L’amore è l’arte di controllare la mancanza di controllo, disse Paulo Coelho. Benvenuti in un podcast dove scopriamo a ogni puntata i tabù di sette coinquilini che vivono in via Vigevano a Milano: Quelli della 405, La Vita Come Viene. Così si apre il format ideato da sette studenti della NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, con l’aiuto di Giacomo Zito, docente di giornalismo al biennio di Design della Comunicazione. Gli episodi di Quelli della 405 sono disponibili sulla piattaforma italiana Gli Ascoltabili, un progetto di Noethicsnobrand creato dallo stesso Giacomo Zito (autore e produttore radiofonico) e da Simone Spoladori, esperto di cinema e new media. Tale piattaforma offre gratuitamente podcast originali, contenuti di informazione, cultura e intrattenimento aggiornati settimanalmente.
Perché proprio il podcast, verrebbe da chiedersi. Perché esso rappresenta il futuro della radiofonia; in Italia gli ascoltatori sono in continuo aumento, tanto che per la fine del 2019 si stimano circa 5.000.000 di ascoltatori, secondo Dailyonline-Nielsen. Forse anche perché il podcast è il medium perfetto per la vita cittadina moderna, poiché fruibile in ogni momento: in metropolitana, in macchina, a casa e in treno.
Per tutte queste ragioni il docente Giacomo Zito ha tenuto un corso dal titolo Ideare, progettare, scrivere e realizzare un podcast, rivolto agli studenti quasi al termine della specializzazione in Design della Comunicazione. Così nasce Quelli della 405, che va ad aggiungersi ad altri format di narrazione offerti da Gli Ascoltabili: Destini Incrociati (cui hanno lavorato gli stessi Zito e Spoladori), Demoni Urbani, e La mia storia, che narra la vita di uomini comuni durante grandi eventi storici. Sulla piattaforma incontriamo, inoltre, programmi di informazione, attualità e costume quali: Vinyl Nights, che si occupa di storia della musica, I magnifici sette, ossia commenti ai film in sala e Sostenibilità for Beginners, che tratta appunto di sviluppo sostenibile.
E Quelli della 405? I sette protagonisti e ideatori della serie, Beatrice, Giuseppe, Marta, Sefora e Teresa, Nina e Sonia, hanno deciso di esplorare la sessualità dei millennials, narrandone senza filtri tutti i tabù. I sette coinquilini che convivono nell’appartamento 405 in via Vigevano scaraventano l’ascoltatore in un’abitazione giovane, vivace, in cui si commentano aspetti centrali della sessualità, con schiettezza e strappando spesso una risata. Ogni episodio si costruisce attorno a un tema specifico: la prima volta, l’autoerotismo, l’identità di genere… Ogni personaggio svela il suo passato, la sua storia, i suoi desideri e le sue paure, senza mai perdere ironia e spontaneità.
L’ascoltatore si ritrova catapultato in rivelazioni dal taglio strettamente personale, segreti svelati ad amici e coinquilini, confidenze private. L’impostazione è dialogica, l’immediatezza è la caratteristica fondamentale. Ascoltando Quelli della 405 ci si immerge direttamente nel mondo e nella mente delle giovani generazioni, ci si ritrova avviluppati in una conversazione schietta e realistica, che ci mostra il rapporto dei millennials con il sesso e demistifica tabù quali il “salto della quaglia”, “una botta e via” in discoteca, ritrovare preservativi nel cassetto dei genitori.
Gli episodi del format vengono pubblicati con cadenza settimanale, e oltre che sulla piattaforma gratuita gliascoltabili.it sono reperibili anche su Spotify, iTunes, Amazon, SoundCloud e Spreaker. Il primo episodio è andato in onda il 9 maggio 2019, e si costruisce attorno alla tematica della “prima volta”. Beatrice riceve una telefonata da sua madre, che le racconta di aver ritrovato del preservativi nello zaino del fratello sedicenne. A partire da questa rivelazione, i sette coinquilini (accompagnati da una bottiglia di vino) si lasciano trasportare da un vivace dibattito in cui ognuno di loro racconta la sua prima volta: ricordi divertiti di momenti impacciati, oppure venati da un velo di vergogna, o ancora esperienze confuse ma emozionanti. Ogni ragazzo riporta la sua storia, senza filtri e con un linguaggio schietto.
Si tratta insomma di uno spaccato realistico, che illumina anche gli aspetti più privati della vita di sette millennials che si trovano a condividere le loro esperienze e i loro ricordi, nell’appartamento 405 di via Vigevano.
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