Uomini necessità musica

Gli uomini come necessità nel mondo della musica

La società patriarcale all’interno della quale viviamo spinge le donne a considerarsi proprietà degli uomini e ad aggrapparsi disperatamente a loro come se fossero delle ancore di salvezza indispensabili.

Alle menti più perspicaci, l’inesattezza di questo pensiero dovrebbe essere già abbastanza chiara. Spesso, però, è facile dimenticarsene e oggi siamo qui per ricordarvelo: non è assolutamente così, le donne non hanno bisogno degli uomini, sopratutto quando i rapporti diventano troppo problematici da sostenere.

Quando l’amore non è “giusto”: il caso di Amy Winehouse

Nell’industria musicale non mancano storie di donne che si sono completamente annullate per i loro partner, scegliendo di mettere questi ultimi al primo posto e perdendo irrimediabilmente il loro essere.

Basti pensare ad Amy Winehouse, che pur di continuare a stare con l’uomo che amava, ha deciso di accettare tutte le vecchie e cattive abitudini (alcol e droga) che si portava dietro, solo per riuscire a trovare un posto nella sua vita. Non solo ha deciso di adattarsi, un po’ come Cenerentola con la scarpetta, ma ha anche abbracciato lo stesso stile di vita, che l’ha portata a commettere un errore abbastanza frequente e spesso difficile da evitare: quello di cambiare totalmente per qualcuno pensando che una persona sia indispensabile per la propria vita.

L’amore tossico di Lana del Rey

Questo non vuol dire che l’amore non sia importante, attenzione: l’amore può essere bellissimo, ma non si dovrebbe mai rinunciare a essere se stessi per salvaguardare una relazione con una persona che non ci accetta per quello che siamo.

È giusto innamorarsi, ma è ancora più giusto riconoscere quando qualcosa non è più adatto al proprio benessere e rinunciarvi.

Parlando di artiste più recenti, poi, sarebbe imperdonabile non citare Lana Del Rey, che ci ha regalato interi album sullo spirito da crocerossina che le donne spesso manifestano, come se fosse loro compito salvare gli uomini, aggiustarli, o cambiare il proprio modo di essere solo per compiacerli.

Ultraviolence (inteso sia come album che come singolo) è ricco di riferimenti di questo tipo, tanto che Lana canta: “He hurt me and it felt like true love“. Come se, appunto, l’amore fosse sofferenza.

Insomma, se anche grandi artiste come quelle sopracitate sono cadute in questa fastidiosa trappola, perché non dovrebbe capitare anche a qualcun’altra?

Chimamanda Ngozi Adichie, Beyoncé e l’idea di “matrimonio”

Tutto questo discorso non può che sfociare in un altro, ovvero quello del matrimonio. Fin da piccole, infatti, le menti delle ragazze vengono plasmate affinché vedano il matrimonio come il momento di più grande realizzazione personale.

Un’altra diva del pop, la meravigliosa Beyoncé, riflette su questo aspetto all’interno del brano Flawless, nel quale usa parte del saggio Dovremmo essere tutti femministi della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie. Il saggio è tratto da un discorso che la scrittrice tenne a una conferenza di TEDx del 2012.

Se non lo avete ancora letto, questo è il momento giusto per farlo. Eccone un estratto:

Because I am female, I am expected to aspire to marriage.
I am expected to make my life choices always keeping in mind that marriage is the most important.
Now, marriage can be a source of joy and love and mutual support.
But why do we teach girls to aspire to marriage and we don’t teach boys the same?

Leggendo queste parole non si può che essere d’accordo. Effettivamente, un matrimonio può essere fonte di gioia per tanti motivi, ma sembra che le donne debbano vivere in funzione di esso, rinunciare a tutto pur di ottenerlo il prima possibile.

Come se il ruolo delle donne, insomma, fosse quello di aspettare di essere salvate da un principe azzurro e questo è indubbiamente sbagliato. Il matrimonio deve essere una scelta di amore, non di convenienza.

Gli uomini come dessert: l’intervista di Cher

L’iconica cantautrice pop degli anni Ottanta Cher (conosciuta sopratutto per il brano Believe) nel 1996 ha rilasciato un’intervista in cui utilizza delle parole molto interessanti riguardo questo argomento, in grado di distruggere in pochi secondi tutto quello che la società – ancora oggi – continua a proporre in tutte le forme possibili. Cher, infatti, dichiara che gli uomini, secondo il suo punto di vista, non siano assolutamente una necessità, quanto più un lusso al quale abbandonarsi ogni tanto.

Quando l’intervistatrice le chiede dei chiarimenti, sottolineando quanto questa affermazione possa risultare poco rispettosa, la cantante definisce gli uomini dei “dessert”.

La cantante (nonché attrice) dichiara di amare infinitamente gli uomini proprio quanto ama i dolci, per questo, uomini e dessert, potrebbero essere visti un po’ allo stesso modo.

I adore dessert. I love men. I think men are the coolest. But you don’t really need them to live.

La cantante, dunque, non ha alcuna intenzione di sminuire l’altro sesso, anzi. La sua frase però è facilmente fraintendibile perché, effettivamente, dipinge gli uomini come se fossero accessori aggiuntivi che le donne possono scegliere di avere se ne hanno voglia in un particolare momento della loro vita.

Vedere gli uomini come degli accessori, però, non è  corretto. Così come le donne non sono oggetti di proprietà degli uomini da sfoggiare per la loro bellezza, neanche gli uomini devono essere visti come oggetti da usare per aumentare la propria autostima o soddisfare i propri vizi.

Tuttavia, come si affretta a spiegare Cher, questo non era quello che intendeva dire con le sue parole. La sua metafora ha la sola intenzione di elevare gli uomini, in qualche modo. Li rende dei beni di lusso, dei dolci dei quali si potrebbe benissimo fare a meno ma che, ogni tanto, è giusto concedersi e ai quali è difficile resistere. Semplicemente, però, non sono indispensabili.

Così come, dopo tutto, una donna non è indispensabile per un uomo. Un partner dovrebbe semplicemente aggiungere qualcosa alla propria vita, ma non deve essere fondamentale.

“I am a rich man”

Durante l’intervista, inoltre, la cantante ritorna sul discorso riguardante il matrimonio (di cui abbiamo già parlato) con un’altra fantastica dichiarazione, che, in realtà, è semplicemente la risposta che Cher ha fornito alla madre qualche tempo prima. Quando questa continuava a ribadire quanto fosse fondamentale sposare un uomo ricco, infatti, lei ha risposto con queste parole: Mum, I don’t need a rich man. I am a rich man”.

Insomma, secondo Cher una donna non ha alcun bisogno di trovare un uomo ricco da sposare e che la accontenti: può essere l’uomo ricco di se stessa, dunque indipendente, e non c’è niente di più bello.

Spesso, per via di concezioni radicate nella nostra società, le donne si sentono in qualche modo “dipendenti” dagli uomini (e viceversa). È facile cadere in un simile tranello e, per questo motivo, ogni tanto è giusto ricordarcelo: se l’amore diventa dipendenza dal partner, se ci porta ad annullare noi stessi o se ci sentiamo pressati da dogmi sociali che non ci appartengono, è il momento di fare un passo indietro.

FONTI

Beyoncetribe.it

Ilpiccolo.gelocal.it

Chimamanda Ngozi Adichie, We Should All Be Feminists, Fourth Estate, 2014

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