La Valle d’Aosta si tinge ancora più di verde. È ancora il Forte di Bard ad ospitare fino al 2 giugno 2020 l’anteprima italiana del Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra.
In mostra oltre un centinaio di emozionanti immagini vincitrici del concorso, selezionate tra 48.000 scatti provenienti da 100 paesi del mondo e valutate da una giuria internazionale di esperti e fotografi naturalisti. Sono 19 le categorie in gara: Anfibi e rettili, Uccelli, Invertebrati, Mammiferi, Animali nel loro ambiente, Piante e funghi, Ambienti della terra, Subacquee, Natura urbana, Ritratti animali, Bianco e nero, Visioni creative, Portfolio, Giovani (fotografi fino a 10 anni, da 11 a 14 anni e da 15 a 17 anni), Wildlife Photojournalism Award: Single Image e Wildlife Photojournalism Award: Photo Story, più la sezione Proiezione spazio Cinema.
La scorsa edizione
Vincitore del prestigioso titolo Wildlife Photographer of the Year nella scorsa edizione è stato il fotografo cinese Yongging Bao con lo scatto The Moment, che cattura il cuore di uno scontro tra una volpe e una marmotta, appena uscita dalla sua tana dopo il letargo, sull’altopiano del Qinghai, in Tibet. A farla da padrone sono il dramma e l’intensità della natura, con il potere del predatore che sfoggia i suoi denti, scatenando il terrore della sua preda: rispettivamente, l’intensità della vita e della morte scolpite sui loro volti.
È il quattordicenne neozelandese Cruz Erdmann a ricevere il premio in una delle categorie giovanili, conquistando il titolo di Young Wildlife Photographer of the Year 2019, con lo scatto Night Glow, eseguito nel corso di un’immersione notturna al lago di Sulawesi, in Indonesia. Protagonista dell’immagine è un calamaro durante un corteggiamento.
Tra i vincitori non manca il Made in Italy
Sul tavolo dei vincitori si annoverano anche due talenti italiani appassionati di fotografia naturalistica: il giovane Riccardo Marchegiani con Early riser, nella categoria 15-17 anni e l’altoatesino Manuel Plaickner con Pondworld nella categoria dedicata ad Anfibi e rettili.
Lo scatto di Riccardo Marchegiani immortala una femmina di babbuino Gelada in compagnia del suo cucciolo all’alba su un altopiano nel Parco Nazionale del Simien, in Etiopia, dove il giovane era andato con suo padre e un suo amico.
Di tutt’altro stile è, invece, la foto di Manuel Plaickner, che raffigura delle rane comuni mentre nuotato in uno stagno durante il periodo dell’accoppiamento. Le rane rientrano tra i soggetti prediletti dal fotografo, che ha dichiarato di aver seguito ogni primavera, per oltre un decennio, la migrazione di massa delle rane in Alto Adige.
Sono presenti in mostra anche Little Leapers di Stefano Unterthiner nella categoria Animali nel loro ambiente, The Frozen Spires di Roberto Zanatte, che rappresenta il panorama montano delle Dolomiti in una giornata invernale fredda e ventosa, e Migrant Megamoths di Lorenzo Shoubridge, con in primo piano due lepidotteri in volo nell’ombra di un paesaggio notturno.
Uno sguardo sul mondo
Per tutti gli amanti della fotografia naturalistica o semplicemente per i più curiosi, il Wildlife Photographer of the Year è un evento da non perdere, in particolare per la bellezza e la potenzialità emotiva delle immagini, che presentano allo spettatore una serie di habitat naturali in diverse sfaccettature, alla scoperta dei diversi luoghi presenti sul nostro pianeta e della moltitudine di specie animali che li abitano.
Inevitabilmente, l’esposizione offre un prezioso spunto di riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente, uno dei temi di più scottante attualità negli ultimi anni, che, indipendentemente dalla parte del mondo in cui viviamo, ci riguarda personalmente da vicino. Gli scatti mostrano spesso animali anche rari, spesso e volentieri a rischio d’estinzione, immersi nel loro habitat naturale, impegnati quotidianamente in un’ardua lotta alla sopravvivenza che sembra non avere mai fine.
Da ultimo, sia l’esposizione che il concorso in sé si prospettano un’ottima occasione formativa anche per tutti coloro che vogliono affinare le loro abilità fotografiche. Negli scatti in mostra, gli animali spesso vengono colti in comportamenti insoliti, di grande introspezione psicologica, come se si rivolgessero direttamente all’osservatore per portagli un messaggio segreto. A fare da cornice a questi simpatici personaggi è un’infinita varietà di paesaggi naturali, con composizioni e colori che ammaliano lo sguardo di chiunque, garantendo una stimolante esperienza visiva.
Orari
Dal 1° febbraio al 1° marzo
feriali: 10.00 | 17.00
sabato, domenica, festivi: 10.00 | 18.00
lunedì chiuso
Dal 2 marzo l’apertura è prolungata di un’ora
Tariffe
Intero: 8,00 euro
Ridotto (over 65 e 6-18 anni): 7,00 euro
Scuole: 5,00 euro
Fonte
Comunicato Stampa: Spaini & Partners
Credits
Foto 1 e 2: Comunicato Stampa