Adattamento cinematografico dell’omologo documentario “Marwencol“, uscito nel 2010, “Benvenuti a Marwen” è un racconto biografico diretto da Robert Zemeckis che analizza la storia del fotografo Mark Hogancamp (Steve Carell), rimasto vittima di una brutale aggressione diversi anni fa. L’uomo, scrittore e disegnatore di professione, fu pestato quasi a morte da un gruppo di cinque suprematisti bianchi, dopo aver detto loro (da ubriaco) di indossare occasionalmente scarpe da donna. Il gruppo venne rapidamente rintracciato e arrestato, mentre Mark si ritrovò privato dei suoi ricordi e con un lunghissimo processo di riabilitazione da affrontare. La pellicola di Zemeckis ripercorre, seppur in modo frammentario, la sua vita a pochi giorni dalla pronuncia della sentenza.
Per ricostruire la propria memoria e superare il trauma, Mark sfrutta la sua immensa fantasia per creare un plastico in scala di una città fittizia belga nella seconda guerra mondiale. Qui, un pilota americano di nome Hogie (il suo alter ego), precipita col suo aereo e viene aggredito da cinque nazisti, prima di essere salvato da un gruppo di donne partigiane, le cosiddette “donne di Marwen“. Ognuna di esse è un personaggio reale del mondo di Mark: GI Julie, la sua fisioterapista, Anna, la sua domestica, Caralala, una sua collega, Roberta, la sua infermiera, Suzette, una donna francese e Nicol, la nuova arrivata. Ciascuna di queste ragazze ha caratterizzato la vita del protagonista dall’incidente in poi, condizionando la sua immaginazione e permettendogli di integrarle nel mondo di Marwen.
Dovunque Mark vada, porta con sé una riproduzione in scala di una jeep americana con a bordo Hogie e le Donne di Marwen, “le truppe di supporto” che lo proteggono anche nel mondo reale.
Un altro personaggio importante, seppur fittizio, è la strega belga Deja Thoris (Diane Krueger), una personificazione che Mark attribuisce ai farmaci per l’ansia che è costretto a prendere. La sua presenza costante è sinonimo della dipendenza che il protagonista sviluppa col tempo, rischiando di distruggere tutta la terapia dei mesi passati. La sua solitudine è probabilmente il nemico più grande nel mondo reale, mentre Deja Thoris minaccia di far scomparire qualunque donna tocchi Hogie nel mondo di Marwen. L’arrivo inatteso di Nicol in entrambi i mondi sembra tuttavia ribaltare le cose; Mark sente nuovamente di poter vivere insieme a qualcuno, ma il trauma lo rende fragile e soggetto ad attacchi di panico.
Alla fine, grazie all’aiuto delle Donne di Marwen, il protagonista riesce a superare le sue crisi e si presenta in tribunale per udire la sentenza, non senza aver prima espresso un pensiero riguardo quella tragica notte di alcuni mesi prima. Su consiglio delle sue amiche, Mark organizza una mostra fotografica sui suoi soggetti, suscitando enorme interesse da varie parti del paese e diventando uno tra i più noti fotografi dell’ultimo decennio. La particolarità di Mark/Hogie è il suo rapporto con l’universo femminile. La sua, se vogliamo, ossessione per le scarpe da donna non è limitata ad un feticcio; egli è convinto che le scarpe col tacco riescano a catturare l’essenza femminile, e chiunque riesca a carpirla è la persona più fortunata del mondo. Di fatto, non ci sono uomini nella vita di Mark (tranne il suo avvocato e i suoi aggressori), ma solo donne con una storia e una personalità.
La storia di Mark Hogancamp è tanto affascinante quanto tragica: trasformando la sua debolezza in un punto di forza, egli è riuscito a creare un mondo immaginario basato su esperienze reali, suscitando curiosità e meraviglia. Oggi Mark vive a nord di New York, dove lavora costantemente come fotografo e dove ha ampliato la popolazione di Marwen ad oltre duecento persone.
Alla vita. All’amore. Alle Donne di Marwen – Captain Hogie