L’intervento psicologico online: quando consigliarlo? Tra vantaggi e criticità

L’intervento psicologico online è una conseguenza dell’enorme cambiamento culturale portato dall’avvento di Internet. La Rete, ovviamente, sta modificando le nostre abitudini. Il suo impatto riguarda tutte le sfere dell’umano: autonomia e cura di sé, relazioni, studio, lavoro, gioco…

In questo contesto, l’intervento psicologico online s’inserisce come un’opportunità da diversi punti di vista. Come sottolineano Algeri, Gabri e Mazzucchelli nel loro Consulenza Psicologica Online, l’intervento psicologico online, e più in generale a distanza, come forma di consulenza presenta diversi vantaggi. Grazie alla rete è possibile offrire alla persona strumenti per una situazione d’emergenza per la quale è sensata una consulenza veloce. La consultazione online è generalmente meno dispendiosa. Questo sicuramente in termini di tempo impiegato per gli spostamenti da parte del paziente, in parte anche economicamente perché se implica una spesa minore a carico dello psicologo, in termini di affitto di studio, di conseguenza ciò si riverbera nella parcella.

Inoltre, una consultazione a distanza potrebbe essere più digeribile per chi, a causa della timidezza o della vergogna, non se la sente di andare dallo psicologo, aiutandolo a superare la paura di sentirsi in imbarazzo o di essere giudicato. In caso di disabilità gravi, infine, l’intervento online è intuibilmente più facile da erogare.

Le difficoltà di un intervento online sono legate innanzitutto alla possibile scarsa dimestichezza con gli strumenti, da parte del professionista o del paziente. Nell’intervento online la qualità audio o video potrebbe compromettere in parte la percezione esaustiva degli aspetti non verbali e paraverbali della comunicazione, con il rischio di fraintendimenti, incomprensioni. Inoltre, è assolutamente sconsigliabile la presa in carico per il lavoro sulla psicopatologia grave.

Le modalità di erogazione che sono state sperimentate in questi anni sono molteplici. La posta elettronica come forma di comunicazione asincrona sembra si presti ad affrontare problematiche ben definite, che benché creino disagio emotivo sono comunque dovute a circostanze transitorie, e non (quantomeno principalmente) a vulnerabilità storiche della persona. Tra i limiti della consultazione via mail, c’è però la totale assenza degli elementi paraverbali e non verbali della comunicazione.

I siti e soprattutto i forum online, moderati da psicologi, sono particolarmente utili a fornire spunti di psico-educazione e anche confronto tra persone che condividono le stesse problematiche.

In merito un esempio interessante, in italiano, è “Il vaso di Pandora”. Si tratta di un sito (collegato a un progetto ispirato e autorizzato dall’omonimo americano Pandora’s Project) con informazioni e approfondimenti sulle diverse forme di trauma e abuso, e sulle loro conseguenze psicologiche, tramite il sito è possibile accedere al forum omonimo, moderato da psicologi, e a consigli di lettura sul tema.

Chat, chiamate e videochiamate possono sicuramente essere strumenti validi per una consultazione il cui scopo sia offrire elementi di psicoeducazione e problem solving. Ma anche per svolgere un’attività di coaching con un cliente sano che vuole essere supportato e facilitato nel raggiungimento di un obiettivo. Naturalmente, l’esperienza della videochiamata è da considerarsi l’intervento psicologico online più utile a raggiungere una varietà di scopi e avvicinarsi alla ricchezza esperienziale dell’incontro a studio.

A un livello generale, infine, queste modalità di intervento possono essere utilizzate per orientare un paziente verso il tipo di intervento in carne ed ossa migliore per lui. Ma anche come strumento da alternare a sedute (di terapia o counseling) o sessioni (di coaching) per tutte quelle persone che viaggiano spesso o comunque non hanno la possibilità di andare costantemente a studio dallo psicologo.

Cosa dice la ricerca sull’intervento psicologico online?

Inevitabilmente le ricerche sul tema sono ancora poche. Le controindicazioni principali sembrano essere legate, come in parte già accennato, alla presa in carico di pazienti con sintomi psicotici, ideazione suicidaria, vittime di abusi. Vantaggi confermati dalla ricerca sembrano essere il poter raggiungere persone con problemi di tempo o difficoltà motorie. L’intervento online sembra consentire inoltre di superare la paura dello stigma sociale. In aggiunta, spesso sembra permettere l’emersione in tempi brevi delle parti più autentiche nella persona. Attraverso il filtro della rete questa si sente più a suo agio nell’essere autentica.

Un problema peculiare dell’uso di Internet è infine la tutela della privacy tanto del paziente quanto dello psicologo. In base alla piattaforma utilizzata per comunicare occorre tener conto della necessità di tutelare i dati personali e di assicurarsi dell’effettiva identità delle parti.


FONTI
Algeri D., Gabri S., Mazzucchelli L. (2018), Consulenza Psicologica Online, Firenze, Giunti

ilvasodipandora.org


 

 

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