Un brand può combattere l’odio attraverso i suoi prodotti? Ferrero ne è pienamente capace e da anni mostra notevole impegno in questa lotta nelle pubblicità della Nutella.
La crema spalmabile più celebre di tutte vanta numerosi successi sin dall’inizio della sua storia. Il primo lotto di crema viene prodotto da Pietro Ferrero nella sua pasticceria ad Alba, nelle Langhe Piemontesi. È il 1946, siamo nel pieno dopo guerra e il cacao è poco disponibile e a prezzi elevati. Per ovviare il problema, i piemontesi mischiano al cacao la pasta di nocciole, creando così il gianduia. Ferrero decide di preparare la Pasta Giandujot, una pasta di cioccolato e nocciole venduta in blocchi da taglio. Solo cinque anni dopo invece crea la Supercrema, una conserva vegetale venduta in grandi barattoli.
La Nutella che si vende oggi è però il frutto delle innovazioni portate dal figlio Michele Ferrero alla Supercrema del padre. Nel 1963 si inizia un processo di modifica della preparazione: Michele vuole lanciare il brand a livello europeo e vendere la crema spalmabile in tutto il continente. In primo luogo, viene cambiato il nome e registrato il logo. Il nome del prodotto nasce da un calco inglese: viene utilizzato il termine nut (che significa appunto nocciola) unito al suffisso italiano ella, che rende il tutto più orecchiabile. Tutto ciò porta al 20 aprile 1964, giorno in cui viene prodotto il primo vasetto di Nutella.
Il successo fu immediato; in pochissimo tempo la crema spalmabile raggiunse la Germania, la Francia e lentamente la sua fama crebbe. Oggi si stima che all’anno ne vengano prodotte circa 350 000 tonnellate.
Il prodotto ha avuto successo in tutto il mondo e ha unito grandi e piccini di tutto il pianeta. Nutella di questa sua fama ha saputo fare un punto di forza, sfruttando la crema per unire e creare un clima di fratellanza tra i diversi popoli. Ovviamente questo messaggio è stato portato avanti con numerose campagne pubblicitarie.
Dal 1979 al 1984, sono comparse su Topolino e Il giornalino, una dozzina di fotografie ritraenti bambini di ogni nazionalità. Ciascuno, sorridendo alla camera, teneva in mano una fetta di pane e Nutella e sotto c’era la frase “Nutella è buona” nella propria lingua. Per esempio, dalla fredda Alaska Yuky dice ᓇᑎᓚ ᒪᒪᕐᒃᑐᕐᒃ, dall’India Gaytry dice നല്ലതാണ്, dal Perù Juanito dice: Nutella es sabrosa.
Un’altra trovata pubblicitaria che manifesta la volontà di unire è una fotografia di alcuni bambini che al motto di “Uno per tutti, Nutella per tutti” tendono le mani unite sopra un vasetto della golosa crema.
Nutella ha creato numerosi spot legati anche al contesto famigliare. In particolare, sono state create pubblicità in cui mamma, papà e figli mangiano la crema spalmabile a colazione, che da sempre è considerato il pasto per eccellenza e il momento per iniziare la giornata insieme.
L’ultima novità lanciata dalla Ferrero sono i vasetti gemelli. Il marchio ha prodotto coppie di barattoli identici e le ha disseminate per tutti i supermercati. Per ogni vasetto, ne esiste uno soltanto identico ad esso, appunto gemello. Il packaging si è quindi evoluto ed è diventato decisamente colorato: le fantasie sono le più disparate e originali. Per trovare la coppia perfetta, bisogna collegarsi all’apposito sito e seguire le istruzioni. Ci si deve registrare e poi si deve pubblicare una foto usando l’hashtag #nutellagemella. In questo modo si crea una community digitale di persone che cercano il proprio “dolce metà-barattolo”. Ancora una volta Nutella unisce e crea amicizie, combattendo l’odio. Oggi su circa 34 500 vasetti registrati, le coppie unite sono solo 206. Ma c’è ancora tempo: l’iniziativa andrà avanti fino alla fine di novembre.
Insomma, amata da grandi e piccini, Nutella è un ottimo modo per deliziare il palato e allo stesso tempo è una golosità che unisce e crea fratellanza tra le persone.