I musei sommersi di Jason deCaires Taylor e la denuncia alla crisi migratoria

Ogni giorno si sente costantemente discutere di migrazioni, crisi dei migranti e tutto quello che questo argomento comporta: stragi, polemiche, ma anche, fortunatamente, attività di aiuto e sostegno.
Il nostro Paese è una delle zone calde di questo tema, ma tanti altri Stati stanno attraversando le medesime situazioni.

L’artista e i suoi lavori

Il tema è più che mai attuale, visti i tempi, e gli artisti contemporanei si mobilitano di continuo per dire la propria, per difendere i diritti dei migranti e denunciare le situazioni in cui sono costretti a spostarsi (quando riescono a farlo). Dai più famosi interventi di Ai Weiwei si arriva ad altri meno popolari, ma altrettanto rilevanti.

Jason deCaires Taylor è uno di questi artisti-attivisti. Nato nel 1974 in Inghilterra, si è laureato in Scultura e Ceramica al Camberwell College of Arts Institute di Londra, e oggi Taylor è un artista di successo che lavora unendo il proprio amore per l’arte all’attivismo ambientale e sociale.

Scultura a Lanzarote

Taylor è famoso per i suoi lavori di scultura subacquea, vere e proprie opere d’arte che occupano centinaia di metri quadri sui fondali marini.
Il primo lavoro di questo genere è stato il Molinere Underwater Sculpture Park, presso Grenada, nei Caraibi, aperto nel 2006. È ritenuto il primo parco scultoreo acquatico del mondo, installato completamente sott’acqua, con sculture riprese da calchi fatti sugli abitanti del posto. Il luogo è stato scelto dall’artista con un’intenzione precisa: nel 2004 la zona era stata gravemente danneggiata da un potente uragano, che aveva intaccato pesantemente la barriera corallina, la fauna e la flora dei fondali.

L’artista al lavoro con un modello

Taylor decise di posizionare proprio qui, in queste zone disastrate, le sue opere, che, oltre a essere visitabili dai turisti attraverso appositi tour guidati, offrono nuovi spazi agli organismi che abitano i mari. Le sculture infatti sono realizzate con materiali scelti appositamente, che promuovono la crescita di nuovi organismi. L’artista lascia che la natura le modifichi, le abiti, fino a diventare delle vere e proprie barriere coralline.

La Zattera di Lampedusa a Lanzarote

Taylor continua tutt’oggi a creare questi suggestivi musei sommersi.
Recentemente, unendo la propria arte e l’attivismo in favore dell’ambiente al tema delle migrazioni, ha lavorato al Museo Atlantico di LanzaroteSituato nelle isole Canarie, presso la Bahía de Las Coloradas e, come i precedenti lavori, è un insieme di scultore site-specific, installate sui fondali, tra i 12 e i 15 metri di profondità.

Sculture a Lanzarote

È stato aperto nel 2016, ed è costituito da centina di sculture che presentano una lettura critica su alcuni temi quotidiani di rilievo, quali l’utilizzo della tecnologia nella quotidianità, il rapporto tra uomo e natura, e da ultimo, di grande impatto, il tema delle migrazioni.
Anche in questo caso le sculture sono realizzate tramite calchi di persone e oggetti reali. In particolare, le figure umane sono riprese dagli abitanti stessi di Lanzarote. Per le figure del gruppo riguardante la migrazione, le persone sono state scelte dall’artista sempre tra gli abitanti di Lanzarote ma con origini straniere e con una storia di migrazione alle spalle. Lavorando con questi individui, Taylor ha avuto modo di ascoltare le loro storie, alcune più semplici, altre difficili e pesanti da digerire, e ha cercato di restituirne la forza attraverso le sculture.

Lo scopo del lavoro è proprio rendere tangibili queste difficoltà, concretizzarle, mostrando da vicino qualcosa che troppo spesso è percepito come astratto, lontano, e di conseguenza, poco importante.

Gruppo del Rubicon, Lanzarote

Taylor mette lo spettatore faccia a faccia con la realtà drammatica delle migrazioni, non omette niente, non nasconde, ma anzi denuncia le morti, le difficoltà e le condizioni del viaggio, tanto che il pezzo più celebre è una moderna interpretazione de La Zattera della Medusa di Géricault, intitolata infatti La Zattera di Lampedusa.

Le sculture a Lanzarote sono organizzate in 10 gruppi, che presentano i vari argomenti sopra citati; c’è quindi un gruppo scultoreo con una coppia intenta a scattarsi un selfie, chiaro riferimento all’effetto narcotizzante e ipnotizzante della tecnologia.

Sculture a Lanzarote

Uno degli insiemi di sculture più impressionanti è sicuramente quello del ‘Rubicon’: un gruppo di persone in cammino verso un muro. Il tema in questo caso è quello delle frontiere, dei muri, che in questo contesto, nel blu straniante e magico del mare, rende questa processione quasi mistica.

La fantasia di Taylor senza confini propone svariati altri scenari, come la ricostruzione di un parco giochi per bambini, che ha come protagonisti distinti uomini in giacca e cravatta intenti a spingersi sulle altalene.

La visita al Museo Atlantico di Lanzarote si effettua in barca, ammirando le sculture attraverso l’apposito fondo trasparente, e per chi lo desidera, è possibile continuare la visita direttamente sott’acqua, nuotando tra queste opere maestose.

L’orario di visita è dal lunedì al sabato, dalle 9:30 alle 17:30.


 

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