Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, l’Ordine 66 (anche noto come Protocollo Cloni 66) è l’evento chiave della saga di Guerre Stellari (“Star Wars”), il momento in cui il Cancelliere Palpatine ordina alle truppe della Repubblica di spazzare via di Jedi per favorire la nascita indisturbata dell’Impero Galattico. Si tratta senza ombra di dubbio di uno dei momenti più dolorosi della storia, il ponte tra i prequels e la trilogia originale. Alla luce di queste informazioni, è lecito chiedersi se l’Ordine 66 potesse in qualche modo essere evitato insieme alla Guerra Civile.
Darth Plagueis e i cloni
Per capire meglio come ha avuto origine l’Ordine 66 bisogna andare indietro negli anni, quando il maestro Jedi Syfo-Dyas, cosciente dell’arrivo di tempi oscuri, inoltrò un ordine segreto per la creazione dell’esercito di Cloni su Kamino; l’obbiettivo era difendere la Repubblica dai Sith e dai Separatisti. Syfo-Dyas fu successivamente ingannato e ucciso dall’ormai corrotto Conte Dooku, che portò avanti il progetto a suo nome, ma con ben altre finalità. Il piano era stato ordito da Darth Plagueis diverso tempo prima di venire eliminato dal suo allievo, Palpatine.
In previsione delle Guerre dei Cloni, Dooku si assicurò che a tutti i neonati fosse impiantato un chip organico di controllo per rendere i soldati più obbedienti; dopo la battaglia di Geonosis e l’inizio del Conflitto Galattico, tutte le Unità Cloni furono dispiegate sotto il comando dei maestri Jedi, nel tentativo di arginare l’offensiva separatista. L’efficacia di questo nuovo esercito fu tale che le armate della Repubblica presero posizione su tutti i sistemi controllati, come una singola forza di difesa.
L’Ordine 66
Si tratta di una direttiva abbastanza semplice: tutti i Jedi vengono immediatamente delineati come traditori della Repubblica e nemici giurati, pertanto passibili di giustizia sommaria. Per essere attuato con efficacia, tuttavia, Palpatine doveva assicurarsi che i Cavalieri Jedi fossero a portata delle sue truppe. Questi ultimi erano di fatto generali d’armata, e quindi sempre affiancati da un comandante o da un altro ufficiale scelto. Quando giunse il momento, il Cancelliere proclamò l’Ordine 66 su tutti i canali radio e diede inizio allo sterminio.
Mentre i Cloni sparsi per la galassia si occupavano di isolare ed eliminare i Jedi sui campi di battaglia, Anakin Skywalker (alias Darth Vader), guidò la 501esima compagnia all’interno del tempio Jedi su Coruscant, dove tese un’imboscata ai numerosi Padawan presenti, facendone scempio. Dopo aver ucciso ogni uomo, donna e bambino al suo interno, i Cloni trasportarono i cadaveri sulla scalinata d’ingresso e gli diedero fuoco, cosicché l’intero pianeta sapesse quali fossero le conseguenze di un eventuale tradimento.
L’opinione pubblica fu allo stesso modo manipolata dai Sith in maniera particolare: sfruttando le ferite riportate nello scontro col Maestro Windu, Palpatine dichiarò di essere stato vittima di un tentativo di assassinio da parte dei Jedi, ormai intenzionati a rovesciare la Repubblica e prendere il potere. Convinto che la democrazia avesse causato tutto ciò, egli fondò l’Impero Galattico prendendo il titolo di Imperatore, con il benestare del Senato. Pochi Cavalieri sopravvissero all’epurazione, inclusi Obi-Wan, Yoda e Ahsoka Tano.
I sospetti dei Jedi e il caso CT-5555
La prima vittima dell’Ordine 66 fu, per puro caso, il Maestro Jedi Tiplar: ella fu uccisa dal clone noto come “Tup” durante la Seconda Guerra dei Cloni, quando il chip cerebrale di quest’ultimo disfunzionò a causa dello stress. Tup mostrò segni di disorientamento, prima di avvicinarsi a Tiplar e giustiziarla con un colpo alla testa. Le indagini portate avanti da CT-5555 (o “Fives”) lo portarono a scoprire che ogni singolo Clone aveva un chip impiantato nel cervello, in grado di renderli totalmente ubbidienti. Malgrado i suoi tentativi di avvertire Anakin e il Capitano Rex, Fives fu intercettato da altri cloni e giustiziato.
Le manovre di Sidious non passarono tuttavia inosservate. Ci furono diversi casi in cui i Jedi, insospettiti dalle azioni del Cancelliere, si dedicarono ad indagini interne ed esterne. Il caso più eclatante fu quello in cui Obi-Wan, inviato su Kamino in cerca del cacciatore Jango Fett, scoprì casualmente che i Clonatori stavano creando l’Esercito della Repubblica a nome di Syfo-Dyas, morto ormai da diversi anni. Anakin Skywalker fu mandato successivamente a spiare Palpatine in qualità di amico fidato, ma la sua visione della Forza venne distorta dal Lato Oscuro prima che potesse fermare i Sith.
I disertori
Le azioni di Fives non furono totalmente inutili; diversi comandanti dei cloni, tra cui il Capitano Rex, il comandante Wolffe e il comandante Gregor rimossero il loro chip organico prima dell’Ordine 66, ma non furono in grado di arrestare la nascita dell’Impero. Al contrario, cercarono di aiutare alcuni Jedi a nascondersi, tra cui la Padawan Ahsoka Tano. I tre ufficiali si ritirarono successivamente in esilio fino ai primi anni della Guerra Civile, quando ripresero in mano le armi per aiutare la Ribellione su Endor.
Alcuni tra i fans più accaniti si sono chiesti tuttavia se qualcuno, all’interno dell’esercito di Cloni, sospettasse qualcosa. Abbiamo recuperato un estratto dalla missione “Knightfall” presente nel gioco Star Wars Battlefront 2:
“Quello che ricordo della nascita dell’Impero è… il silenzio. Durante le ultime ore delle Guerre dei Cloni, la 501esima Legione era stata trasferita discretamente di nuovo a Coruscant. E’ stato un viaggio silenzioso. Sapevamo tutti cosa stava per succedere e cosa avremmo dovuto fare. Abbiamo mai avuto dubbi? Magari dei pensieri privati e traditori? Forse, ma nessuno disse una parola. Non durante il volo per Coruscant, neanche quando fu annunciato l’Ordine 66 e nemmeno quando marciammo sul tempio Jedi. Non una parola… ” – dal diario di uno Stormtrooper
L’Ordine 66 fu, in sostanza, un piano geniale che andò a fondo per pura fortuna. Se i Jedi non fossero stati troppo sicuri di poter tenere a bada il Lato Oscuro e se le indagini di Fives avessero avuto un seguito, Palpatine sarebbe stato fermato in tempo e la nascita dell’Impero evitata. L’errore più grande è stato probabilmente sfruttare l’Esercito della Repubblica per contrastare i separatisti militarmente e non economicamente.
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