Il carisma tra mito e realtà (seconda parte)

Nella prima parte abbiamo visto come il carisma sia frutto di presenza, potere, calore. Queste qualità inoltre possono essere coltivate da chiunque, adattandole alla propria personalità senza stravolgere il proprio modo di essere. Per capire come fare attingeremo alle competenze di una delle più grandi coach sul carisma: Olivia Fox Cabane.

La visualizzazione

Coltivare queste abilità significa, dunque, innanzitutto addestrare uno stato interiore genuinamente carismatico. Ciò è possibile partendo da una constatazione che chiunque può fare: la mente non sa distinguere tra realtà e fantasia, nel senso che entrambe hanno degli effetti concreti a livello fisico ed emotivo. Questo è il motivo per cui ad esempio un film può indurci le emozioni più disparate anche se sappiamo benissimo che ciò che vediamo sullo schermo non sta succedendo davvero.

Il punto è che noi possiamo indurre in noi stessi stati carismatici utilizzando tale caratteristica del cervello, attraverso le visualizzazioni. Lo strumento della visualizzazione è utilizzato ormai da decenni nello sport agonistico, e gli attori che vogliono avere un linguaggio del corpo coerente con quanto stanno recitando lo utilizzano con efficacia. Come si fa? Scrive Fox Cabane:

L’immaginario guidato, per risultare efficace, deve essere preciso, vivido e dettagliato, consiglia Stephen Krauss, specialista di visualizzazione ad Harvard. Per esempio, la squadra olimpionica di sci si allena immaginandosi di sfrecciare lungo l’intera pista, tanto da sentire i quadricipiti in tensione e da percepire ogni curva e ogni sobbalzo.

Nel caso del carisma, una buona visualizzazione è quella che rievoca una situazione del passato in cui vi siete sentiti estremamente soddisfatti di voi stessi, attingendo a tutti i dettagli sensoriali che riuscite a ricordare dell’esperienza. Colori, voci, suoni, temperatura, ambiente, stati emotivi.

Per farla, assicuratevi di avere qualche minuto di tranquillità, in un posto sufficientemente confortevole. Come per altre abilità, la visualizzazione per essere efficace potrebbe richiedere un po’ di allenamento. Per alcuni di voi, più che una visualizzazione in senso stretto, cioè principalmente, visiva, può essere utile ripetervi una frase chiave evocativa e stimolante. Al termine dell’esercizio, associate infine un gesto che di solito fate quando siete particolarmente soddisfatti. Una visualizzazione per essere massimamente efficace andrebbe svolta pochi minuti prima della situazione in cui vogliamo dimostrare di poter essere carismatici.

Più in generale, per coltivare la capacità di stare nel qui ed ora, e quindi allenare la presenza, può essere molto utile svolgere regolarmente delle attività, come la mindfulness o il tai chi, che addestrano proprio alla presenza corporea.

Poiché il potere, altro ingrediente del carisma, è dato da un mix variabile di intelligenza, forza e abilità fisica, disponibilità finanziaria, influenza sociale, competenza in qualche campo pratico o del sapere, ciascuno di noi può scegliere quali di queste aree si sente più a suo agio. Può così valorizzarle e accrescere il carisma.

Quanto al calore verso gli altri, può essere frutto di una naturale tendenza alla socialità, oppure è possibile coltivarlo. Si può partire tanto da argomentazioni razionali (è vantaggioso, solitamente, avere un atteggiamento che inviti alla cooperazione e non al conflitto o all’ostilità) quanto dalla volontà di coltivare la gratitudine. Il contrario della gratitudine è infatti il risentimento e il bisogno. Entrambi chiudono ad un’esperienza relazionale calorosa e carismatica.

Gli ostacoli al carisma

Ostacoli al carisma possono essere tanto di tipo fisico che mentale. Sentire troppo freddo o caldo, avere molta fame o aver mangiato troppo, stare scomodi nei propri vestiti, sono tutte cose che influenzano la comunicazione non verbale e quindi incidono sul carisma!

La soluzione in questi casi è prevenire, evitando queste trappole. Oppure, se ciò non è possibile, come ad esempio nel caso di un doloroso mal di schiena che rende il nostro viso corrugato e sofferente, scusarsi esplicitamente con gli interlocutori per il disagio che si prova. Questo in modo che essi non possano addurlo ad altre cause, come il fatto di essere considerati sgradevoli.

Ad ogni modo, gli ostacoli più grandi al carisma sono quelli interiori: ansia, frustrazione, incertezza, senso di inadeguatezza e vergogna. In alcuni casi è sufficiente riconoscerli come esperienze comuni a chiunque. Evitare di evitarli, accettarli come attività mentale che non per forza corrisponde a come le cose andranno davvero, de-stigmatizzarli. Per arrivare a farlo, o a trattare l’eventuale ansia patologica o fobia sociale, può essere necessario rivolgersi a un professionista qualificato.

Come dice Olivia Fox Cabane, se osservate su internet i primi discorsi di Steve Jobs, spesso sembrava un nerd impacciato, che col tempo e verosimilmente la guida adeguata ha saputo diventare un trascinatore. Come lui, tutti possiamo coltivare il nostro originale modo di essere carismatici.


FONTI
Fox Cabane O. (2013), Il Segreto del Carisma, Sperling & Kupfer


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