«Voglio far sorridere» afferma Tatsuya Tanaka. Oggigiorno non è così scontato, eppure questo artista giapponese sembra esserci riuscito, e anche brillantemente. Fotografo professionista e direttore artistico, è noto per la sua capacità di creare mondi in miniatura. Eccezionali e piccolissimi mondi in cui perdersi, ritrovarsi e sorridere, per l’appunto.
Tutto è cominciato da un semplice e banalissimo mazzo di broccoli, che è diventato l’emblema del suo lavoro e che, in qualche modo, ha cambiato la visione di molte persone.
Tutti devono aver avuto pensieri come questi. […] Broccoli e prezzemolo possono sembrare una foresta di alberi, e le foglie degli alberi che galleggiano sulla superficie dell’acqua possono sembrare piccole barche. Gli eventi quotidiani visti da una prospettiva in miniatura possono generare molti pensieri divertenti.
Da questi presupposti nasce la sua idea; quella di creare diorami, quindi ambientazioni in scala ridotta che raccontano e ricreano la vita di tutti i giorni, semplicemente di formato più piccolo, anzi piccolissimo.
In che modo l’artista riesce a far tutto questo? Utilizzando spazzole, graffette, repellenti per insetti, lucchetti, strumenti musicali, cotton-fioc, cosmetici, utensili da cucina, ventagli… oltre che a svariati alimenti e bevande che vengono completamente divelti dal loro contesto ordinario per essere riorganizzati e fare da sfondo alle sue riproduzioni. Queste sono poi completate da figurine tridimensionali della Preiser, nota azienda tedesca produttrice di personaggi e animali in miniatura, che diventano le vere protagoniste di scena. Omini, spesso insieme ai loro amici a quattro zampe, che camminano, parlano, giocano, ballano e si comportano esattamente come noi. Gente comune, quindi, che svolge i propri impieghi quotidiani all’interno di un mondo apparentemente normale, ma che in realtà cela una genialità senza precedenti.
Ad esempio, una merendina al cioccolato, posta in verticale, con praline di zucchero colorate evoca una parete d’arrampicata. Una spugna per lavare i piatti diventa un verde prato da tosare o, ancora, un bicchiere di birra e le sue sfumature creano un perfetto tramonto a cui assistere. La fantasia è qui portata al massimo e al massimo viene sfruttata, con lo scopo di creare qualcosa di nuovo e di fresco, che la gente comune possa ricordare nel tempo e che possa raccontare come un qualcosa da non perdere.
Dal 2011, Tatsuya Tanaka ha intrapreso la strada che l’ha portato al successo odierno: ha dato vita a un nuovissimo progetto, chiamato Miniature Calendar. Questo, aggiornato personalmente e quotidianamente dall’artista stesso sui suoi profili social, mostra, come fosse un appuntamento fisso, scene di vita in miniatura.
Essendo un fotografo professionista, l’artista si occupa direttamente degli scatti del suo calendario, dell’allestimento e dell’organizzazione di tutto il set. Posiziona con precisione ogni elemento nello spazio, facendo attenzione all’equilibrio, agli accostamenti e, spesso, al movimento dei soggetti. Quando tutti questi elementi sembrano funzionare, allora scatta, creando immagini incredibili, che lasciano sempre senza fiato, nonostante sia ormai conosciuto e apprezzato da milioni di followers. È proprio qui che risiede la sua forza e la sua immensa creatività; tutto sta nel continuare a stupire, a sorprendere e a non dar nulla per scontato.
Tatsuya Tanaka, inizialmente, non sembrò propenso all’esposizione delle sue opere. Tuttavia, da qualche tempo a questa parte, ha iniziato a organizzare vere e proprie mostre, intitolate, come già detto prima, Miniature Life. Grazie a queste, l’artista si è potuto confrontare direttamente con le persone e con il pubblico che giornalmente lo segue sui social.
Dopo di lui, numerosi artisti e dilettanti hanno tentato di copiarlo o, comunque, di realizzare opere che potessero anche solo avvicinarsi al suo operato. Molti di questi, tra cui il fotografo statunitense Slinkachu, sono riusciti ad arrivare a risultati discreti, ma nessuno di loro, per adesso, è riuscito a raggiungere la sua fantasia e la sua propensione nei confronti di quest’arte ancora in parte sconosciuta, ma che lascia sempre senza parole.
I suoi progetti per il futuro? Lui risponde così:
Mi piacerebbe realizzare una bambola diorama in miniatura. Ho cambiato spesso il colore delle bambole e le ho riordinate, ma non ho mai creato una figurina da zero. Tutto ciò permetterebbe alle mie idee di espandersi.
Quindi, per quanto sia già apprezzato, conosciuto e stimato per le sue capacità, Tatsuya Tanaka non ha intenzione di fermarsi, ma, al contrario, è alla continua ricerca di stimoli e di nuove motivazioni che possano guidarlo sempre più verso il successo.
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