La coppia nella generazione Y: come vivono l’amore i millennials? Secondo una ricerca fatta da Eurispes, intitolata “Soprattutto Io. Coppie millennials tra stereotipi, nuovi valori e libertà”, ideata dallo staff de Il Filocolo, i ragazzi dai 18 ai 30 anni vivono l’amore secondo nuovi valori, nuove regole e nuove prospettive.
Infatti il sondaggio dimostra come l’amore per i millennials si basi su elementi che prescindono dalla situazione socio-culturale in cui sono inseriti. Soldi, lavoro e amore vanno di pari passo e il concetto di relazione amorosa è correlato a nuovi valori, nuove prospettive e nuove speranze. Prima di intraprendere una relazione seria e duratura, i millennials analizzano diversi aspetti, motivo per cui risulta difficile instaurare una relazione amorosa e innamorarsi completamente dell’altro.
I risultati della ricerca di Euripes sono stati pubblicati dall’agenzia Ansa, nella sezione Lifestyle. La ricerca può essere sintetizzata in 10 punti:
- 8 giovani su 10 credono nell’idea di coppia e si pongono come obbiettivo la ricerca e la costruzione di una relazione stabile. La coppia dei millennials è un team, che si basa sul lavoro di squadra. Costruire una relazione duratura è fondamentale per 8 giovani su 10, in percentuale il 78,3%. Per il 12% avere una vita di coppia non è rilevante nello scenario della vita umana, mentre il restante 9,7% esclude totalmente l’idea dal progetto di vita.
- Soldi e amore sulla stessa cresta d’onda. Per i millennials la stabilità della coppia si basa anche sull’uguaglianza dello status economico. Nella fascia d’età 18-24 anni, il peso economico ha una rilevanza incisiva nella coppia. Mentre per le persone di età compresa tra i 25-30 anni l’uguaglianza economica non è un aspetto fondamentale per la relazione.
- L’età è solo un numero. Maggiore è il dislivello anagrafico, più stabile è la coppia: la metà dei giovani italiani crede che la differenza d’età (soprattutto nel caso in cui l’uomo sia più grande) sia a tutto vantaggio della coppia.
- Avere figli non è una priorità. 7 giovani su 10, cioè il 67,6%, non crede che avere dei bambini sia indispensabile per la coppia. Sul campione intervistato, solo il 33 % crede che per rendere completamente appagante una relazione sia necessario avere dei bambini.
- Il corteggiamento è un dovere maschile: nonostante la generazione Y sia l’apoteosi dell’uguaglianza tra uomo e donna, c’è chi crede ciecamente all’immagine femminile di Jane Eyre. Infatti il 50,8% è d’accordo con il classico corteggiamento dell’uomo che, come i vecchi tempi, si dedica alla conquista della donna desiderata.
- Il 52,7% dei ragazzi intervistati non ha alcun problema con le relazioni precedenti della propria donna. La maggior parte dei ragazzi accetta e vive con normalità l’emancipazione sessuale e relazionale della partner.
- Ex-factor: gli ex ritornano sempre. Una storia spesso continua in un ciclo infinito: avere rapporti sessuali con il proprio ex è un dato di fatto. A dimostrarlo le percentuali: 55,6% di ragazzi è ritornato in intimità con il proprio ex.
- L’amicizia tra uomo e donna è possibile? Il 50% dei giovani crede nell’amicizia tra sessi opposti, nonostante 4 persone su 10 credano che sia molto raro non restare implicati sessualmente o sentimentalmente in un’amicizia di questo stampo.
- Oltre 7 donne su 10 (74%) non vogliono rinunciare alla carriera per i figli. Inoltre il 65,8% degli uomini condivide questa scelta. Suddividendo il campionario per generi risulta che il 53,3% dei maschi pensa che sia necessario che entrambi i componenti della coppia lavorino; il 28,7% pensa che se la condizione economica lo consente, uno qualsiasi dei due partner può anche non lavorare, indipendentemente dal genere. Il restante 18% dei ragazzi invece pensa che, condizione economica permettendo, la donna debba smettere di lavorare. Per le donne invece è necessario che in una coppia entrambi i partner lavorino (58,8%). Inoltre non condividono l’idea che debba essere la donna a rinunciare al lavoro, in una condizione economica positiva.
- Divorzio, adozione, aborto. Tre tematiche molto vicine ai millennials, che condividono ogni singolo tassello di queste conquiste così importanti per le coppie della generazione Y.
Quest’analisi sottolinea un altro aspetto importante: i millennials sono alla ricerca di un amore che li completi e il matrimonio diventa un miraggio lontano per diversi motivi. Trovare la persona giusta per una coppia stabile diventa difficile nell’era della digitalizzazione, dove gli incontri su chat, app e social creano una prima soglia di sbarramento per l’offerta sentimentale. In secondo luogo, sono sempre più i giovani che soffrono di anoressia sentimentale, e a spiegarlo è la dottoressa Giovanna Celia, presidente della SIPIS (Società Italiana di Psicoterapia integrata e strategica), che afferma:
L’anoressia sentimentale riguarda tutta la società non solo i millennials, oggi i vicini di casa si salutano a fatica, è più difficile stabilire nuove amicizie e ancora più difficile mantenerle, l’idea di appartenenza è superata e altrettanto la stabilità affettiva, familiare, lavorativa. Tutto è avvertito come temporaneo e poco affidabile, in altre parole è come se tutti viaggiassero su una nave da crociera con il salvagente sempre sotto i vestiti pronti in caso di naufragio. Nessuno è più emotivamente disposto a garantire la propria affettività agli altri, si astiene per evitare sofferenza e delusione.
L’inaffidabilità e la discontinuità segnano e allontanano la generazione Y dal ricercare una stabilità emotiva, effetto secondo la Celia della caduta delle sicurezze della società. I millennials infatti sono figli della crisi dell’ultimo secolo: non conoscono il significato di indeterminato, non hanno certezze, sono crollati i valori di unità familiare e vivono in preda all’individualismo 2.0, frutto di una società narcisistica che si focalizza sull’immagine. E nell’amore ovviamente si riflettono le crisi socio-politiche in cui l’individuo versa. Stabilità, continuità, libertà: ecco le certezze che la generazione Y pretende dall’amore.