All’inizio del nuovo anno a Milano è nato il “muro della gentilezza”, un’iniziativa sociale a opera del collettivo Tempio del Futuro Perduto, in via Luigi IX. Quando si dice incominciare con il piede giusto. Da martedì 7 gennaio, infatti, una semplice parete è stata trasformata in un luogo di libera condivisione e aiuto, rendendo tanto semplice quanto efficace donare abiti, libri, sciarpe e spazzolini da denti a chi ne necessita.
Il muro della gentilezza è aperto e disponibile giorno e notte, senza alcun limite di orario, proprio per poter rispondere alle esigenze dei senzatetto e dei bisognosi in modo diretto, senza intermediari o attese. Questa lodevole iniziativa arriva a Milano seguendo l’esempio di pareti simili già esistenti per il globo: dal Pakistan alla Svezia, dalla Cina all’Iran, i “wall of kindness” nascono dal 2015 nei luoghi più disparati, testimoni di un’umanità attiva senza distinzioni geografiche. In Italia si trovano esperienze similari a Bologna e Roma, mentre l’idea continua a diffondersi lungo tutta la penisola. La neonata parete milanese ha accolto sin dal primo giorno un ampio numero di adesioni, tanto che dal mattino si sono susseguiti diversi cittadini pronti a donare cappotti, giacche e i più disparati oggetti possibili. Gli organizzatori, inoltre, hanno spiegato come il collettivo lavori da tempo al progetto, così come a diversi altri sempre incentrati sulla condivisione e l’empatia sociale, tanto che nell’eventualità che i vestiti finiscano hanno già raccolto diverse scorte pronte per essere donate.
Dietro ognuna di queste persone si celano le storie di vita più disparate, di cittadini italiani o meno, donne e uomini, giovani o anziani, tutti accomunati dal diritto a una vita dignitosa. Scopo delle molte iniziative di aiuto, infatti, è proprio la possibilità di donare, assieme con cibo, vestiti e posti letto caldi dove poter riposare, uno sguardo umano e dignitoso a chi si trova in una situazione di svantaggio. Specialmente durante il periodo invernale la vita dei senzatetto diventa difficoltosa, pericolosa e, tristemente, a volte anche tragica. Speranza e umanità devono essere pilastri fondativi e imprescindibili di una comunità, quale quella cittadina, anche attraverso progetti sociali spontanei e innovativi.
Il collettivo Tempio del Futuro Perduto ha voluto creare a Milano un luogo di condivisione, libero e aperto. La parete della spontaneità e della gentilezza che hanno creato è un luogo in cui chi ha bisogno può ricevere senza attese, anche senza essere visto e quindi in modo incondizionato. Un luogo dove donare un oggetto diventa un gesto artistico, che va a comporre un murales vivo, plastico e sempre diverso. Grazie a iniziative come questa la solidarietà diventa qualcosa di concreto e immediato, un piccolo tassello quotidiano nella vita di donatori e bisognosi, che unisce storie umane diverse e ceti sociali che, in questi anni, vedono aumentare sempre più la distanza tra ricchi e poveri. Il muro della gentilezza simboleggia anche questo, una mano tesa agli altri, lontano dai riflettori ma vicino ai bisogni delle persone.
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