Al termine della scintillante serata degli Oscar, meglio chiamati “Academy Awards”, arrivati alla 91° edizione, non si sente parlare d’altro: dal miglior attore alla miglior regia. Critici di tutto il mondo scrivono e commentano i vincitori e i più appassionati si scambiano pareri concordi o discordi con le scelte della giuria. Ma questa magica notte non attira l’attenzione internazionale solamente in campo cinematografico, gli invitati si ritrovano al centro dell’attenzione già sul red carpet, pronti a sfoggiare gli abiti indossati per l’occasione. L’ansia di mostrarsi al meglio raddoppia inevitabilmente e tutti si mettono alla ricerca del look migliore firmato dai marchi più in vista per non incappare nei terribili giudizi dei guru della moda.
Il look che ha sconvolto di più i fotografi e il pubblico per la sua audacia è sicuramente quello indossato da Billy Porter, attore di punta della serie cult “Pose”. Dal punto vita in sù si pensa subito a un classico smoking, simbolo di eleganza tipicamente maschile, ma è la parte inferiore che stupisce e rende l’abito inusuale e in parte provocatorio; è composto infatti da un’ampia gonna da sera in velluto nero. Con quest’abito Porter ha mandato un messaggio forte al classico mondo della moda, ancora troppo radicato nell’idea di “vestiti da donna” e “vestiti da uomo”. Quest’abito, firmato da Christian Siriano ha rotto con la tradizione, soprattutto contemporanea e occidentale, dell’uomo sempre in pantaloni. Se infatti per le donne è stato sdoganato da tempo l’utilizzo dei blue jeans o di altre tipologie di pantaloni, un uomo non sarebbe sicuramente ben visto se uscisse di casa indossando una bella gonna.
Continuando con gli outfit, non si può non commentare quello di una delle protagoniste indiscusse della serata, nonché co-vincitrice per la categoria: Miglior canzone originale, ovvero Lady Gaga. Shallow ha fatto breccia nel cuore, non solo del pubblico, ma anche della giuria. La cantante si è presentata con un look forse un po’ deludente, almeno per gli abiti eclettici ed esuberanti ai quali ci aveva abituati negli anni. Per l’occasione non ha sfoggiato né carne cruda né glitter, niente abiti voluminosi o appariscenti, ma un semplice Bustier nero con uno strascico dalle dimensioni modeste, firmato Alexander Mcqueen. L’unico particolare ad arricchire il vestito è un collier di diamanti da ben 128.54 carati di Tiffany, brillante quasi quanto la sua memorabile ascesa nel mondo del cinema.
Argento e rosa sono invece i colori che dominano la serata, tanto che diverse invitate hanno rischiato di essere addirittura confuse tra di loro. A commettere questo “errore” sono state Jennifer Lopez e Brie Larsonm, le quali indossavano rispettivamente abiti di Celine e Tom Ford. Infine con l’ennesimo abito argentato ricco di luminosità si è aggiunta alla coppia anche l’attrice Molly Sims. L’argento non è però l’unico colore ricollegabile al mondo minerale che ha presenziato durante la nottata; alcuni esempi sono l’abito color rame della giovane e talentuosa attrice Emma Stone, firmato Louis Vuitton e il raffinato abito oro di Carolina Herrera indossato con ineguagliabile classe da Glenn Close, la quale, per la settima volta, con comprensibile delusione, non si è vista assegnare l’Oscar come miglior attrice.