rosellini, classe 1989, è un’attrice di teatro, dalla solida formazione classica e accademica. È approdata al cinema nel 2017 con un esordio straordinario, che le è valso il Premio Nuovo IMAIE Talent Award come miglior rivelazione alla Mostra del Cinema di Venezia. Ha infatti interpretato il ruolo di Anna, un’infermiera di una casa di riposo, in Dove cadono le ombre, regia di Valentina Pedicini. Un esordio “discreto” sul grande schermo, dunque.
Federica è una promessa del mondo dello spettacolo. È una giovane ragazza dai tratti nordici, tuttavia incredibilmente matura a livello artistico. Ciò è probabilmente dovuto al lungo periodo di formazione accanto ai più grandi Maestri del teatro italiano. Si è approcciata al mondo del cinema in punta di piedi, principalmente per curiosità intellettuale. In un’intervista afferma infatti la sua devozione al cinema, accanto alle difficoltà incontrate a causa della sua lunga e approfondita formazione teatrale:
Era da un po’ di tempo che avevo questo desiderio e ho fatto molti provini ma tutti mi dicevano che avevo dei tratti e delle caratteristiche molto bergmaniane e che sarei stata perfetta per il cinema nordeuropeo alla Haneke o alla Lars Von Trier. […] Ma per mia fortuna, Valentina Pedicini mi ha vista a teatro e ha pensato a me come protagonista del suo film. E le mie caratteristiche sono state per lei un punto di forza.
In effetti, vedendo recitare Federica Rosellini, non si può non notare l’impronta accademica del Piccolo Teatro. Formata alla scuola del Piccolo, diventa poi assistente di Luca Ronconi. Ed è appunto Ronconi il primo grande Maestro con cui Federica Rosellini si scontra durante la sua formazione. Ronconi è il maestro della parola, della lingua teatrale e della centralità dell’aspetto verbale all’interno della messa in scena teatrale.
In un rapporto di intima devozione, Federica col tempo si stacca dal maestro, per avvicinarsi a un teatro più fisico e maggiormente improvvisato. Dopo gli studi presso il Piccolo Teatro infatti, Federica Rosellini si dedica a un’indagine pedissequa e approfondita del corpo, con interesse particolare per il teatro danza e il movimento del corpo energetico sulla scena. In un’intervista afferma:
Io penso che Ronconi fosse capace di analizzare il testo come nessun altro […] però ho compreso che quel lavoro non mi corrispondeva, avevo bisogno di molta più carne, sudore, un contatto più vivo coi miei compagni di scena.
E chi meglio di Antonio Latella può soddisfare tali esigenze? Lo straordinario regista di Pinocchio, Santa Estasi e Aminta, predilige un teatro d’azione, performativo e creativo. Gli attori partecipano attivamente alla creazione dello spettacolo teatrale. Durante le prove infatti diventano “co-registi”, sono perciò molto propositivi. Si sfalda dunque il concetto di regia “strehleriana”, in cui l’attore diventava interprete obbedendo a ordini impartiti dal regista. Il contatto tra la giovane attrice e il regista è stato inevitabilmente proficuo.
Ed è proprio con Latella che Federica Rosellini ha raggiunto alcuni dei suoi più grandi successi. In particolare ha interpretato il personaggio di Ifigenia in Santa Estasi, un ciclo di otto spettacoli, ciascuno dedicato a un particolare personaggio dell‘Orestea. Un’impresa sperimentale di grande successo, che ha portato l’attrice, insieme all’intero cast, alla vittoria del Premio Ubu come miglior attrice Under 35 nel 2018. Si tratta del più alto riconoscimento teatrale esistente in Italia.
La collaborazione con Antonio Latella prosegue e culminerà con la messa in scena di Hamlet, un’interpretazione del capolavoro shakespeariano targata Piccolo Teatro. Federica Rosellini interpreterà proprio il personaggio di Amleto, il protagonista principe di Danimarca. Con Hamlet Latella studia per la terza volta la tragedia, in uno spettacolo che si suppone sperimentale e intrigante, come d’altronde l’intero suo repertorio. La scelta di un Amleto donna è coraggiosa e interessante, ma soprattutto onorevole per un giovane talento come Federica. Insomma, uno spettacolo da non perdere.
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