Capitale dell’Austria, Vienna è una metropoli con un fascino unico. Attraversata dal Danubio, è la quintessenza della città d’arte. Moltissimi tra i più noti musicisti e compositori dei secoli passati hanno risieduto proprio in questa città: Mozart, che qui tenne il suo primo concerto, Beethoven, Vivaldi e Paganini sono solo alcuni dei nomi più illustri nell’ambiente della musica classica che hanno calpestato il suolo viennese. I cultori del genere non possono farsi scappare la possibilità di visitare e assistere a uno spettacolo all’Opera di Stato, cuore pulsante della scena lirica mondiale.
Inoltre, Vienna è una meta imperdibile anche per ogni appassionato di arti figurative. Qui sorsero movimenti artistici che rivoluzionarono il panorama artistico mondiale, come la Secessione Viennese, fondata da Gustav Klimt. In Friedrichstraße si può visitare la sede originale di questa corrente artistica, caratterizzata dalla massiccia struttura stile liberty e sormontata da una cupola composta da foglie dorate.
La più vasta raccolta di opere del pioniere di questo gruppo si può ammirare nella parte superiore del Castello del Belvedere, oggi convertito a museo, un tempo residenza del principe Eugenio di Savoia. Punto saliente dell’esposizione è appunto il Bacio di Gustav Klimt, uno dei dipinti più famosi e più riprodotti al mondo. Collezioni temporanee invece sono conservate nella parte inferiore del Belvedere. Imperdibili anche i giardini alla francese del castello, ricchi di giochi d’acqua e sentieri.
Tappa obbligatoria per gli amanti dell’arte moderna è il Leopold Museum nel Museumsquartier. Il particolare edificio cubico ospita al suo interno innumerevoli pezzi di Egon Schiele, tra cui quadri, disegni e documenti privati. Uno dei quattro piani del museo è interamente dedicato all’esposizione delle opere di Oskar Kokoschka, formatosi nell’ambiente della secessione viennese e allievo di Klimt. Gli entusiasti del design saranno colpiti dalla collezione di mobili nati dalle menti di Otto Wagner, Adolf Loos e Josef Hoffmann.
Accanto a pittori e musicisti, una delle figure più emblematiche legate alla città è sicuramente quella di Elisabetta di Baviera, nota ai più con il nome di Sissi e consacrata nell’Olimpo delle icone in seguito al suo assassinio nel 1898. Amata moglie di Francesco Giuseppe d’Austria, risiedeva con il consorte a Vienna. A lei è dedicato un museo nella residenza di Hofburg. Qui si può ripercorrere la sua vita ammirando fedeli repliche di abiti indossati in occasioni importanti, come ad esempio l’incoronazione a regina d’Ungheria, e oggetti realmente posseduti dall’imperatrice. Di rilievo anche la visita agli Appartamenti Imperiali e al Museo dell’argenteria imperiale. Sempre a Hofburg è possibile visitare la Tesoreria e la Scuola di Equitazione Spagnola, famosa per le esibizioni dei cavalli lillipuziani.
Suggestivo anche il Castello di Schönbrunn, commissionato dall’imperatore Leopoldo I. La reggia fu residenza imperiale per quasi 200 anni fino al 1918. Qui nacque e morì Francesco Giuseppe, vedovo dell’affascinante Sissi. Attualmente sono aperte al pubblico soltanto 190 delle 1441 stanze che lo compongono, ed è possibile percorrerle con un’audioguida inclusa nel prezzo del biglietto. Fiore all’occhiello della visita sono sicuramente i giardini. Suggestive sono le fontane dislocate lungo i sentieri, dalla maestosa fontana di Nettuno a quella dell’Obelisco. Di rilievo anche la Palmenhaus, una serra che ospita innumerevoli piante esotiche, e i due labirinti, il Classico e il Nuovo. Nel complesso si può visitare anche il Tiergarten Schoenbrunn, il più antico zoo occidentale.
Gli edifici religiosi sono un’altra delle cose da non perdersi di Vienna. Il Duomo di Santo Stefano è la chiesa simbolo della città. In pieno stile gotico, è sovrastata da una torre che raggiunge l’incredibile altezza di 137 metri. È possibile inoltre accedere a una zona panoramica che permette di ammirare la città da un punto di vista diverso. Di stile completamente differente, ma non per questo meno affascinante, è la Chiesa di San Carlo Borromeo. L’edificio d’ispirazione barocca è caratterizzato dall’alta cupola affrescata.
Tra gli edifici da vedere assolutamente c’è anche la Hundertwasserhaus, un complesso di case popolari progettato dall’architetto Friedensreich Hundertwasser. Caratterizzata dalle sinuose linee e dalle variopinte maioliche, dalla fine degli anni ’80 ospita in circa 50 appartamenti famiglie bisognose scelte direttamente dal comune della città.
Quando si viaggia, assaggiare la cucina locale è d’obbligo. A Vienna, il locale tradizionale per antonomasia è il Wiener Beisl, una sorta di locanda che serve pietanze tipiche, come il Wiener Schnitzel, una fetta di vitello impanata e fritta nello strutto, e il gulash. Anche le zuppe sono caratteristiche della città, come ad esempio la Frittatensuppe a base di frittata e la Grießnockerlsuppe con gnocchetti di semolino. Se la visita alla città si protrae per più giorni, tra un wurstel e l’altro si può provare una delle tante cucine etniche presenti in città, che spaziano da quella greca a quella vietnamita. Inoltre, di fronte alla Secessione è stanziato il Naschmarkt, un mercato permanente che con le sue 120 bancarelle permette di provare i più disparati prodotti alimentari provenienti da ogni parte del mondo.
Per chi cerca un pomeriggio di svago, il parco di divertimenti Prater è la meta ideale. Oltre a un verdeggiante prato, da marzo a ottobre è aperto anche un luna park con giostre, case del terrore e sale giochi. Iconica è la Riesenrad, ovvero la ruota panoramica che dall’alto dei suoi 65 metri permette di ammirare lo skyline della città.
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