Mancano pochi giorni a Il Festival Internazionale di Poesia di Milano, evento che si svolgerà a Milano sabato 11 e domenica 12 maggio. Quest’anno una nuova location ospiterà il festival, l’Ex-Fornace sul Naviglio Pavese, insieme alla quale faranno da cornice anche altri luoghi milanesi, con iniziative a sorpresa in Via Gola, in Darsena e in Piazza Vetra.
Quella di quest’anno sarà una due giorni completamente dedicata all’arte in versi, con ospiti sia italiani sia internazionali, per un programma fitto e impegnato, con al centro tematiche fondamentali e di primaria importanza. Si inaugura il venerdì sera sui versi di Gaber «libertà e partecipazione», dove gli artigiani della parola saranno chiamati a raccontare la propria idea di libertà, per entrare poi nel vivo del festival nelle giornate di sabato e domenica.
La Poesia si staglia dall’incudine della pagina scritta e invade le strade di Milano con danze, musiche, disegni, sculture, sogni e immagini. Il Festival Internazionale di Poesia infatti celebra la Poesia nel suo significato più ampio e più sincero: l’arte che si svincola dai legami prosastici e lascia parlare, libere, le voci dell’immaginazione.
Gli appuntamenti sono tantissimi ma il fil rouge che tutto lega e nulla fa disperdere è il Gioco del Mondo, scelto come tema identificativo dell’edizione di quest’anno. La poesia, che fa rima con fantasia, è forse una finestra mantenuta aperta sul mondo dell’infanzia, un accesso a realtà parallele e mondi immaginari di cui i bambini sono i primi originari demiurghi. Ce lo ricorda anche Julio Cortàzar, le cui parole hanno ispirato l’edizione del Festival di quest’anno:
La rayuela (Il gioco del mondo) si gioca con un sassolino che bisogna spingere con la punta della scarpa. Ingredienti: un marciapiede, un sassolino e un bel disegno fatto col gessetto, preferibilmente a colori. In alto sta il cielo, sotto sta la terra, è̀ molto difficile arrivare con il sassolino al cielo, quasi sempre si fanno male i calcoli e il sassolino esce dal disegno. Poco a poco, nonostante tutto, si comincia ad acquisire la necessaria abilità per salvare le diverse caselle, e un giorno si impara a uscire dalla terra e a far risalire il sassolino fino al cielo, fino a entrare nel cielo (…), il brutto è̀ che proprio a quel punto, quando quasi nessuno ha ancora imparato a far risalire il sassolino fino al cielo, finisce di colpo l’infanzia e si casca nei romanzi, nell’angoscia da due soldi, nella speculazione di un altro cielo al quale bisogna comunque imparare ad arrivare. E siccome si è̀ usciti dall’infanzia ci si dimentica che per arrivare al cielo si ha bisogno di questi ingredienti, un sassolino e la punta di una scarpa.
E allora il tema del Gioco di questa edizione suggella e celebra questo sodalizio primordiale tra infanzia e poesia. I poeti saranno chiamati a cantare il gioco come spazio di incontro universale tra diverse voci, lingue, popoli e anagrafiche. Così infatti ci dice Milton Fernández, direttore artistico del Festival: «Per noi il Gioco del Mondo sarà, lo è già, la celebrazione dell’incontro. Un viaggio nel viaggio, nel segno della conoscenza, della libertà, del rispetto reciproco; della Solidarietà, che è, da sempre, la Poesia dei Popoli».
La realizzazione de Il Festival Internazionale di Poesia di Milano si deve anche all’associazione Milano Festival Letteratura, che si prefigge lo scopo di promuovere la cultura sul territorio milanese, con un impegno a trecentosessanta gradi, organizzando spettacoli, manifestazioni, eventi e laboratori durante tutto l’anno.
Per ulteriori informazioni e il programma completo, si rimanda al sito ufficiale.
CREDITS
Immagini gentilmente concesse da Festival della Letteratura di Milano