Ci sono due tipi di persone: chi ama il karaoke e chi no (e su questi ultimi abbiamo i nostri dubbi). Che sia in compagnia o in solitaria, il karaoke rappresenta da sempre un momento in cui non importa se si è stonati, ed è proprio questo il bello: tutti possono dilettarsi in performance relativamente brutte senza essere giudicati.
Per decenni questa abitudine ci ha accompagnato in momenti memorabili: come dimenticare il vanBasco, il karaoke per eccellenza? Incorporato nei vecchi pacchetti Microsoft, nonostante le sue basi pessime, alle feste di compleanno alle elementari lo usavano davvero tutti.
Noi de «Lo Sbuffo» abbiamo creato per voi questa playlist contenente, secondo noi, i brani che rappresentano al meglio tutto questo. Le tracce sono divise in tre livelli: easy per i dilettanti, medium per quelli che masticano l’arte del karaoke e il livello hard per gli esperti.
Buon ascolto!
Easy level: i classici
Ci sono quelle canzoni che sembrano essere state scritte apposta per il karaoke: sono quei brani oggettivamente e tecnicamente belli, che conoscono letteralmente tutti. Abbiamo chiesto ad alcune persone quale fosse per loro la canzone per eccellenza da karaoke, e tutti hanno risposto Acqua e Sale di Mina e Celentano. È lei la capolista, la canzone che tutti hanno cantato almeno una volta in un karaoke. Chissà se Mina e Celentano si aspettavano questo successo!
Ma io (ma tu) sono con te ogni giorno
Perché di te ho bisogno
Non voglio di più
Acqua e sale
Mi fai bere
Con un colpo mi trattieni il bicchiere.
A seguire abbiamo scelto altri classici della musica italiana come la famosa Gianna di Rino Gaetano. Il repertorio di Gaetano è vasto e non poco, tant’è che si potrebbe organizzare un karaoke solo di sue canzoni. Come lui anche il grandissimo Lucio Battisti, di cui abbiamo scelto il pezzo Dieci Ragazze. Dai toni più raffinati è Piazza Grande di Lucio Dalla.
Un altro brano che secondo noi può essere inserito nella categoria dilettanti è Luna di Gianni Togni: una delle canzoni simbolo degli anni Ottanta, può essere riconosciuto come brano per eccellenza dei karaoke estivi. Altro simbolo di questi anni è Non sono una signora di Loredana Bertè.
In questa fase troverete anche una delle canzoni più geniali del secondo Novecento: Il triangolo di Renato Zero. Eclettica, esuberante e divertente, Il triangolo è sicuramente la classica canzone da cantare in gruppo. Comprami e Maledetta Primavera concludono questa prima parte: entrambi i brani sono dei veri e propri inni femminili.
Medium level: i classici moderni
In questa seconda parte troverete brani più “giovani”. Certo, per il karaoke non c’è una distinzione d’età: in questo livello però sono presenti brani più moderni, i cosiddetti “nuovi classici”. Si parte con Giudizi Universali di Samuele Bersani. Questo è uno di quei brani che si possono definire perfetti in tutto e per tutto: perfetto il testo, perfetta la musica e perfetta la voce. Abbiamo inserito questo pezzo nel secondo livello perché, oltre a essere più recente, presenta una ritmica più impegnativa.
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
Ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l’odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l’aria dentro al serbatoio.
A seguire troverete La Luna e la Gatta di Takagi & Ketra con Tommaso Paradiso, Jovanotti e Calcutta, ideale per i terzetti. Segue poi la canzone da cantare in macchina per eccellenza: Certe Notti di Ligabue.
Inno alla gioventù, Certe Notti rappresenta la giovinezza e la spensieratezza. Un altro brano che ha segnato la maggior parte degli adolescenti dei primi anni Duemila è Sere Nere di Tiziano Ferro: colonna sonora del film Tre metri sopra il cielo, la canzone ha fatto sognare migliaia di ragazzine. A seguire c’è Calcutta, arrivato con Paracetamolo agli apici della scena indie italiana degli ultimi anni.
Dagli anni Duemila ritorniamo agli anni Novanta con Bella di Jovanotti, una canzone che sa di primavera, purezza e spensieratezza. Bella è uno di quei brani che si canta senza il testo davanti perché ormai davvero tutti la sappiamo a memoria.
Dalla primavera si passa all’estate con Magnolia dei Negrita. Non poteva mancare Achille Lauro con la sua Rolls Royce, brano che ha suscitato scalpore durante Sanremo 2019. Concludono questo livello tre brani che hanno segnato gli anni Novanta: Come mai, 50 Special e Sally. Tre capolavori della musica leggera, brani che non hanno età. Sono sempre attuali, non passano mai di moda: hanno segnato e continuano a segnare intere generazioni.
Hard level: il karaoke in inglese
Questo è il livello per quelli che masticano il karaoke più di chiunque altro. La difficoltà non sta solo nel cantare brani non in lingua italiana ma anche nel cantare canzoni tecnicamente difficili. Apriamo le danze con Wannabe delle Spice Girls. Il brano è la prova del nove per chi pensa di essere un esperto in materia. Sembra una passeggiata, ma provate a cantare velocemente il ritornello!
Yo I’ll tell you what I want, what I really, really want
So tell me what you want, what you really, really want
I wanna, (ha) I wanna, (ha) I wanna, (ha) I wanna, (ha)
I wanna really, really, really wanna zigazig ah.
A seguire ci sono due capolavori degli anni Settanta: I will Survive di Gloria Gaynor, una perla della disco music, e Summer Nights, celebre brano del fortunato Grease. Restando nei Seventies non poteva mancare una delle canzoni simbolo non solo di quel decennio ma di sempre: Bohemian Rhapsody dei Queen. Con un salto di vent’anni arriviamo a Wonderwall degli Oasis: brano simbolo del britpop, trasuda anni Novanta da tutti i pori.
Oltre ai veterani abbiamo pensato anche ai più giovani. In questa ultima parte della playlist abbiamo inserito brani rock e pop, come Sex on Fire dei Kings of Leon, Mr. Brightside dei The Killers, Locked Out of Heaven di Bruno Mars e IDGAF di Dua Lipa. Anche se le prime due non sono contemporanee alle ultime due citate, per noi rappresentano l’essenza di quest’ultima parte.
Concludiamo come abbiamo iniziato questo finale: un altro brano per i più esperti è Hollaback Girl di Gwen Stefani, che va decisamente a braccetto con Wannabe per la sua difficoltà di esecuzione. A ogni modo, se non si riesce a seguire il testo si può sempre improvvisare qualcosa, no?
Few times I’ve been around that track
So it’s not just gonna happen like that
‘Cause I ain’t no hollaback girl
I ain’t no hollaback girl.
Come avete potuto notare, tanti sono i generi presenti nella playlist. Si passa dal rock al pop, passando anche per il cantautorato. Il bello del karaoke è che non bisogna essere un fenomeno, anzi, più si è stonati e più ci si diverte.
Articolo e playlist di Lucrezia Costantino
Copertina by «Lo Sbuffo»