Vi ricordate quante mollettine avevamo in testa quando eravamo bambine? Ecco, questa estate i fermagli per capelli tornano in campo (o meglio, in testa) per rendere i nostri capelli eleganti in modo unico. Una sola regola: abbondare sempre, anche nel caso di capelli corti e fini! Ma dietro al successo attuale, c’è una storia davvero lunga e piena di retroscena.
Numerosi sono i termini usati per indicare questo accessorio per capelli: fermaglio, molletta, clip nella versione inglese o forcina per riferirsi al modello slim. La funzione, però, è una sola, da sempre: mantenere i capelli in ordine o in una determinata posizione, grazie al meccanismo a leva tra una parte inferiore e una superiore, chiamate ‘rebbi’. La forcina riscuoteva successo
La molletta, usata già dagli assiri e dagli egiziani, diventa moderna con un neozelandese nel 1901. L’apice del successo, però, arriva negli anni ’20 con la registrazione del ‘bobby pin’. Inventata da un ebreo americano, con la sua forma segmentata, voleva richiamare i suoni e i movimenti tipici del jazz. Nell’età d’oro di Fitzgerald, la forcina diventò anche uno status symbol: libertà intellettuale e sessuale. La vera molletta, quella arrivata ai giorni nostri (soprattutto agli anni ’90), nasce proprio nel 1929, anno della crisi economica. Segno del destino, forse: il nascere in quell’anno si è trasformato in una fortuna. Il fermaglio per capelli è riuscito a scampare la crisi per la sua produzione in serie e per il buon prezzo. Probabilmente è questo il segreto che si nasconde dietro alla continua perdita di forcine, nelle borse, nei lavandini, o chissà dove… tanto persa una, se ne possono comprare altre mille!
Si tratta di una vera arte, che vuole esprimere anche dei messaggi. Infatti, non manca la ‘clip parlante’ con scritte, come ‘amour’, ‘love’, lettere o saluti, tipo ‘xoxo’. Ovviamente le scritte possono essere brillantate o in rilievo. Poi ci sono le forme geometriche: cerchi, cuori, stelle, fiocchi e anche loghi. Oltre alle forme, importantissimo è il materiale: basta con la plastica colorata, che invadeva i nostri codini di quando eravamo bambine. Ora solo lusso: strass, placcato oro, cristalli Swaroski, perline bijoux, madreperla e borchie.
L’alternativa alla clip (o per chi vuole esagerare, può diventare un suo partner) è il foulard. Un pezzetto di stoffa, a fantasia o a tinta unita, non può mai mancare negli outfit della #summer19! Spesso lo vediamo legato a borse, sul polso, o ancora al collo. Ma anche in testa non guasta: se stanche del cerchietto, il foulard può funzionare da fascia. Magari in spiaggia, può essere anche bagnato e, oltre che da accessorio, può funzionare come riparo dal caldo! O ancora, se i capelli sono già rovinati dal caldo e dalla salsedine, il foulard può essere un’ottima alternativa all’elastico. Coda bassa o alta, sta a voi decidere!
Questa estate mollette e foulard offrono davvero mille opzioni per colorare le spiagge e le città. Niente scuse per non partecipare a questa invasione di colori e brillantini: i siti, come Asos e Zalando, o in negozi, come Accessorize, propongono prodotti per ogni tipo di portafogli, ma soprattutto di taglio di capelli. Il segreto sta nell’esagerare e nel trovare la soluzione più comoda per noi!