Maria Grazia Chiuri è la prima donna responsabile della maison Dior. Nasce a Roma nel 1964; il padre era un soldato mentre la madre una sarta. È proprio passando la sua infanzia nel negozio materno che sviluppa la passione per il disegno e la moda, in particolare per gli accessori e le scarpe. Frequenta lo IED (Istituto Europeo di Design) di Roma. All’età di 25 anni viene assunta da Fendi e inizia la sua carriera dedicandosi alla creazione di accessori. In particolare, partecipa alla realizzazione della celebre borsa Baguette, ideata da da Silvia Venturini Fendi. Questa borsa, creata nel 1997, diventa iconica quando Sarah Jessica Parker la utilizza per interpretare il personaggio di Carrie in Sex and the city.
Nel 1990 conosce Pierpaolo Piccioli, oggi direttore creativo di Valentino. Il loro incontro, avvenuto quasi per caso in stazione a Roma, farà nascere una solida amicizia e una complicità che porteranno i due ad opporsi al trend minimalista degli anni Novanta, in favore di uno stile raffinato e curato.
Nel 1999 Maria Grazia riceve una telefonata da Valentino: è l’inizio della loro collaborazione. Lei e l’amico Piccioli iniziano a lavorare per il noto brand di moda dedicandosi ancora una volta al mondo degli accessori. Nel 2008, sempre insieme all’amico, diventa co-direttore creativo del marchio. Durante questi anni si dedica alla creazione di collezioni haute couture, realizzando accessori diventati famosi in tutto il mondo. La più celebre produzione è la linea Valentino Rockstud, caratterizzata da accessori definiti da piccole borchie. La stessa Chiuri ha dichiarato che lavorare con Valentino è stato molto positivo” “Da Valentino, ho imparato la coerenza e la fermezza“.
Nel 2016 la sua carriera ha una svolta: lascia Valentino per volare in Francia a lavorare per il brand Dior. La sua prima collezione francese è ispirata al paese del sol levante e viene presentata a Tokyo. È la prima volta che il marchio vede alla direzione una figura femminile. Maria Grazia è consapevole dell’importanza del suo ruolo e porta avanti progetti ambiziosi vivendo tra Parigi e Roma. La sua ispirazione sono le ventenni, in particolare sua figlia Rachele, di cui osserva lo stile cercando di riproporlo aggiungendo innovazione e originalità.
Frutto della sua creatività sono le t-shirt con la stampa di titoli di saggi femministi come per esempio “We Should All Be Feminist” di Chimamanda Ngozi Adichie. Il fine di questo progetto era quello di incoraggiare le donne a lottare per i propri diritti. L’iconica t-shirt è stata indossata da numerose celebrità tra cui Rihanna, Natalie Portman, Jennifer Lawrence e Chiara Ferragni che da sempre è innamorata di questo brand.
La giovane influencer ha scelto proprio Maria Grazia come stilista degli abiti per il suo matrimonio. Durante quella giornata, 1° settembre 2018, la Ferragni ha fatto tre cambi look e tutti curati dalla maison. Chiara rivela di aver scelto Dior come brand per il suo abito da sposa proprio perché attratta da Maria Grazia:
“Non solo perché è la prima donna a dirigere un maison francese così importante, ma anche perché ha portato un’allure completamente diversa al marchio per comunicare un messaggio sul nuovo ruolo delle donne, sul femminismo”.
L’abito della cerimonia è stato un vero e proprio omaggio all’Italia, era infatti caratterizzato da una tutina in pizzo realizzata a mano in circa 1600 ore lavorative.
Maria Grazia Chiuri è stata una protagonista di questa estate vestendo Lorenzo Jovanotti Cherubini durante il suo jovabeachparty, il tour concerti con cui il cantante ha fatto ballare tutte le spiagge (e non solo) italiane. Jovanotti stesso ha rivelato di aver sempre desiderato che la stilista curasse i suoi outfit e di aver quindi finalmente realizzato un sogno. Chiuri ha realizzato per lui una serie di look caratterizzati dal wax, lo stampato nato da culture pluralistiche. In particolare, i capi realizzati includevano stampe raffiguranti tematiche che stanno a cuore al cantante: gli incontri, la natura e la tutela dell’ambiente. La direttrice di Dior è stata aiutata dallo stilista africano Pathé’O che ha aggiunto camicie tie and dye dai motivi caleidoscopici.
Il primo luglio 2019 Maria Grazia è stata insignita del titolo di Cavaliere della Légion d’honneur, la più alta onorificenza francese. Con questo atto simbolico, si è voluto riconoscere la determinazione e il pensiero femminista di una stilista che è riuscita ad arrivare a dirigere un marchio famoso a livello internazionale pur rimanendo coerente con la sua filosofia e manifestando le sue idee nelle sue collezioni.