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Italia: l’incredibile paese in cui i vecchi odiano i giovani

Sanremo 2020 deve ancora iniziare e già sta dando al pubblico qualcosa di cui parlare. Oltre alle polemiche legate alle frasi sessiste di Amadeus, abbiamo sentito molto parlare (in negativo) anche dei testi del rapper Junior Cally. Si sa, il rap, per sua natura, è diretto, senza peli sulla lingua e non è raro che smuova gli animi. Ma le critiche non si sono fermate qui: c’è chi ha visto del marcio anche nei testi dei Pinguini Tattici Nucleari, gruppo indie-rock che, per la prima volta, calca il palco dell’Ariston. A questo punto ci chiediamo che fine abbia fatto la cara vecchia libertà di espressione. Che l’Italia sia davvero un paese per vecchi?

L’imperativo del politically correct

A quanto pare, la musica non è più un modo di esprimersi, denunciare e sfogarsi. Gli artisti non possono più buttare fuori qualsiasi cosa passi loro per la testa. Oggi, la musica deve essere per forza politicamente corretta, pena un’orda di ascoltatori incredibilmente sconvolti.

Per lo più si tratta dei famosi baby boomer, i nati fra il 1946 e il 1964 circa, nel periodo di maggiore benessere economico del secolo scorso. I suddetti boomers si sentono spesso in dovere di ricorrere all’ascolto di vecchi classici per elevare, in qualche modo, la qualità della musica della quale fruiscono.

Così, corrono ad ascoltarsi tutta la discografia dei Pink Floyd dimenticando, però, che anche un grande gruppo come il loro non era esente dall’inserire nei propri testi alcune frasi che di politically correct hanno ben poco. Per esempio, hanno scritto Astronomy Domine, pezzo che vede il chitarrista della band catapultato in un altro mondo a causa di un uso massiccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, un altro loro celebre brano recita: “One of these days I am gonna cut you into little pieces”, parole che, in quanto a violenza, non dovrebbero incontrare gli standard dei boomers indignati.

Controversie nei testi

Se l’anno scorso, durante la sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, i baby boomer avevano additato Achille Lauro come pazzo drogato poiché la sua Rolls Royce è stata valutata come un fiero inno all’ecstasy, quest’anno hanno proprio deciso di esagerare.

È doloroso ammetterlo ma l’Italia sta iniziando a somigliare sempre più a un paese per vecchi i quali, con una certa dose di ipocrisia, considerano spesso i giovani come un cattivo esempio, apparentemente senza un motivo valido.

Si pensa che il rap inciti a fare uso di droga e promuova lo spaccio, mentre gli episodi di violenza sulle donne vengono imputati all’odio sprigionato da testi come quello di Irene dei Pinguini Tattici Nucleari che, invece, l’odio contribuiscono a eliminarlo.

È comprensibile rimanere un po’ interdetti guardando il video di Strega di Junior Cally, ma i temi che vengono trattati nei testi rap sono gli stessi che venivano toccati dai testi rock degli anni Ottanta che sono passati prima dal metal, poi dalla techno e dal reggeaton e ora sono arrivati al rap.

Stiamo parlando di novità sconvolgenti che però, nella realtà, non esistono. Stiamo facendo le pulci a una canzone perché contiene il verso:

Irene questa sera la faccia te la strapperei via, così faresti paura al mondo ma resteresti sempre mia.

È chiaro che si tratti di una frase ironica. Inoltre, non è corretto estrapolare una frase dal contesto nel quale è inserita, per giunta senza conoscere la band che l’ha scritta, senza capirne l’umorismo e i valori.

Con grande eleganza, la band bergamasca ha dedicato un post sul proprio profilo Instagram a questa vicenda la cui caption recita, semplicemente, lo stesso testo incriminato, solo qualche strofa più avanti:

https://www.instagram.com/p/B7ldHy6Ka5Z/?utm_source=ig_web_copy_link

Cosa avranno voluto dire? Che le parole sì, sono importanti, ma vanno prima capite. Sarebbe bastata solo un po’ di attenzione in più per evitare delle polemiche inutili.

Due pesi, due misure

Amadeus, invece, divenuto tristemente celebre per le sue affermazione che sono state tacciate di sessismo, viene giustificato in quanto figura già affermata nello showbusiness del Belpaese, conduttore al quale il grande pubblico televisivo – che, lo ripetiamo, è composto per la maggior parte da baby boomer – è affezionato.

Soprattutto chi si trova a ricoprire una certa carica, sia nell’industria mediale che nell’assetto societario del paese, dovrebbe fare uno sforzo per capire anche cose che gli sembrano lontane dal proprio modo di essere. È sbagliato stare sempre con il dito puntato non appena un artista “giovane” apre bocca.

Il rap non va bene perché è volgare, l’indie invece è sessista, mentre la trap è una moda stupida e passeggera in questo Paese stanco e spaventato dal cambiamento. Però mercificare la figura femminile in modo che faccia da contorno alla conduzione di uno show di grossa portata come Sanremo sembra essere moralmente corretto e, soprattutto, al passo con i tempi.

La live di Red Ronnie

Ha fatto molto parlare anche la live del conduttore e critico musicale Red Ronnie, della quale riportiamo un estratto, che, preso da una certa frenesia, mostra parti di brani che ritiene offensivi e che, nonostante ciò, sono stati trasmessi in radio o in televisione. Fra gli altri, Red Ronnie cita anche Sfera Ebbasta il quale, nel testo di Mademoiselle, ironicamente aveva già previsto le critiche che gli sarebbero piovute addosso nella strofa:

Se tuo figlio spaccia è colpa di Sfera Ebbasta.
Non di tutto quello che gli manca.
Non ci penso e faccio: “oh oh oh oh oh”.
Qualsiasi cosa dico sarà usata contro di me.

Invece, Vasco Rossi cosa cantava in Ti taglio la gola? Però Vasco è un grande artista italiano e nessuno si sognerebbe mai di diffamarlo anche se è dichiaratamente un cocainomane, anche il testo di Colpa di Alfredo dice chiaramente “È andata a casa con il negro, la troia”. Parole politicamente corrette?

Così, Red Ronnie continua la sua live, prendendo in giro i Pinguini Tattici Nucleari per il nome della band. Un’argomentazione poco solida e anche un po’ infantile. Forse bisognerebbe provare ad aprire la mente per una volta e iniziare a pensare che la qualità musicale non va di pari passo con i numeri che un artista riesce a fare.

I commenti social di Salvini

Ovviamente non potevano mancare i tweet Matteo Salvini che, per tacciare altri di sessismo, diventa sessista a sua volta. Il 19 gennaio scorso, il segretario della Lega pubblica un tweet nel quale lascia intendere che ognuno ha il diritto di trattare la propria donna come vuole, purché tutto ciò avvenga all’interno delle mura di casa propria. Qualche giorno dopo, non contento, critica anche lui i Pinguini Tattici Nucleari:

Fortunatamente, molti commenti sotto ai suoi tweet fanno notare che ha mancato il punto della canzone e che avrebbe dovuto ascoltarla tutta prima di soffermarsi su una frase decontestualizzata.

Insomma, l’Italia è davvero un paese per vecchi? Siamo davvero in un Paese dove si rincorre lo scandalo e nel quale accendendo la televisione si sente un giornalista (Mario Giordano) che sbraita contro un rapper (Massimo Pericolo)?

Tornando al Festival, Salmo ha deciso di non presentarsi alla prima puntata come super ospite. Ha dichiarato di non sentirsi a proprio agio. Tutto quello che viene da dire è: “Ok boomer”.

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