Guardando i film, soprattutto quelli ambientati in America, sono frequenti le scene in cui i ragazzi camminano per i corridoi delle scuole indossando divise. Nel passato queste furono utilizzate anche in Italia. Durante il regime fascista i Balilla, i figli della Lupa e le piccole italiane erano obbligati a indossare delle divise rappresentative. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, vennero accantonate anche se si continuò ad indossare il grembiule a scuola. Questa pratica rimase fino agli anni 70: i ragazzi e le ragazze dovevano portare grembiuli neri dal colletto bianco o in tinta unita bianca, proprio come quello dei medici.
Successivamente la pratica di indossare il grembiule divenne propria solo delle scuole materne ed elementari; questo per una questione di praticità in quanto i bambini piccoli giocando e colorando tendono a sporcarsi maggiormente. Oggi, non essendoci una normativa a livello nazionale, è a discrezione del dirigente di ogni singolo istituto imporre o meno l’obbligo del grembiule.
Come già sottolineato, il grembiule può rivelarsi un valido alleato nelle scuole materne. Nella maggior parte degli asili, i bambini non lo devono indossare per tutta la durata della giornata. Si ricorre al suo utilizzo solo nel momento in cui si devono svolgere attività particolari. Ecco che allora ognuno tira fuori dal suo armadietto il proprio grembiule, il più delle volte personalizzato. Oggi infatti in commercio sono disponibili numerosi modelli che possono essere personalizzati con disegni, cuciture o immagini stampate. Offrendo la possibilità al bambino di personalizzare il grembiule e di creare un indumento che si avvicina di più ai suoi gusti, questo sarà naturalmente incentivato ad indossarlo durante le attività creative in cui è necessario.
Negli istituti in cui invece i bambini hanno l’obbligo di indossare il grembiule quotidianamente si possono riscontrare numerosi vantaggi. Primo tra tutti la diffusione di un principio di uguaglianza: i bambini seppur di differenti estrazioni sociali, si ritrovano vestiti uguali e comprendono di essere tutti pari. Se tutti hanno il grembiule, non esistono mode o brand o vestiti di seconda mano. Il grembiule rappresenta anche una delle prime regole delle società che il bambino si trova a dover rispettare. Anche dal punto di vista medico ci sono dei vantaggi. Secondo tre pediatri su quattro, è un indumento utilissimo per interrompere il contagio di malattie. Alla fine di ogni giornata questo viene lavato e germi e batteri vengono eliminati. In questo modo si arresta il proliferare di epidemie di raffreddori e di mal di gola che colpiscono soprattutto i più piccoli.
Sono numerosi coloro che invece si oppongono all’obbligo del grembiule in età scolastica. A livello economico potrebbe rappresentare un ostacolo, soprattutto per le famiglie numerose e con difficoltà. Ogni bambino dovrebbe infatti avere almeno due grembiuli: uno di uso quotidiano e l’altro da utilizzare in caso di emergenza. Considerando che il costo varia dai 15 ai 30 euro, l’acquisto di due grembiuli rappresenterebbe una spesa in più non indifferente. C’è poi chi sostiene che il suo utilizzo sia diseducativo in quanto i bambini devono imparare sin dalla tenera età ad apprezzare l’altro per la sua essenza e non in base a ciò che indossa. La diversità è un tratto comune della nostra società e bisogna imparare a approcciarsi a questa sin dall’infanzia. L’obbligo del grembiule inoltre prevarica al bambino la possibilità di affermare la propria personalità. L’infante non è posto nella condizione di poter scegliere che cosa preferisce indossare durante la giornata in base ai propri gusti, ma deve portare un capo che lo omologa a tutti gli altri. Il grembiule potrebbe inoltre rappresentare un ostacolo per l’autonomia del bambino durante le ore di gioco: è piuttosto complicato correre e saltare indossando questo capo.
Le discussioni riguardo questa questione sono attuali. Il ministro degli interni Matteo Salvini è infatti fortemente favorevole all’introduzione di questo obbligo, come ha sottolineato in un comizio della Lega a Pisa: “Abbiamo appena reintrodotto l’educazione civica a scuola e vorrei che tornasse anche il grembiule per evitare che vi sia il bambino con la felpa da 700 euro e quello che ce l’ha di terza mano perché non può permettersela. Ma sento già chi griderà allo scandalo ed evocherà il duce, ma un Paese migliore si costruisce anche con ordine e disciplina.”