stereotipi

Dress to impress

Che cosa dice su di noi il nostro modo di vestire? Se vestiamo in modo sexy significa che siamo volgari? Indossare una gonna equivale a dire “guardami”? Queste sono solo alcune delle domande a cui sono sottoposte le donne ogni giorno, ed è ora di porre fine a questi stereotipi misogini. Non si tratta né di femminismo né di abolizione del patriarcato, bensì si sta parlando di liberazione dal giudizio altrui, di qualsiasi genere. Il modo di vestire di ciascuno di noi può dare degli accenni riguardo alla personalità di ognuno, ma non definisce ciò che siamo o cosa vogliamo; quante donne più di una volta hanno dovuto preoccuparsi di quanto fosse corta una gonna o di quanto fossero alti i tacchi per paura di essere giudicate o guardate in un modo diverso rispetto a quando indossano dei semplici jeans e delle scarpe da ginnastica? Per quale motivo si sente il bisogno di giudicare le persone in base all’abito che indossano? Le donne sono sicuramente più soggette a questo tipo di discriminazione, ma anche gli uomini non sono da meno, pure se i giudizi non riguardano la sfera sessuale, ma ad esempio possono riguardare la sfera economica (il costo dell’abito indossato o la firma).

Stereotipi

Purtroppo, pur essendo nel Ventunesimo secolo, c’è ancora bisogno (cosa abbastanza assurda) di parlare di queste barriere mentali conosciute da tutti come “stereotipi”: forse il motivo principale è il fatto che, in una società così sviluppata come la nostra, le persone hanno imparato ad evolversi sotto il profilo economico e tecnologico, ma hanno dimenticato di migliorarsi anche mentalmente e psicologicamente. Sembrerà strano, ma la nascita di stereotipi ha inizio inconsapevolmente già sotto il proprio tetto: molte ragazze per esempio sono state apostrofate dai propri genitori per il modo di vestirsi abituale o in altre circostanze (una festa o una serata particolare) solo perché magari hanno indossato un abito troppo corto o hanno messo in mostra il proprio corpo. Ecco che già, in qualche modo, si insinua tra le mura domestiche il cosiddetto stereotipo, ovvero ciò che indossi definisce ciò che sei, il che è totalmente erroneo.

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Libertà di espressione

Ognuno di noi deve pretendere di sentirsi libero di esprimersi in qualsiasi modo ritenga essere il migliore possibile, al di là dei pregiudizi altrui e delle critiche. Siamo ancora tutti troppo preoccupati di cosa pensano gli altri, abbiamo paura di essere giudicati, insultati o peggio ancora “classificati”. Essere se stessi non significa solo fare le proprie scelte o esprimere il proprio parere su un argomento, ma significa anche mostrarlo al mondo, e non solo con la propria voce, ma anche con il proprio modo di porsi, il che non vuol dire semplicemente vestirsi in modo casual o elegante, sfoggiare abiti firmati o vestirsi in modo provocante, ma farlo in maniera consapevole e priva di preconcetti. Quando un uomo si veste in maniera casual non significa che sia trasandato o che non si possa permettere di comprarsi un abito firmato, così come se una donna indossa una vestito corto non significa che sia una cattiva persona che si veste in quel modo solo per attirare l’attenzione; non lasciamoci etichettare. È arrivato il momento di scrollarsi di dosso tutte le critiche e i giudizi che non fanno altro se non classificare le persone in maniera negativa. Essere se stessi significa poter indossare ciò che si vuole, che sia una tuta o un abito elegante, e non per questo doversi sentire sciatti nel primo caso o troppo provocatori nel secondo.

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Normalità

Chi è capace di definire la normalità? E chi ancora è in grado di affermare che una persona si veste “bene”? Nessuno. Ognuno è giudice di se stesso e di nessun’altro, questo è il punto. Forse è proprio il mondo della moda a rendere meglio il concetto: molti spesso sbagliano nel definire ciò che rappresenta la moda, poiché è più facile pensare che sia semplicemente un business che lancia un articolo sul mercato e i compratori o il pubblico sono semplicemente tenuti ad emulare quel determinato capo d’abbigliamento, ma la moda non rappresenta unicamente questo. La moda non è seguire uno standard, è crearlo a proprio piacimento, la moda è ispirazione, è libertà di espressione e rappresenta a pieno l’atto di svincolarsi dalle catene del pregiudizio. Prima le persone impareranno a compiere quest’azione fuori dagli schemi e prima saremo tutti liberi di indossare ciò che vogliamo senza la paura costante di essere giudicati.


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