Alcuni di voi l’avranno conosciuto di recente grazie alla sua partecipazione come giudice al talent show X Factor, mentre altri, i più appassionati di alternative rock, lo conosceranno come frontman degli Afterhours. Come avrete intuito, stiamo parlando del cantante e musicista Manuel Agnelli.
Gli esordi di Manuel Agnelli
La sua carriera musicale iniziò fin da giovane, subito dopo essersi diplomato, con la fondazione del suo gruppo storico: gli Afterhours. Il gruppo iniziò a riscuotere da subito un grande successo, sia di pubblico che di critica. In effetti già dal loro primo album (All the Good Children Go to Hell, 1988) si venne a delineare uno stile decisamente fresco per il panorama musicale italiano del tempo, uno stile ispirato al rock statunitense. Sul gruppo avrà una grandissima influenza il rock sperimentale dei Velvet Underground, il cui brano After Hours (1969) ispirò anche il nome del gruppo.
Nel 1989 Manuel Agnelli, assieme ad altri soci, fondò la propria etichetta discografica indipendente, la Vox Pop, rimasta in attività fino al 1997. Durante la prima decade degli anni Novanta, la Vox Pop divenne il punto di riferimento per musica indipendente in Italia.
Gli anni Novanta
Anche grazie alla scelta di usare l’inglese per i propri testi, il lavoro degli Afterhours venne elogiato dalla rivista americana «Alternative Press», che decise di premiare il loro album During Christine’s Sleep – prodotto nel 1990 proprio dalla Vox Pop – con il titolo di disco del mese. Questa nomina valse un invito per la band alla conferenza musicale New Music Seminar di New York, in quanto rappresentanti del Belpaese.
Iniziò così per gli Afterhours un periodo di ascesa che li vide calcare palchi internazionali. Assieme a gruppi come i Marlene Kuntz e il C.S.I. (Consorzio Suonatori Indipendenti) portarono in Italia uno stile più introspettivo, a tratti dark e tormentato, riscuotendo un grande successo.
Gradualmente la band iniziò a inserire all’interno dei propri lavori anche testi scritti in italiano, che diventeranno poi i loro più grandi successi: per esempio Voglio una pelle splendida, dall’album Hai paura del buio? (1997).
Gli anni Duemila e Il meraviglioso tubetto
Nel 1999 Agnelli pubblicò il suo primo libro, Il meraviglioso tubetto: si tratta di una raccolta di storie che raccontano la gioventù nuda e cruda vissuta negli anni Ottanta. La seconda edizione del libro, edita da Mondadori nel 2000, venne venduta assieme a un CD inedito degli Agnelli Clementi; band formata da Agnelli stesso con Emidio Clementi (cantante e bassista dei Massimo Volume) e il chitarrista Pasquale de Fina. Inoltre Agnelli organizzò delle letture dal vivo del libro, accompagnate sia dalla musica che dalla visione di videoclip.
Nel 2001 Agnelli organizzò il Tora! Tora! Festival a Rimini (finanziato dall’etichetta discografica Mescal), per il quale venne premiato per l’evento live dell’anno al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza. Il Festival continuerà per ben 5 edizioni e ospiterà artisti del calibro dei Subsonica e dei Marlene Kuntz.
L’impegno con i festival continuò anche nel 2013, quando Agnelli si ripropose come organizzatore del Festival itinerante Hai paura del buio? (nome di un celeberrimo album degli Afterhours), al quale presero parte musicisti come i Marta sui Tubi, Il Teatro degli Orrori, Daniele Silvestri e i Negramaro, ma anche attori di teatro, videomaker, pittori, disegnatori e ballerini. Il progetto toccherà Torino, Roma, Milano e L’Aquila.
Manuel Agnelli e la TV
Oltre a essere un cantante e un chitarrista, Agnelli è anche un personaggio televisivo. Iniziò infatti ad apparire in TV dal 1993 quando, per la prima volta, comparse sulle reti Rai.
Ma facciamo un salto temporale e arriviamo al 2016, ovvero quando Agnelli ha preso parte come giudice alla decima edizione di X Factor, trasmesso da Sky Uno. I suoi primi compagni di avventura saranno Fedez, Arisa e Álvaro Soler. Parteciperà anche alle successive edizioni a fianco di Levante, Mara Maionchi e in seguito Lodo Guenzi (de Lo Stato Sociale). Al temine della scorsa edizione ha però annunciato che la propria collaborazione come giudice non sarebbe proseguita.
Nonostante l’abbandono di X Factor, nel 2018 il suo impegno televisivo è cresciuto. Il cantante ha prestato la sua voce al personaggio di Caravaggio del film Sky Caravaggio – l’anima e il sangue. Nello stesso anno è entrato a far parte degli autori di Ossigeno, talk show di Rai 3 condotto da lui stesso e riproposto anche quest’anno. A questo programma hanno partecipato diverse personalità di spicco del mondo musicale e culturale, tra cui i Subsonica, il rapper Salmo, il fumettista Zerocalcare, i Baustelle, l’attore Marco d’Amore, il cantante e bassista Max Gazzè e la sua stessa band, gli Afterhours.
Germi
Il 5 marzo scorso Agnelli, assieme ai soci Rodrigo d’Erasmo, Francesca Risi e Gianluca Segale, ha aperto un piccolo locale in zona Darsena, a Milano. Il nome del locale è ispirato anche a uno dei primi album in lingua italiana degli Afterhours che si chiamava, appunto, Germi (1995). Si tratta di un luogo di “contaminazione” che vede mescolarsi fra loro ambienti culturali diversi e diversi linguaggi.
In sei mesi di attività, Germi ha visto l’alternanza di musica classica e contemporanea (dal rock al pop), workshop e incontri con autori, musicisti e scrittori fino ad arrivare a presentazioni di dischi e libri.
Se siete interessati a provare l’atmosfera calda e accogliente del locale potete farlo in prima persona dato Germi ha riaperto i battenti lo scorso 5 settembre, dopo una breve pausa estiva. La novità di questa stagione è la partnership con la celebre testata giornalistica online «Rockol», che si dedica principalmente alla musica italiana. In effetti, dal 18 al 24 novembre prossimi (nell’ambito della Milano Music Week), Germi sarà la sede ufficiale dei Rockol Talk Shows.
An evening with Manuel Agnelli
Già la scorsa primavera, Agnelli aveva inaugurato questo format che lo vedeva impegnato nei maggiori teatri d’Italia. Si tratta di uno spettacolo di carattere confidenziale, volto a mostrare il lato più intimo dell’artista.
Durante lo spettacolo, i diversi mondi di Agnelli si uniscono fra loro e troviamo riferimenti tanto alla musica quanto alla letteratura. Il perno focale delle serate sarà il dialogo con il pubblico, attorno al quale ruoteranno versioni rivisitate di brani degli Afterhours e cover che hanno caratterizzato la carriera artistica di Agnelli stesso. Il tutto non verrà scandito da una scaletta precisa ma si baserà sull’improvvisazione. Agnelli inoltre verrà accompagnato dall’amico violinista, polistrumentista e arrangiatore Rodrigo D’Erasmo.
Ecco le date degli spettacoli:
18/11, Roma: Auditorium Conciliazione
20/11, Brindisi: Teatro Verdi
22/11, Verona: Teatro Filarmonico
23/11, Brescia: Teatro Dispaly
26/11, Ravenna: Teatro Alighieri
28/11, Varese: Teatro Open Job
30/11, Bologna: Auditorium Manzoni
02/12, Como: Teatro Sociale
04/12, Venezia: Teatro Goldoni
06/12, Firenze: Tuscany Hall
07/12, Asti: Palco 19
09/12, Parma: Teatro Regio
10/12, Milano: Teatro Degli Arcimboldi