Maschera Marilyn Manson

Oltre la maschera di Marilyn Manson

Più un artista è controverso e più verrà giudicato. È il classico dei classici. Marilyn Manson è un artista che di critiche ne ha ricevute tante e, molte di queste, sono state anche piuttosto pesanti. Il motivo è abbastanza evidente: il suo stile – e in generale la sua persona – sembrano tutto ciò che di blasfemo possa esistere in questo mondo. Ma perché Marilyn Manson si presenta in questo modo?

Le origini

Il nome d’arte deriva dall’unione del nome e del cognome di due figure iconiche della cultura americana: la diva del cinema Marilyn Monroe da una parte e il famigerato criminale Charles Manson dall’altra. L’artista ha dichiarato che la combinazione di questi due nomi è in grado di dare una buona immagine del contesto americano poiché esprime sia una critica che un elogio agli Stati Uniti e alla loro cultura.

Il suo vero nome, però, è Brian Warner ed è nato il 5 gennaio 1969 a Canton, in Ohio. Il cantante ha raccontato molte delle proprie vicende private nella sua autobiografia e, spesso, ha citato un nonno perverso e un padre rigido e violento. Ma il ricordo che ritorna più frequentemente è quello della sua prima infanzia presso la scuola cattolica. Qui, il futuro Marilyn Manson, si scontra con i dogmi religiosi impartiti in maniera oppressiva e bigotta, come l’osservanza dell’abbigliamento e l’analisi di tematiche antireligiose negli album di David Bowie o dei Queen. Tutto questo ha fatto nascere in Brian uno spirito molto critico che ha influenzato la sua produzione artistica.

La svolta

Brian, oppresso da quella mentalità, tenta più volte di farsi espellere utilizzando modi anche abbastanza discutibili (attraverso un giornalino dai contenuti pornografici e satirici, per esempio). Tuttavia, nessuno di questi modi gli consente di ottenere la tanto desiderata espulsione ed è costretto ad aspettare di trasferirsi in Florida, dove entra nella scuola pubblica. Pochi anni dopo, Manson si impegna per diventare un giornalista e coltiva con grande impegno un impiego presso una rivista musicale, esperienza che gli dà l’occasione di conoscere personalmente Trent Reznor, leader dei Nine Inch Nails.

Cover di Antichrist Superstar (1996)

L’inizio del successo

Sarà proprio Trent Reznor il primo a restare impressionato dall’artista e dalla sua band, Marilyn Manson & the Spooky Kids, fondata nel 1989 con Scott Putesky. Grazie al suo aiuto, Brian e Scott pubblicano il loro primo lavoro, A Portrait of an American Family. Per lanciare l’album Manson prende parte anche al tour dei Danzig, esperienza che gli darà la possibilità di pubblicare l’EP Smells Like Children (1995). L’album avrà un successo inaspettato e consentirà ai due di pubblicare il primo lavoro di fama mondiale, ovvero Antichrist Superstar, da cui vengono estratti i famosi singoli Tourniquet e The Beautiful People.

In cosa crede Marilyn Manson

Ben presto, la band inizia a suscitare delle proteste a causa delle tematiche delle canzoni e degli atteggiamenti assunti durante i live selvaggi. Spesso, infatti, durante questi ultimi, il cantante si scatena mentre straccia o brucia alcune bibbie. Per questo motivo, il fondatore della chiesa di Satana, Anton LaVey, gli attribuisce il titolo di Reverendo e gli americani protestano contro di lui poiché lo ritengono istigatore alla violenza nei confronti dei suoi giovani fan, sopratutto a seguito della sparatoria alla Columbine High School (qui la sua opinione in merito).

Brian, dal canto suo, non ha mai accettato il riconoscimento in quanto non si ritiene tanto un adoratore di Satana, quanto un adoratore di se stesso e della vita. Insomma, accusare Manson di essere un metallaro satanista è quanto di più errato ci possa essere: la sua produzione artistica è volutamente stravagante, provocatrice, grottesca e, di conseguenza, fortemente criticata. Si basa su tutto ciò che comunemente genera paura o disagio, forse per esorcizzarlo e di conseguenza accettarlo. Manson rovescia ciò in cui le persone sono abituate a credere, le mette alla prova, le spinge a confrontarsi con argomenti scomodi, ed è questo che fa di lui un artista.

Credo che l’arte sia molto più importante della politica e per alcune persone come me, è ciò che di più religioso ci possa essere. Sono dell’opinione che l’idea di Dio debba essere legata al concetto di creazione e il compito degli artisti sia quello di portare qualcosa di spirituale nel mondo.

Tempi più recenti

Con il passare degli anni, Manson ha perso la vena antireligiosa in favore di un sound più glam rock (fonte di delusione per alcuni suoi fan storici). Sembra che l’anticristo in persona abbia assunto l’aspetto di un alieno inquietante (un po’ come quello della copertina di Mechanical Animals, il suo quarto album) che, con le sue strambe provocazioni, cerca in ogni modo di cavalcare l’onda mediatica generando interesse attorno alla propria figura. Questo è evidente anche nel video di SAY10, estratto dall’ultimo album Heaven Upside Down, in cui il cantante propone una chiara critica alla politica di Trump.

Insomma, in fin dei conti, Marilyn Manson crede solo in se stesso (cosa che dovremmo fare un po’ tutti) e nella musica, una delle sue principali fonti di espressione. Da poco, infatti, è tornato con una delle sue bellissime cover (ricordiamo Personal Jesus e Sweet Dreams tra le più famose): questa volta la prescelta è The End dei Doors. Vi lasciamo il link al video qui sotto. Buon ascolto!

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