A metà luglio la metropoli meneghina è stata investita da una novità epocale: il nuovo sistema tariffario integrato. Certo, in pieno stile milanese, non c’è stata nessuna improvvisata e nessuna sorpresa, ma tutti sapevano a cosa si sarebbe andati incontro: un aumento del prezzo del singolo biglietto che, dallo storico 1,50€ è salito a 2€. Ma è davvero così riduttiva l’annosa quaestio?
Certo che no!
A cambiare infatti, non è stato solo il prezzo del singolo biglietto, vera punta dell’iceberg, ma è cambiato il modo di concepire (e automaticamente di tassare) i territori circostanti che raggiungono Milano. In sostituzione del Sistema Integrato Tariffario dell’Area Milanese (SITAM) è nato il Sistema Tariffario Integrato del Bacino di Mobilità (STIBM) che si estende a tutti i comuni che fanno parte della Città metropolitana di Milano, ma anche, ed è qui la vera novità, ad alcuni comuni delle province confinanti, raggiunti dai servizi del trasporto pubblico locale di competenza del bacino di mobilità. Il territorio circostante la città è stato idealmente suddiviso in corone concentriche, ciascuna di ampiezza di circa 5 km, e ad ognuna sono stati attribuiti un codice identificativo ed una zona tariffaria. Grande novità è anche l’abbattimento delle precedenti colonne d’Ercole: ben 21 comuni confinanti con la città di Milano sono stati inglobati nella ‘prima fascia’, venendo così considerati, finanziariamente parlando, come facenti parte del comune di Milano. I cambiamenti introdotti sono certamente numerosissimi: dalla possibilità di accesso illimitato alla metro, nell’arco dei 90 minuti di validità, con il nuovo biglietto da 2€, alle nuove agevolazioni per giovani di età inferiore ai 26 anni e agli over 65; dalla completa gratuità per gli under 14, all’eliminazione di alcuni titoli, come il settimanale 2×6 e l’abbonamento studenti.
Le motivazioni di cotante innovazioni sono diverse: innanzitutto occorre fare cassa, ed è lo stesso sindaco, Giuseppe Sala, che lo afferma in una lettera aperta ai cittadini milanesi. “Rivendico il diritto e anche il dovere di un sindaco di guardare al futuro della città e di reperire i mezzi necessari per continuare a mantenere Milano al livello raggiunto oggi e anche a migliorarlo”. Nella stessa lettera, però, vengono anche esplicitatati i fini per i quali avvengono queste scelte:
Mezzi pubblici il più possibile efficienti e puntuali sono la condizione per avere una Milano capace di crescere, di rispettare i suoi impegni, di assicurare un ambiente più pulito a noi e ai nostri figli. [..] Tra un paio d’anni la M4 comincerà a raccontare a milioni di persone una nuova storia della nostra metropolitana, in seguito raggiungeremo Monza e continueremo a studiare e a investire per un sistema di trasporti sempre più integrato ed ecologicamente vantaggioso. Ogni euro che incasseremo in più si tradurrà, e questo è un mio impegno, in qualità del nostro sistema. Vi chiedo di partecipare a questa trasformazione in modo tale che soprattutto i più giovani capiscano e vivano con orgoglio la qualità del nostro sistema. Investiamo oggi per costruire una città nella quale vivere, lavorare e poter crescere i figli. Milano, come i Milanesi, non si ferma mai e procede nella ricerca di nuove modalità di vita che incarnino e sviluppino le nuove sensibilità sociali e ambientali. Il nostro modo di essere contemporanei è fare, fare bene e concretamente. Oggi con questo nuovo Sistema abbiamo fatto bene. Continuiamo così.
L’ambiente dunque al primo posto, in vista di un futuro e di una crescita sostenibile. Il rinnovamento e le continue migliorie su ciò che già c’è, sulla flotta e sugli orari. Ma anche grandi progetti che stanno prendendo forma: la nuova linea metropolitana, la M4, come il prolungamento fino a Monza. Tutti questi grandi sogni hanno bisogno di essere finanziati ed è noto a tutti che senza soldi non si canta messa.
P
Pur essendo stati toccati anche alcuni abbonati, sia annuali che mensili, il nuovo sistema tariffario coinvolge soprattutto i “viaggiatori occasionali”, ovvero turisti e chi non vive i mezzi pubblici come unico modo per muoversi. La lungimiranza di tali scelte sarà resa nota solo dai numeri e dalle effettive opere: ad oggi, per la verità, abbiamo poco di cui lamentarci.