L’arte e la cultura aiutano a percepire in modo positivo il luogo in cui si abita. Basta infatti un’iniziativa, un progetto di valore per modificare il modo in cui viene vissuto un quartiere. Questo succede soprattutto se la situazione coinvolge periferie o zone difficili della città. L’obiettivo dei progetti culturali è solitamente quello di creare situazioni di coinvolgimento e interesse negli abitanti della zona per il proprio quartiere.
Proprio questo è l’intento di Francesco Jodice, che ha creato un racconto urbano in grado di catturare le qualità nascoste del quartiere di Rogoredo Santa Giulia di Milano e dei suoi cittadini.
Il progetto Qui, inaugurato a dicembre, è stato realizzato grazie al contributo di Sky, azienda con sede nel quartiere di Rogoredo. Sky Arte ha curato la direzione artistica con ArtsFor, mentre Lendlease, gruppo internazionale di Urban Regeneration e Risanamento, società italiana di riqualificazione e di sviluppo immobiliare, hanno promosso il progetto.
Francesco Jodice
Francesco Jodice nasce a Napoli nel 1967. Attualmente risiede e insegna al Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali e al Master in Photography and Visual Design presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Spesso i suoi progetti sono finalizzati all’osservazione del rapporto tra il paesaggio urbano e la popolazione residente. In più, Francesco Jodice è conosciuto in tutto il mondo e ha partecipato a diversi progetti e esposizioni. Tra questi ricordiamo Film retrospective_Fair Play alla Kunsthalle di Lugano, la Biennale di Liverpool del 2004, Documenta 11 a Kassel nel 2002, la X Biennale Internazionale di Fotografia di Torino e la 50a Biennale di Venezia nel 2003.
Egli è inoltre tra i fondatori del network Multiplicity che dal 2000 vede coinvolti architetti nel decifrare i metodi di trasformazione della situazione urbana.
Il progetto e l’installazione nel quartiere di Santa Giulia
L’installazione a cielo aperto è composta da 60 foto che si sviluppano per 300 metri attorno al cantiere di Spark One, uno dei primi edifici in costruzione che andrà a costituire il nuovo business district della zona sud di Milano.
Per la formazione del progetto sono stati coinvolti i cittadini del quartiere. Le foto ritraggono momenti di quotidianità e le storie delle persone. Infatti, molti hanno aperto le porte delle loro case per partecipare al progetto raccontando le proprie storie e le proprie esperienze.
Nell’intento di Jodice il visitatore di questa mostra di quartiere non dovrebbe soffermarsi sulle singole immagini quanto piuttosto passeggiare con esse, seguire la mostra-filamento nella sua interezza e guardarla nell’insieme come una narrazione urbana, un racconto per immagini che parla del quartiere e si dispiega lungo di esso più o meno come le narrazioni storiche che si realizzavano per le colonne celebrative o le sequenze di fregi e metope sui frontoni dei templi.
In quei casi si celebravano retoricamente vittorie e successi di re, imperatori e condottieri invece nel mio progetto si celebra il rito della normalità e della quotidianità della vita di un quartiere di Milano.
Le sezioni
Le foto sono divise in sei sezioni: dagli esterni (architetture) agli interni (salotti e sale da pranzo). Ma anche dai ritratti di gruppo (classi e squadre) a quelli individuali (ambientati). Si passa inoltre dai dettagli (i citofoni come rappresentazione della diversità presente nel quartiere) alle visioni d’insieme (ampie panoramiche del quartiere).
In questo progetto abbiamo voluto ripensare la funzione della cesata di un cantiere, trasformandola da barriera di divisione tra il cantiere (quello che sarà) e il quartiere (quello che c’è), rendendola uno specchio dove la società e la comunità si possano riflettere, un progetto di coinvolgimento attivo di vari attori sociali che diventi una cerniera tra due quartieri, con due storie diverse ma ora sempre più legati e connessi. Le espressioni creative elevano la nostra immaginazione e trasformano il nostro quadro visivo, permettendoci di vedere in un modo nuovo la nostra città, il nostro quartiere e la nostra vita. Questo quello che ci auguriamo che queste fotografie possano fare: arricchire questo luogo per le persone.
Micol Gardoni, Communications Manager di Lendlease
Un obiettivo da raggiungere insieme
Ora, il quartiere di Santa Giulia punta a essere un nuovo quartiere costituito da un reticolo di residenze integrato da servizi e da spazi per il lavoro. L’obiettivo di connettere le persone e le attività è ben esplicato dal progetto che va oltre lo stereotipo di degrado che spesso descrive le periferie milanesi. L’artista mostra invece i possibili punti forti della zona e la possibilità di riqualificazione e progresso.