Nel Febbraio 2019, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha dichiarato che i farmaci contenente l’ormone del testosterone sono definitivamente fuori produzione in tutta Italia. É un durissimo colpo per le persone transessuali che stanno cambiando o hanno già cambiato il loro sesso da femmina a maschio (FTM): senza il testosterone infatti rischiano la vita.
Armando Bartolazzi, il sottosegretario alla Salute, ha commentato così il fatto:
Con riguardo alla carenza di alcuni dei medicinali a base di testosterone, l’Aifa ha comunicato che essa è dovuta a problemi produttivi o alla cessata commercializzazione permanente. Al fine di ridurre l’impatto sui pazienti della carenza dei medicinali oggetto del presente atto ispettivo, Aifa ha tempestivamente rilasciato alle strutture sanitarie richiedenti l’autorizzazione all’importazione dell’analogo medicinale commercializzato all’estero.
Apparentemente la situazione sembra risolta: le farmacie risultano ormai sprovviste del farmaco ma le ASL competenti lo possono dare a chi lo richiede. In realtà il problema rimane, perché sono pochissime le ASL italiane che si occupano della disforia di genere e che quindi richiedono l’importazione del farmaco. Le persone a volte sono costrette a fare migliaia di chilometri da nord a sud per trovare una struttura sanitaria che abbia le competenze necessarie per questo tipo di esigenze e che abbia quindi importato il prodotto. L’Italia nel XXI secolo, purtroppo, non è ancora abbastanza preparata per questa realtà.
Le conseguenze devastanti della non-somministrazione del testosterone:
La Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) è fondamentale per tutti i transessuali FTM. Infatti, queste persone devono necessariamente assumere l’ormone del testosterone per tutta la loro vita, se smettono le conseguenze potrebbero essere letali.
Per quanto riguarda le persone che hanno completato la loro transizione attraverso gli interventi demolitivi, che implicano cioè la rimozione totale di seno, utero e ovaie, la cura ormonale rappresenta una terapia di mantenimento. Il corpo infatti non produce più estrogeni, gli ormoni tipicamente femminili, e non può allo stesso tempo produrre il testosterone, l’ormone maschile, per mancanza delle gonadi maschili. In questa situazione, la persona dovrà necessariamente assumere il testosterone che manca nel suo corpo e se questo non avviene, c’è un rischio molto elevato di contrarre la grave malattia dell’osteoporosi, che causa una perdita importante di massa ossea facendo diventare lo scheletro umano estremamente fragile.
Per le persone che invece non si sono sottoposte a interventi ma hanno preferito assumere solamente l’ormone per avere forme e un aspetto più mascolino, l’interruzione della terapia ormonale ha come conseguenza un trauma psicologico non indifferente. Infatti, non assumere più testosterone significa il ritorno del ciclo mestruale, delle curve femminili come i fianchi e il seno, la scomparsa della barba e di tutte le caratteristiche maschili che la persona in questione ha voluto fortemente. Questo è per loro il ritorno di un incubo, ritornano in un corpo che non identificano come il proprio e l’identità che stavano lentamente costruendo si distrugge. I transessuali FTM possono in questa situazione contrarre sbalzi d’umore frequenti, cadere nella depressione e nell’autolesionismo.
Gli uomini transessuali, dopo la cessata vendita dei farmaci nelle farmacie, devono fare i conti con l’unica soluzione possibile: il mercato illegale.
I rischi del mercato illegale:
Ritrovandosi in questa orribile situazione, i transessuali FTM decidono di ricorrere alla vendita di farmaci online: comprano da siti web stranieri, la maggior parte dei quali sono russi, ucraini e indiani. Si tratta di siti web non sicuri e illegali, i cui prodotti costano poco. Inoltre non si ha la certezza assoluta di quali siano le reali componenti di questi farmaci. Il rischio è quindi di avere effetti collaterali molto gravi o addirittura di non ingerire effettivamente testosterone ma altre sostanze, arrivando poi, così, alle conseguenze psicologiche e fisiche devastanti spiegate precedentemente.
Per gli uomini transessuali, questa è l’unica alternativa possibile: le farmacie sono vuote, trovare una struttura sanitaria competente è ormai diventata un’impresa molto difficile, l’unica via percorribile rimane il mercato online, nonostante sia pieno di rischi e di pericoli.
Questa è una vera e propria emergenza, non considerata abbastanza grave: le istituzioni italiane, infatti, non si stanno interessando alla situazione in cui si sono trovati i transessuali FTM. E così facendo, mettono a rischio la vita di migliaia di persone che hanno già sofferto abbastanza nella loro vita, essendo nate in un corpo estraneo alla loro vera identità.
I transessuali stanno pagando in silenzio e nell’ombra le conseguenze di una mentalità che non rispetta e che non tratta in modo paritario le differenze di genere. Purtroppo l’Italia ancora non si preoccupa abbastanza delle loro esigenze e questo sta diventando molto pericoloso psicologicamente e fisicamente.