Dal 14 al 17 Marzo 2019 si è svolta la quinta edizione di Book Pride, la fiera nazionale dell’editoria indipendente. In quest’occasione Milano ha accolto circa il 40% delle case editrici indipendenti nello spazio espositivo della Fabbrica del Vapore, a pochi passi dal maestoso cimitero Monumentale. Questa fiera ha lo scopo di promuovere scelte di lettura il più possibile variegate, dando l’opportunità a differenti realtà letterarie di mostrarsi a un pubblico curioso e interessato: sono stati quattro giorni all’insegna della lettura, densi di appassionanti scoperte e soprattutto di perle rare, ancora difficili da trovare nelle principali librerie.
Tra le varie case editrici presenti la nostra scelta è ricaduta tra le principali esponenti italiane della letteratura ispanoamericana. Il Sud America insieme alla sua letteratura è ancora ritenuto di nicchia, ma con un enorme potenziale. Gli Stati che compongono quella parte del continente americano si presentano come un vaso di pandora, in cui gli scrittori e le scrittrici sono pronti a esprimere attraverso l’inchiostro storie, volti e tradizioni che forse per troppo tempo sono state messe da parte. L’obiettivo era quello di andare oltre i nomi più popolari nella cultura di massa, come i premi Nobel Gabriel García Márquez e Pablo Neruda, l’insuperabile Jorge Luis Borges e la più contemporanea Isabelle Allende. La Nuova Frontiera, Edicola Ediciones e per ultima, ma non per importanza, Edizioni Sur sono state le tre case editrici che sono riuscite nell’intento di oltrepassare questi confini e di condurre il pubblico italiano in realtà variegate e stimolanti.
LA NUOVA FRONTIERA
La parola d’ordine di questa casa editrice è “curiosità”, la stessa che le ha permesso di muoversi lungo una direttiva geografico-linguistica ben precisa, fondata sulla traduzione di testi delle principali lingue iberiche: il catalano, lo spagnolo e il portoghese. Concentrandosi inizialmente sullo spazio europeo della penisola iberica, hanno poi rivolto lo sguardo a un mondo più lontano e ancora poco esplorato letterariamente, oltre l’Atlantico e al di là del Mediterraneo, proponendo opere ispanoamericane e africane lusofone.
La ricerca è stata fondamentale per sviscerare capolavori nascosti, partendo dai classici contemporanei, disponibili nella collana IlBasilisco, fino ad arrivare alle nuove voci della narrativa contemporanea. L’apertura verso nuovi orizzonti linguistici e l’impegno dello staff hanno permesso alla casa editrice di promuovere autori più contemporanei, in grado di rompere gli stereotipi della classica letteratura ispanoamericana, creando dunque canoni letterari alternativi, con autori come Valeria Luiselli, Juan José Saer, Felisberto Hernández, Julio Ramón Ribeyro.
Tra le collane più affascinanti c’è sicuramente Cronache di Frontiera, la quale offre la possibilità di affacciarsi a realtà scomode e silenziate dal resto del mondo. Le cronache erano scritte ai tempi della scoperta dell’America dagli esploratori e dai conquistatori, redatte da un punto di vista di uomini più vicini a noi di quanto si possa immaginare. Le cronache di frontiera, scelte dalla casa editrice, ci permettono di osservare quei popoli con uno sguardo altro, più veritiero e attuale. A costruire una triade perfetta il catalogo offre tre titoli da leggere assolutamente: Cronache del continenteche non c’è di Alma Guillermo Prieto, La Guerra e Un Cowboy attraversa la frontierain silenzio di Diego Enrique.
EDICOLA EDICIONES
Edicola Ediciones è più piccola e meno conosciuta, ma non bisogna lasciarsi ingannare dalla sua ancora esile fama, perché il suo catalogo è una continua scoperta. Il fondatore Paolo Primavera ci ha raccontato la nascita di questa piccola casa editrice:
Edicola è una casa editrice che nasce a Santiago del Cile nel 2013, perché vivo lì da 12 anni. È nata dall’insoddisfazione di poter trovare libri in italiano in territorio straniero. Abbiamo iniziato fin da subito con l’idea di creare un ponte tra le due culture attraverso la traduzione. Tradurre italiani per il Cile e cileni per l’Italia.
Lo spirito, la colonna vertebrale di Edicola Ediciones è proprio la necessità di riempire un vuoto e soddisfare un desiderio. Il loro attento lavoro, proprio come ha detto Paolo Primavera, ha costruito un ponte tra due popoli e soprattutto tra due grandi letterature, mattone dopo mattone, libro dopo libro.
In italia la collana di punta si chiama Il Tiro, incentrata sulla letteratura cilena contemporanea, dove convivono pacificamente autrici riconosciute come Nona Fernandez, che abbiamo portato per la prima volta qui in Italia nel 2015 con Space Invaders, e autori emergenti come Andres Montero che amo particolarmente per la bellezza del suo contenuto e della traduzione.
Un altro fiore all’occhiello sono senza dubbio le graphic novel le quali raccontano tramite parole e immagini alcuni tra gli avvenimenti politici più significativi del Cile
Abbiamo Gli anni di Allende di Carlos Reyes e Rodrigo Elgueta, basata su una documentazione molto ben strutturata sui mille giorni di Salvador Allende. Un’altra graphic novel un po’ atipica perché a metà tra la struttura del romanzo e l’illustrazione è A sud dell’America, a sud di un’occupazione di Lola Rarra e Vicente Reiramontes che racconta la rivoluzione dei pinguini.
Non sono da non escludere nemmeno i grandi classici, per ora solamente due, ma di altissima qualità, ovvero il premio Nobel Gabriela Mistral sotto forma di bestiario in prosa poetica, anch’esso illustrato, e una parte dei canti orfici di Dino Campana con La notte.
La passione è un ingrediente che non può mancare per continuare a perseverare sul loro obiettivo principale, nonostante gli ostacoli che una casa editrice dalle piccole dimensioni può incontrare per suscitare interesse. Una delle difficoltà principali è portare autori cileni in Italia e viceversa, quindi svolgere un lavoro parallelo. Ciò che può aiutare per incuriosire e rendere più consapevoli i lettori è far conoscere il territorio:
Direttamente la storia tratta di quel territorio, qualsiasi particolare storico o geografico può aiutare a quello che è il lavoro di diffusione.
EDIZIONI SUR
Seppur molto giovane questa casa editrice è riuscita a diventare un punto di riferimento italiano per la letteratura ispanoamericana. La cura e l’attenzione per i dettagli sono stati fondamentali per la sua ascesa.
Scegliere un libro di qualità è essenziale per riuscire a farsi conoscere. È importante lavorare sulla traduzione, anche quando si ripubblica un autore, e mantenere una voce il più possibile uniforme.
Per raggiungere un target di lettori il più ampio possibile la casa editrice mette a portata di mano tutta la coda di pavone che è la letteratura ispanoamericana, composta dai suoi autori e da generi differenti. Non si concentrano infatti su un singolo paese, ma coprono tutti gli Stati, alla ricerca di nuove storie da offrire. Il loro catalogo appare molto ricco e variegato. Per la narrativa hanno tradotto classici come Cortázar e contemporanei, introdotti solo nel 2016, come Rodrigo Hasbún e Vera Giaconi. Un titolo interessante è Messico istruzioni per l’uso di Jorge Ibargüengoitia:
Un piccolo gioiello a metà fra saggio antropologico e guida di viaggio, fra album di bozzetti folcloristici e giornalismo culturale. Per chi ama il Messico e per chi vuole imparare a conoscerlo.
Questo libro raccoglie infatti varie sfaccettature e particolarità del Messico tramite ironia e sarcasmo. Un altro aspetto importante di questa casa editrice è il suo stretto legame con le librerie indipendenti, nonostante i loro volumi siano disponibili anche nelle grandi catene di distribuzione.
I librai amano molto la proposta Sur per la linea editoriale molto originale, per la veste grafica e per il valore letterario che questi libri rappresentano.
Curiosità, passione e cura non potrebbero descrivere in modo migliore queste tre case editrici, che giorno dopo giorno riescono a superare gli ostacoli che la letteratura americana porta ad affrontare, dall’arduo lavoro di traduzione alle mode che come venti soffiano sempre distanti dall’America latina.
Il Pendolare Ha l’aria disperata. O, quantomeno, scocciata. Sì, è decisamente scocciato. Se lo guardo attentamente negli occhi riesco anche a sentire […]