Sono le 9.30 del primo del mese di Luglio, quando all’interno dell’ Aula Magna del Rettorato dell’Università Sapienza, si apre Grip the Future. L’evento è stato organizzato dal Consorzio Sapienza Innovazione, che in partnership con l’Università Sapienza, Unicredit e Lifeseeder, sostiene lo sviluppo di idee innovative e lo sviluppo delle imprese: una mission su cui si è basato proprio l’ultimo incontro tenuto. Sono state infatti invitate numerose personalità, tra cui il Regional Manager di Unicredit, il Presidente Cluster CHICO-Lifeseeder, il Presidente Unindustria, il Direttore Dipartimento di Ingegneria CNR e molti altri, per accelerare l’incontro e l’interazione tra la ricerca e l’industria.
Nella prima parte della giornata (dalle ore 9.30 alle 13) sono stati creati diversi Round Table, con il fine di mettere in luce le possibilità future, ma anche i limiti del presente, per intraprendere una strada basata sullo sviluppo e l’innovazione. Quando si è parlato di limite, Filippo Tortoriello (Presidente Unindustria) ha infatti definito l’Italia come “in un declino che si può superare“: bisogna rendere di nuovo il paese attrattivo, e per fare ciò il capitale umano è fondamentale; si parla persino di resilienza, necessaria per affrontare con positività ogni evento futuro e presente.
Ma come nasce l’innovazione?
Ernesto Ciorra, Direttore Innovability Enel, afferma che siano le stesse imposizioni legislative ad obbligarci a creare qualcosa di innovativo. L’innovazione è frutto delle nuove necessità, imposte dal mercato ma anche dall’impianto legislativo . In questi anni, la comunità internazionale si sta sempre più muovendo per cercare risposte adatte per uno sviluppo sostenibile, e la ricerca non è stata assente. Ma non esiste innovazione senza creatività.
Gian Paolo Manzella, Assessore Sviluppo Economico Regione Lazio, non manca all’evento e con lui vengono riportati molti dati sulle imprese: la Regione Lazio è la terza Regione dopo Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna per alta percentuale di imprese ad alta capacità tecnologica, con punta a Roma. Ma anche la sesta Regione per numero e percentuale di aziende a basso tasso tecnologico. Il Lazio è debole e necessita di un rinforzo che istighi allo sviluppo di chi ha già preso la via dell’innovazione e un sostegno per chi deve ancora intraprenderla. E’ necessario infatti guardare dentro le stesse università e aprire un dialogo con la pubblica amministrazione che sfoci nella fiducia e nella partecipazione all’innovazione da parte di tutte le istituzioni.
Ma quando si parla di innovazione e di sperimentazione, non si può non parlare allo stesso tempo di formazione. E l’Università di Roma La Sapienza ha infatti voluto soffermarsi proprio su quest’argomento, con l’invito rivolto a Giuseppe Ciccarone per partecipare durante il dialogo. Il professore Giuseppe Ciccarone è il Direttore della Scuola Superiore Studi Avanzati della Sapienza; da anni si interessa della formazione degli studenti. Formazione che si basa su due importanti pilastri: le esigenze presenti e quelle future del mercato. Ora più che in passato, afferma, “è necessaria una vera e propria contaminazione“. I giovani di oggi e i futuri ricercatori necessitano di una formazione trasversale, che preveda il superamento delle sole competenze specialistiche, e che si basi sul dialogo tra pari e specialisti. La capacità di utilizzare un linguaggio corretto, la creazione di relazioni, di esperienze internazionali e quindi di un networking, devono essere alla base per la realizzazione di un pensiero autonomo. Capacità questa ritenuta fondamentale per raggiungere obiettivi quali proprio l’innovazione e la crescita.
Grip The Future non è stato solo un momento di riflessione sulle possibilità di crescita del nostro Paese e di una futura collaborazione tra università e imprese. L’evento ha celebrato anche le donna. Così Alessandra Sabellico, Responsabile relazioni esterne & reputation di L’Oréal Italia, ha annunciato le vincitrici del premio For Women In Science L’Oréal, in collaborazione con Unesco: due scienziate laureatesi entrambe proprio all’Università di Roma La Sapienza. Un Premio che ha fatto riflettere su quanti limiti spesso le donne abbiano per affermarsi nel campo della ricerca, ma quanto allo stesso tempo il loro ruolo possa essere essenziale e di valore. Grip è infatti l’acronimo di Growth Research Innovation e People. E sono state proprio le persone ad essere poste al centro del dibattito, sottolineando l’importanza delle relazioni tra i singoli e auspicando infine ad un maggior coinvolgimento delle donne. Un importante inizio che tutti sperano possa condurre a importanti risultati.