“L’Europa nel palmo della tua mano”
Con le elezioni europee alle porte, dai risultati e dagli scenari più controversi che mai, il Parlamento Europeo ha recentemente lanciato un’applicazione che vuole avvicinare l’Unione Europea ai suoi cittadini attraverso lo slogan “l’Europa nel palmo della tua mano”.
La “Citizens’ app”, così è stata chiamata, dall’11 gennaio è disponibile gratuitamente su App Store e Google Play per i dispositivi mobili che supportano Ios e Android.
L’idea di base è proprio quella far percepire maggiormente la presenza dell’Unione Europea, permettendo ai cittadini, con un semplice clic, di essere aggiornati sulle attività ed iniziative dell’EU, di capirne i meccanismi e di uscire così dall’immagine di un’Unione Europea fatta solo di burocrati che prendono decisioni attorno a un tavolo, e di elevarla a vera e propria comunità fatta di cittadini attivi e coinvolti.
L’Europa, che si vuole promuovere e che si sta cercando ci costruire, vuole essere molto di più: è un progetto in itinere che vuole unire i popoli di 28 paesi, anzi tra pochissimo 27, rispettandone le differenze ma esaltandone le uguaglianze per lavorare insieme su un’integrazione a lungo termine.
Per sensibilizzare la realizzazione di tutto ciò, cosa c’è di più efficace del cellulare e della tecnologia a portata di ognuno? Tutti abbiamo uno smartphone, lo guardiamo costantemente, ce lo mettiamo vicino al letto durante la notte, ci fa da agenda, da telefono, da macchina fotografica, da navigatore, praticamente da tutto, e pertanto risulta lo strumento perfetto per questa missione.
Se il cittadino si sente già lontano dalle politiche e dalle istituzioni della propria nazione, possiamo solo immaginare quanto si possa sentire immensamente distante da un’Unione Europea che associa spesso con città rappresentative come Bruxelles, a migliaia di chilometri da lui.
Downloadiamo la app e scopriamola
Scopriamo ora le funzioni della app dallo sfondo blu, colore simbolo dell’Unione Europea.
Scaricandola e aprendo la home si possono scegliere, innanzitutto, i vari articoli di attualità pubblicati nella sezione primo piano, i cui temi sono i più disparati: dalle energie pulite, alle nuove norme sulla protezione dei consumatori, ai cambiamenti climatici…
Scorrendo poi la schermata ci si imbatte nella sezione “eventi“, ove sono indicati conference e workshop su diversi argomenti in programma in tutto il territorio europeo e si possono cercare quelli più vicino alla propria città.
Il vero cuore dell’applicazione è però la lista di temi di maggior interesse, tra cui: salute, diritti umani, diritto e affari dell’UE, economia, occupazione, energia, ambiente, innovazione, industria, cultura, agricoltura, sicurezza, notizie dal mondo…
Aree e settori in cui ci imbattiamo tutti i giorni e che travolgono direttamente le nostre vite quotidiane. All’interno delle varie tematiche si possono conoscere le ultime news, eventi, leggere dossier e report, consultabili nelle lingue degli stati europei (24 in totale). Non sono solo approfondimenti ma una vera e propria guida su cosa accade in Europa in mainstreaming a livello politico, sociale, economico e culturale.
Infine, tramite l’app è possibile accedere alla sezione: “Cosa fa per me l’Europa”, che permette “di mostrate l’impatto dell’Ue sui cittadini”, come si apprende dal comunicato stampa del Parlamento Europeo. Ciò conferma lo scopo di questa app: creare un ponte, semplice e non impegnativo tra l’unione europea e la sua vasta comunità di cittadini.
Non sarà uno dei tanti piccoli tentativi per cercare di salvare l’Europa da se stessa?
Recentemente George Soros, l’imprenditore e attivista ungherese notoriamente ostile alle politiche nazionaliste del Primo ministro dell’Ungheria Viktor Orban, ha dichiarato al The Guardian che: “l’UE somiglia all’Unione Sovietica nel 1991. È sull‘orlo del collasso”.
Che l’Unione Europea stia attraversando una complicata fase di transizione è sotto gli occhi di tutti, il passaggio da semplice unione economica a unione politica e sociale, creando una società civile europea, è la fase più delicata e lunga da realizzare ma è anche quella cruciale perché il progetto europeo prenda forma e decolli appieno.
La crisi economica, l’immigrazione mal gestita, la disoccupazione giovanile, hanno permesso a populismi e spinte nazionaliste di emergere e di insinuarsi nei più euroscettici.
La Brexit, da un lato, ne è il concreto risultato, ma dall’altro rappresenta anche la prova di come in realtà non sia così facile fare a meno dell’Europa anche per i tanto orgogliosi inglesi, che ad oggi si ritrovano senza un accordo con l’UE che tuteli i propri diritti economici e sociali, a poco più di un mese dalla data ufficiale di uscita.
L’Europa è stata accusata e incolpata in questi anni di non essere stata empatica nei confronti dei suoi cittadini e ora ne sta pagando inevitabilmente le conseguenze.
Un cambiamento è necessario, qualsiasi sponda politica si voglia appoggiare, in primavera i cittadini saranno chiamati a scegliere la loro idea di Europa per il prossimo futuro.
Le elezioni europee di fine maggio saranno così il banco di prova di questa Europa un po’ ammalata, e questa app ne vuole simboleggiare un seppur piccola cura da downloadare.
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