La vita assaporata: cosa dice la psicologia (II parte)

Dalla teoria alla pratica. Dopo aver riflettuto sul valore dell’assaporare (savoring, in inglese) nel precedente articolo, ecco alcuni spunti per allenare questa capacità e indicazioni per aggirare le difficoltà che potreste incontrare.

Le attività elencate sono solo suggerimenti (che comunque hanno ricevuto verifiche sperimentali) che possono essere d’ispirazione, ma ciascuno può trovare il suo modo originale di assaporare la vita.

Apprezzare esperienze ordinarie

Prendetevi pochi minuti per focalizzarvi su una piccola gioia quotidiana, può essere la colazione al bar come stare sul divano con una persona a cui volete bene o fare una doccia bollente, assaporate l’esperienza nei suoi dettagli sensoriali e infine, annotate in meno di un minuto su un taccuino la diversa qualità dell’esperienza rispetto a quando lo facevate meccanicamente.

Oltre a esperienze più sensoriali, va bene anche dedicare un momento di savoring a celebrare traguardi quotidiani, come aver portato a termine un compito e potersene compiacere. Questo esercizio dati alla mano si è rivelato, se svolto con continuità, particolarmente potente nell’alzare il benessere psicologico percepito.

Rievocare esperienze piacevoli con parenti e amici, o da soli

Capita spontaneamente che in famiglia o tra amici si finisca per rievocare episodi piacevoli del passato. Quando succede fateci caso, immergetevi nell’esperienza più che potete, rievocando il maggior numero di dettagli che la mente vi suggerisce. Potete anche scegliere, se rievocare momenti felici non capita così spesso in modo spontaneo, di dedicare una serata appositamente a quest’attività, come fosse un gioco in cui ognuno mette al servizio le memorie dell’altro per costruire insieme un ricordo condiviso, da assaporare.

In alternativa, rievocare una memoria positiva può essere fatto anche in momenti di solitudine, utilizzando una foto, un souvenir o un regalo che la attivi. Oppure si può lavorare con l’immaginazione e lasciarsi trasportare in un posto di fantasia (o anche solo visto in televisione in qualche documentario) che nella nostra testa abbia tutte le caratteristiche del posto piacevole, stando con consapevolezza all’interno dell’immagine mentale che costruiamo. Un altro modo per farlo è rievocare una giornata particolarmente bella della vostra vita e rivederla in sequenza, come in un replay, focalizzandovi sul maggior numero di dettagli che vi vengono in mente.

ASSAPORARE

Celebrare le buone notizie

Può succedere di avere una sorta di reticenza a manifestare il proprio orgoglio per un traguardo raggiunto, spesso per ragioni legate alla propria educazione. Al contrario, è una buona pratica invece quella di celebrare le buone notizie e i traguardi amplificando al massimo la soddisfazione attraverso la condivisione. Almeno con le persone che fanno parte della nostra sfera intima.

(Forse qualcuno di voi avrà già riflettuto sul fatto che molte pratiche meditative, come la mindfulness, sono un potente strumento per coltivare il savoring. Tuttavia, l’argomento meditazione non può essere presentato sbrigativamente solo come tecnica utile per assaporare la vita, e quindi rimando ad altri approfondimenti a riguardo).

Possibili criticità

Infine, occorre sottolineare alcune possibili criticità dell’abitudine di assaporare. Anche se è difficile che possa succedere, vista la nostra tendenza abituale a essere continuamente catturati da stimoli diversi, si può arrivare ad esagerare anche in questa pratica. Il normale buon senso ci dice che qualsiasi attività, anche generalmente benefica per la mente, se svolta esageratamente diventa deleteria.

Rispetto allo svolgimento delle pratiche suggerite, invece, dobbiamo considerare la natura spesso agrodolce dell’esperienza umana e l’effetto nostalgia. Quasi tutte le nostre esperienze di vita possono essere agrodolci. Quando viviamo un’esperienza piacevole (una vacanza, una storia d’amore, un nuovo inizio…) possiamo improvvisamente essere attraversati dalla consapevolezza che come tutte le esperienze (belle, brutte), sia destinata a finire, e alla gioia può mescolarsi una dose di tristezza. Allo stesso tempo, rievocare un ricordo piacevole del passato può farci rammaricare del fatto che, appunto, quell’evento è ormai lontano, andato.

Che fare quindi?

Innanzitutto riconoscere a noi stessi il diritto di sperimentare emozioni ambigue, mescolate tra di loro, come esperienza assolutamente normale, e poi scegliere.

Scegliere di apprezzare appieno ciò che state vivendo, se l’evento piacevole sta accadendo. Qui, ora, invece di viverlo superficialmente o focalizzandovi solo sulla consapevolezza della sua transitorietà. Scegliere di essere grati per l’esperienza che avete vissuto, per come ha arricchito la vostra vita, e che rievocate intensamente, invece di focalizzarvi sul fatto che è ormai un ricordo lontano.

 


FONTI
Lyubomirsky, S. (2007). The How of Happiness, New York (NY), Penguin-Pearson


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