“Unposted”: la vita di Chiara Ferragni dai social a Venezia

Unposted“, il film evento, rimasto nelle sale italiane solo per tre giorni, documenta il funzionamento della grande macchina alle spalle del successo di Chiara e del suo occhio, riprodotto su capi, cover e palette! Oltre a ripercorrere lo sviluppo del marchio e dell’immagine di Chiara, dallo standing al diventare una delle presenze più richieste negli eventi del fashion, il film vuole sottolineare che il cambiamento della società è dovuto al potere innovativo dei social media.

 

L’influencer ha accorciato la distanza tra la moda e il pubblico: sono delle pagine pubblicitarie viventi.

Il direttore di Vanity Fair dichiara che stiamo vivendo un periodo di transizione, una sorta di Medioevo:

Chiara possiede l’esperanto, ma prima di arrivare al Rinascimento, occorre fissare delle regole etiche per questo nuovo mondo.

Un mondo dove la sola immagine riesce a convincere, nonostante non rappresenti fedelmente la realtà. Essendo un mondo costruito sulla sola apparenza e ancora senza delle regole ben definite, è invaso da haters, contro i quali Chiara si è dovuta scontrare sin da subito, quando inizia a partecipare agli eventi della moda e sente parlare di lei come una ‘meteora’ dalla vita breve.

Il film-documentario si sviluppa grazie un’alternanza tra filmini risalenti all’infanzia di Chiara, interviste a famigliari o esperti del settore fashion, e flashback narranti eventi o incontri. Il tutto è animato da effetti, che riproducono le reazioni di un utente di Instagram, nel momento in cui si spiega l’effetto dell’attività di Chiara sull’economia e sulla società. Circa un’ora e mezza di film, divisibile in quattro parti:

  1. il cambiamento legato ad un’attività così innovativa e i suoi ritmi di lavoro-vita;
  2. back to‘ all’ingresso di Chiara sui social;
  3. la famiglia;
  4. il brand che riscuote successo, ma la paura del vuoto.

Da italiana, è stata la prima a diventare famosa in tutto il mondo.

Nella prima parte, quella legata al cambiamento dovuto all’utilizzo dei social in un’attività economica, intervengono personaggi, i quali hanno contribuito e studiato il caso. Per esempio, interviene il professore dell’University of Southern California, David Craigh, un esperto di critica dei social media. La vita da imprenditrice digitale di Chiara è stata commentata anche da Sandrine Crener-Ricard, colei che ha invitato la giovane influencer a Harvard, smentendo lo stereotipo della donna bionda poco intelligente.

Il mio è un lavoro ancora nuovo, che mi sono costruita step by step.

Chiara all’inizio della sua carriera, confessa in una scena, che non era del tutto convinta nell’iscriversi ad un social network. Però, già alla sua prima iscrizione, decide di stravolgere le regole. Queste regole, a cui accennava anche il direttore di Vanity Fair, nell’essere ‘imprenditrice digitale’, spesso creano problemi e dubbi: alla nascita di Leone, spiega Fedez, è stato impossibile tenerlo lontano dalle telecamere. Questa decisione è spiegata dal fatto che i genitori sono entrambi due individui altamente esposti, ma anche dall’idea, che in questo modo, si potesse mantenere il gossip ed i paparazzi lontani dalla loro famiglia.

Non voleva essere leader, ma voleva farsi amare. @la madre
È sempre stata un vulcano Chiara. @il padre

Nel documentario si affronta anche la tematica sessista:

Avere successo, se si è una donna, è ancora considerato quasi un peccato!

Nel percorso di Chiara, la maggior parte delle persone che l’hanno sostenuta sono state donne: a partire dalla madre, fino ad arrivare a Paris Hilton, di cui Chiara leggeva il libro sognando un successo simile. La stessa regista, che ha reso possibile la realizzazione del documentario, e Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior. Donne sono anche le fans intervistate, le quali ammettono che seguire Chiara possa essere una vera e propria fonte d’ispirazione nelle scelta dei progetti legati al futuro:

Lancia un messaggio che dice: “Se vuoi, puoi anche tu”.

Sul finire, Chiara, commossa, confessa:

Sogno spesso di cadere nel vuoto.

Nel documentario Chiara si racconta (e viene raccontata) senza filtri e da diversi punti di vista: si commuove, è disponibile ad accogliere e fare selfie con fans emozionate, si confessa con le sue amiche riguardo le delusioni amorose e lavorative, è riconoscente nei confronti del suo team di lavoro, formato da giovani ambiziosi, come lei. Una ragazza instancabile, ma cosciente che il suo futuro non è scritto e che, quindi, si preoccupa: ecco chi è Chiara Ferragni.


FONTI
Fonte 1
Fonte 2 (“Unposted: Chiara Ferragni”)

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