Cosa nasce dall’incontro fra musica e letteratura? Forse non sarebbero in molti sulla scena musicale odierna a sapere rispondere a questa domanda, ma qualcuno c’è: Alessio Mariani, in arte Murubutu, che mescola la sua musica a letteratura, storia e filosofia.
Murubutu: il rapper e il professore
Murubutu è un artista di difficile definizione. Potremmo dire che i suoi pezzi sono chiaramente rap ma, a un ascolto attento, ci accorgeremmo che – nonostante abbiano una base hip-hop e un ritmo decisamente cadenzato – i testi attingono poco dal rap più strettamente tradizionale.
In effetti, è lo stesso Alessio a enfatizzare questo aspetto dei suoi brani inserendo dei personaggi all’interno della narrazione e alcuni titoli che ricordano decisamente quelli di raccolte di racconti fiabeschi o mitologici. I suoi album sono un susseguirsi di storie emozionanti, con un ritmo da far perdere il fiato. Le sue narrazioni, però, sono sempre legate da un filo conduttore. Basti pensare al suo ultimo album, Tenebra è la notte e altri racconti di buio e crepuscoli uscito lo scorso anno: i quindici brani che lo compongono sono tutti legati da un tema di fondo che, come dice il titolo, è quello della notte, a volte rassicurante, altre misteriosa e spaventosa.
Insomma, come dice l’artista stesso, i suoi brani sono dei veri e propri rapconti. Lo scopo di Murubutu, per dirla alla latina, è quello di “miscere utile dulci”, ovvero stimolare l’immaginazione dell’ascoltatore in modo che non solo da intrattenerlo ma anche da insegnargli qualcosa. Non a caso Alessio è un professore di filosofia e storia in un liceo della sua città natale, Reggio Emilia.
RAPconti illustrati, il primo libro
Chi è Ernesto Anderle?
La collaborazione: dai live paintings a RAPconti illustrati
Anderle e Murubutu avevano già collaborato in passato quando, durante alcuni live, l’illustratore si dilettava in live paintings delle canzoni più evocative del rapper, così da immergere lo spettatore ancora di più all’interno della narrazione.
Ecco come Murubutu racconta il processo che ha portato i due artisti a decidere di collaborare:
La prima volta che Ernesto mi ha fatto vedere le sue tavole mi ha colpito la sua sensibilità e l’intensità con cui aveva rappresentato le mie canzoni. Era riuscito a disegnare luoghi e personaggi proprio come li avevo pensati! Aveva colto la mia intenzione narrativa. […] Proprio come nel passato, quando si utilizzavano immagini disegnate per accompagnare nelle piazze le narrazioni musicate, in questo show proveremo a rievocare la figura del cantastorie e le sue dinamiche sostituendo agli stornelli il rap e alle illustrazioni il disegno digitale. Mezzi diversi ma con un fine comune al passato: unire parole, note e illustrazioni per raccontare trame ed emozioni.
È Anderle, invece, a spiegare come lavori che artisticamente possono apparire distanti, in realtà, si incastrano così bene:
Lavorare al libro di Murubutu è stato un percorso emozionante: ascoltare e illustrare i suoi brani mi hanno fatto sentire un viaggiatore, un esploratore di altri tempi, in terre lontane. È un viaggio accompagnato dal valore storico in cui le vicende dei personaggi di Murubutu sono state ambientate: dai confini estremi dell’Impero Romano alle città distrutte nel dopoguerra. […] La poetica di Murubutu si è intrecciata con estrema sintonia con la poetica delle mie immagini perché il loro punto di incontro è stata la natura, elemento cardine della mia arte. In quest’epoca dove le grandi catastrofi umane e naturali vengono sintetizzate con una foto fatta col cellulare, non c’è più lo spazio né il tempo di fantasticare su ciò che è avvenuto realmente, impedendone l’immedesimazione. È per questo che le persone ascoltano Murubutu: per prendersi il tempo di ascoltare un fatto umano mentre si trasforma in leggenda.
Cosa ci si può aspettare da RAPconti illustrati?
Si tratta di un’esperienza completamente nuova sia per i fan di Murubutu, ma anche per chi inizia ad approcciarsi ai brani del rapper: le illustrazioni sono in grado di fare scorrere il racconto sotto gli occhi del lettore, validando ancora di più il titolo di rapconti che i brani del rapper si sono aggiudicati ormai da diverso tempo.
Sono sedici i pezzi illustrati da Anderle, molti sono stati ripresi dall’ultimo lavoro di Murubutu ma sono presenti anche pezzi tratti dagli album precedenti: L’uomo che viaggiava nel vento (e altri racconti di brezze e correnti) (2016), Gli ammutinati del Bouncin’ (ovvero mirabolanti avventure di uomini e mari) (2014), La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane (2011) e Il giovane Mariani e altri racconti (2009).
Insomma, che siate o meno conoscitori del rap di Murubutu, vi consigliamo di dare un’occhiata a questo lavoro che racchiude in sé numerosi racconti decisamente interessanti, non solo per le storie in sé, ma anche per i riferimenti che racchiudono (siano essi letterari, filosofici o storici).
Il giudizio resta a voi: pensate che Murubutu sia riuscito nel suo intento di unire cultura e musica e trasmettere, dunque, le sue passioni ai suoi ascoltatori?
Materiale gentilmente fornito da Morning Bell
Copertina e immagini gentilmente fornite da Morning Bell