La moda rappresenta uno dei settori più inquinanti a livello globale. Basti pensare che per la produzione di vestiti ogni anno vengono emesse nell’atmosfera più di 1 miliardo di tonnellate di anidride carbonica e vengono utilizzati circa 80 miliardi di metri cubici di acqua.
Come far fronte a dei consumi così elevati?
Negli ultimi anni sempre più aziende si stanno attivando per proporre linee di abbigliamento eco-friendly in grado di avere un minore impatto ambientale. Tra le tante, ricordiamo in particolare i due colossi della fast fashion, H&M e ZARA, che hanno lanciato delle linee biologiche, rispettivamente Conscious e JoinLife: entrambe prevedono la lavorazione di materiali di scarto quali le bucce degli agrumi oppure di cotone e lino prodotti in maniera responsabile.
Si tratta di un buon inizio da parte di grandi multinazionali, ma esistono anche molti altri brand votati interamente alla sostenibilità sia ambientale che sociale. Scopriamone qualcuno!
Progetto Quid: unisci il bello del Fashion con la moda etica
Progetto Quid è un’impresa sociale italiana nata nel 2012 dalla passione per la moda e le cause sociali. Ad oggi conta due store, uno a Forte dei Marmi e l’altro a Verona, ma rimane raggiungibile da tutta Italia grazie al sito e-commerce.
I capi sono qui realizzati interamente tramite il recupero di scampoli, ovvero dagli scarti di tessuti di qualità del Made in Italy. L’impresa infatti, presenta collaborazioni con numerose aziende del settore tessile, tra le quali spicca anche la prestigiosa Ermenegildo Zegna.
L’abbigliamento proposto da questo brand è quindi in edizione limitata, dal momento che ogni capo è realizzato con tessuti di recupero diversi.
Altra caratteristica distintiva è l’unicità, data non solo dalla combinazione irripetibile dei materiali, ma anche dall’impegno nella realizzazione dei prodotti da parte di persone, in particolare donne, che hanno affrontato situazioni difficili. Nel team di Progetto Quid trovano possibilità di riscatto
«Vittime di violenza o di tratta, persone con disabilità o che hanno lottato con l’alcolismo o stupefacenti, ex detenuti e migranti che cercano asilo o nuove opportunità in Italia».
Il valore fondante dell’azienda è dare qualcosa in più alla comunità, della quale fanno parte anche i clienti, unendo i valori di mercato e quelli sociali, come si propone di fare la molletta del logo.
Vestono già Quid la cantante Elisa Toffoli e l’attrice Cristiana Capotondi.
MATT & NAT: Live beautifully | Vivi magnificamente
MATT & NAT è un‘azienda canadese presente nel settore già da 23 anni e unisce l’amore per i MAT(eriali)[1] a quello per la NAT(ura): è diffusa in tutto il mondo, con una rete di retail che va dal Canada e gli Stati Uniti all’Australia e al Giappone, passando per la Germania e il Regno Unito.
Fin dai suoi albori, MATT & NAT si è proposto come una brand vegano di borse e accessori, pertanto non sono mai stati utilizzati prodotti di derivazione animale durante l’intera filiera produttiva: negli anni sono stati sperimentati diversi materiali riciclati, quali cartone, gomma e sughero.
Questo marchio d’oltreoceano ha come valore fondante la natura e per proteggerla punta ad individuare costantemente nuovi materiali e tecniche di lavorazione sostenibili ed eco-compatibili. Un esempio? Le fodere, i rivestimenti e le imbottiture vengono realizzate con plastica riciclata al 100%: per ogni borsa è possibile sapere quante bottiglie di plastica sono state recuperate e lavorate!
Tra i tanti sostenitori del marchio rientrano anche celebrità del calibro di Nathalie Portman e Charlize Theron.
Flamingos’ Life: Inspiring others to action | Ispirare gli altri ad agire
Flamingos’ Life è un giovane brand spagnolo nato nel 2014 che si propone come produttore di sneakers al “passo coi tempi”: ogni collezione è associata ad uno specifico problema ambientale nel mondo. L’intera impresa ruota intorno a tre princìpi:
- Diffondere un’industria della moda consapevole
- Proporre soluzioni ambientali
- Rifiutare il coinvolgimento degli animali all’interno della manifattura fashion
Anche questo marchio spagnolo si posiziona quindi nel ventaglio delle possibilità vegan disponibili in tutto il mondo: le scarpe presentano infatti il logo PETA – Approved Vegan.
Flamingos’ Life realizza scarpe riciclando la plastica proveniente dalle bottiglie e dal settore calzaturiero, lavorando solo cotone organico e sfruttando la gomma naturale delle piante del ceppo Hevea. Inoltre, le collaborazioni instaurate con altri enti, quali Eden Reforestation Projects e Waste Free Oceans, testimoniano l’attenzione dell’azienda per l’ambiente. Ogni paio di scarpe acquistato equivale a 5 alberi piantati nelle aree del pianeta più colpite dal fenomeno della deforestazione e a 2 bottiglie di plastica riciclate, grazie all’impegno nel recupero e smaltimento dei rifiuti presenti negli oceani.
Non sono ancora disponibili negozi fisici in Italia, ma le spedizioni si effettuano in tutta Europa.
Questi sono solo tre esempi delle tante aziende che operano nel settore della moda in maniera ecosostenibile per tutte le loro linee di prodotti e collezioni, ma appare sempre più chiaro come qualcosa sia definitivamente cambiato. L’amicizia fra moda ed ecosostenibilità sembra quindi essere iniziata. L’auspicio è che in futuro la conversione possa essere sempre maggiore, come anche la presa di coscienza da parte di tutti, aziende e consumatori.
E tu? Acquisteresti un capo d’abbigliamento o un accessorio eco-friendly?
[1] Traduzione letterale dall’inglese per mantenere il gioco di parole che dà origine al nome del brand e per cercare, allo stesso tempo, di non perderne il significato vero e proprio.